Capitolo quindici: farfalla

491 19 0
                                    

"And I knew that you turn it on for everyone you met
But I don't regret
Falling for you
Fool's gold"
- canzone: Fools Gold degli One Direction

-----------------------------------------------------------

Farfalle.
Volavano nello stomaco di Ophelia come pazze.
Deglutì, cercando di ignorare quell'intensa sensazione. Stava camminando verso di lei. Poteva vederlo con la coda dell'occhio.
Il biondo spinse le persone di lato che si trovavano nel cortile per cercare di raggiungerla. Lei non sapeva perché si fosse interessato così all'improvviso, ma non era una di quelle persone che si lamentavano, soprattutto riguardo a quel tipo di situazioni.
"Ehi Woodlock" disse Draco raggiungendo finalmente la ragazza. "Ieri hai dimenticato il tuo libro alla lezione di Astronomia" le disse mentre tirava fuori dalla sua borsa la copia di Amleto.
"Oh, ehm... grazie". Gli prese il libro dalla mano.
"Non credo di aver mai sentito parlare di questo" dichiarò indicando il libro, "è di un autore Babbano?" Stava cercando di fare conversazione con lei.
Annuì e sorrise: "È davvero bello" ridacchiò, ricordando la prima volta che sua madre le mostrò il libro. "C'è un personaggio di nome Ophelia, sono convinta che mia madre mi abbia chiamata così proprio per questo, ma lei lo negava sempre, anche se amava questo libro". Ophelia non si rese conto di aver parlato ad alta voce. Non le piaceva parlare di sua madre a persone a cui non era legata.
"Interessante" disse Draco guardandola. L'aveva vista leggere questo libro praticamente un migliaio di volte, credeva che le desse qualche tipo di sensazione nostalgica.
"Perché non me l'hai dato quando mi hai vista prima?" gli domandò. Si erano già visti un paio di volte nelle ultime ore e lui l'aveva vista anche dopo la lezione di Astronomia della sera prima.
"Oh..." Draco cercò di inventarsi una bugia: "Mi ero semplicemente dimenticato". Ophelia annuì, Draco sospirò. La verità era che voleva dare un'occhiata al libro.
"Perché oggi sei arrivato tardi ad Incantesimi oggi? Di solito non arrivi mai in ritardo alle lezioni".
'Perché dovevo e volevo leggere il tuo libro' pensò tra sé, anche se non poteva assolutamente dirle la verità. "Ho dormito troppo".
Annuì ancora una volta. "Beh, devo andare, grazie per avermelo restituito" disse al Serpeverde.
La osservò allontanarsi. I suoi capelli ondeggiavano leggermente avanti e indietro, il suo fiocco nero legato ordinatamente nella nuca. Notò che dopo averle detto che gli piacevano i suoi capelli in quel modo, lei aveva iniziato a sistemarli così più spesso.

Draco si maledisse sottovoce. Voleva passare più tempo con lei. Emise un sospiro di frustrazione e scosse la testa.
'Fanculo'.
"Ophelia!" le gridò. Si voltò e lo guardò con il sopracciglio alzato.
"Sì?"
Malfoy corse più vicino ad Ophelia. "Io... ehm" il cuore gli batteva fuori dal petto. "Io... mi stavo solo chiedendo se forse volessi uscire qualche volta o qualcosa del genere?"
Il viso di Ophelia divenne completamente rosso. "Ecco..." i suoi occhi erano spalancati, non sapeva cosa dire, poi si fece coraggio: "Si... si, certo".

-

"Quanto ci manca per arrivare?" domandò Malfoy alla bruna mentre camminavano fianco a fianco nella foresta.
"Non troppo". Lanciò un'occhiata al biondo e si morse la guancia cercando di nascondere il suo sorriso. Draco ricambiò lo sguardo e nel mentre Ophelia rivolse la sua attenzione allo spazio aperto di fronte a lei. Lui aggrottò le sopracciglia mentre osservava la sua faccia illuminarsi. Seguì i suoi occhi per vedere nient'altro che un mucchio di alberi e terra.
"Che cosa stai guardando?"
"I Thestral". Arricciò il naso appena si ricordò che Draco non poteva vederli, "penso di avertene già parlato prima".
"Sì, mi ricordo". Draco mantenne il suo sguardo sulla ragazza accanto a lui. "Puoi vederli solo se hai visto qualcuno morire, giusto?" Lei annuì.
Da quando li aveva visti insieme a Luna, Ophelia aveva iniziato a visitarli di tanto in tanto.
"Che aspetto hanno?"
"Beh, sono piuttosto grandi e non hanno pelliccia. Inoltre hanno le ali". Draco la osservò mentre faceva un passo avanti, chiedendosi se seguirla o meno: "Sono di colore viola scuro".
Ophelia si fermò e si voltò verso Draco. "Ti piacerebbe accarezzarne uno?"
"Cosa?" chiese con una risata incredula.
"Dai!" Ophelia afferrò la sua mano e lo tirò verso il Thestral di fronte a loro. Entrambi cercarono di ignorare la scossa elettrica che aveva attraversato loro le braccia appena le loro mani si erano toccate.
"Qui" borbottò mentre gli sollevava la mano e la metteva sul dorso della creatura, anche se a Draco sembrava solo aria sottile.
Malfoy sorrise, poteva sentire la pelle fredda della creatura sotto la sua mano. "Posso sentirlo".
Lei gli sorrise: "Creature uniche non credi?" Annuì e la guardò.
I loro sguardi si incontrarono e Ophelia sentì di nuovo le farfalle nello stomaco. Vide anche il viso di Draco arrossire leggermente.
Lui si schiarì la gola: "Probabilmente dovremmo tornare indietro, il coprifuoco è tra poco".
Lei annuì e gli lasciò andare la mano.

yellow - D.M - 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora