Capitolo diciotto: giallo

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"Look at the stars
Look how they shine for you
And everything you do
Yeah, they were all yellow"
- canzone: Yellow dei Coldplay

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Ophelia stava davvero avendo una bella giornata. Uno di quei giorni in cui non doveva fingere un sorriso, uno di quelli in cui non le importava cosa pensasse la gente. Inoltre era anche il suo giorno preferito della settimana, il sabato. Era di buon umore nonostante il fatto che le nuvole fossero grigie, l'aria di fine ottobre iniziava ad essere fresca e la pioggia che colpiva continuamente le finestre non aveva intenzione di fermarsi.
Ma andava bene, perché Ophelia si sentiva felice. Era libera tutto il giorno. Non avrebbe dovuto preoccuparsi dell'esercito di Silente o di nessun compito su cui stressarsi.

Sorrise mentre usciva dalla sala comune di Tassorosso. Indossava una felpa gialla pastello oversize con il suo paio di jeans azzurri e larghi preferito. Le sue scarpe bianche percorrevano il pavimento del corridoio vuoto mentre canticchiava allegramente una canzone babbana.
"Merlino, perché sei così di buon umore in un giorno di merda come questo?"
Si voltò pigramente, sapendo troppo bene a chi appartenesse quella voce. Sospirò, ma mantenne il sorriso che aveva sul viso: "È solo un giorno di merda perché tu pensi che lo sia". Draco studiò i suoi occhi, brillavano di un blu acceso. "Personalmente credo che questa sia una bella giornata"
"Sei fatta o qualcosa del genere?" disse Draco ridendo, anche se si avvicinò a lei con un'espressione un po' preoccupata.
"Sono solo molto felice". Si morse l'interno della guancia e fece un cenno: "Vuoi venire a fare una passeggiata?"
Draco scrollò le spalle: "Sicuramente" mormorò grattandosi la nuca.

La coppia camminò attraverso i corridoi vuoti, facendo una semplice conversazione. La maggior parte delle persone erano nelle loro sale comuni, dal momento in cui non c'era niente di particolare da fare nei giorni di pioggia.
Draco continuava a guardare Ophelia e poteva dire che era veramente felice in quel momento, il che fece alleggerire il suo cuore. Rise mentre lei raccontava una storia, gesticolando in modo esagerato. Draco non capiva i sentimenti che aveva per la ragazza, ma soprattutto come fosse successo così in fretta. Certo, si conoscevano dal primo anno, ma Draco non era mai stato così gentile con lei.
Gli venne in mente il primo giorno che si erano incontrati: aveva immediatamente chiamato lei e la sua famiglia 'traditori di sangue' e le aveva detto che erano un imbarazzo per il mondo mago; rabbrividì al ricordo.
Era grato che non avesse tirato fuori quell'argomento, era solo un commento infantile detto da un Draco undicenne; era decisamente cambiato: lei poteva dirlo e lui in qualche modo si sentiva come se fosse effettivamente così. Certo, era ancora uno stronzo, ma era sicuramente migliorato. Non poteva comunque farci niente purtroppo. Erano semplicemente lui e il modo in cui era stato cresciuto.
Non riusciva a non pensare a come aveva praticamente cercato di ignorarla dal secondo al quarto anno solo a causa della sua forte personalità. Avrebbe voluto che fossero diventati amici prima... si sentiva come se lei fosse una delle uniche persone che lo capisse davvero.

"E ora lui mi odia!" Ophelia sbuffò in modo drammatico mentre si sistemava gli occhiali.
"Beh, avrebbe senso, hai praticamente fatto saltare in aria mezza aula". Mantenne lo sguardo su di lei.
Alzò gli occhi al cielo: "Hai preso appieno il concetto, ma va bene perché il sentimento è reciproco". Contorse il viso dalla frustrazione: "Non mi è mai piaciuto molto Piton".
"Mh..." Stava per svoltare l'angolo quando notò che Ophelia aveva improvvisamente smesso di camminare.
"Cosa?" chiese alla ragazza mentre si trovava di fronte al grande arco nel muro, osservando la pioggia cadere nel cortile.
Rimase in silenzio per un momento, studiando attentamente l'acqua che colpiva l'erba.
Aggrottò le sopracciglia mentre lei mostrava un sorriso sciocco.

"Vuoi ballare?" domandò Ophelia al ragazzo accanto a lei, mentre usciva dal castello, verso il giardino. Non appena uscì, le gocce di pioggia iniziarono a cadere sul suo viso. Alzò lo sguardo verso il cielo nuvoloso e sorrise.
"Sei seria? Sta piovendo". Draco fissò la ragazza.
"Sì, sono seria" lei rise e gli afferrò la mano, trascinandolo fuori con lei sotto la pioggia battente.
"Sei pazza" disse Malfoy, guardandola con un sorriso che gli tirava le labbra.

Lei rise e lo trascinò ancora più lontano in modo che si trovassero entrambi in mezzo al cortile. Iniziò ad arrossire non appena Draco, inaspettatamente, le afferrò l'altra mano, mostrando un ampio sorriso.
Sollevò la mano destra e la fece volteggiare. Iniziarono a ballare, girandosi a vicenda e muovendosi a ritmo di una canzone inesistente, entrambi con un enorme sorriso. Continuavano a ridere, ma non perché ci fosse qualcosa di divertente, erano semplicemente felici.

Le farfalle volavano in entrambi i loro stomaci mentre ondeggiavano avanti e indietro, lasciando che la pioggia cadesse su di loro. Draco guardò Ophelia e ridacchiò mentre osservava le lenti dei suoi occhiali coperte di gocce di pioggia.
Draco si morse il labbro inferiore mentre la faceva girare ancora una volta, ma qualcosa in lui era cambiato. Era come se non potesse farne a meno, la fiducia scorreva attraverso il suo corpo mentre la guardava. Non si rese nemmeno conto di quello che fece dopo.
Fece scontrare loro labbra, prendendo Ophelia alla sprovvista: si congelò per un momento prima di ricambiare il suo bacio. Una scintilla elettrica percorse entrambi i loro corpi.
Le lasciò andare le mani e ne mise una intorno alla sua vita, tirandola più vicina a sé.
Si allontanò per un momento, portando la sua mano libera nel suo viso per toglierle gli occhiali bagnati, per poi baciarla ancora una volta. Le mani di Ophelia poggiavano sul suo petto, mentre lui le metteva entrambe le mani intorno alla vita.
Dopo un po' si allontanarono. Avevano entrambe le labbra gonfie e le loro facce erano agitate. Si guardarono negli occhi e risero leggermente.
Non avendo idea di cosa dire o fare, Draco le tolse la presa dalla vita e afferrò la sua mano, trascinandola al riparo.
Si schiarì la gola, prese gli occhiali e li asciugò sulla sua camicia: "Ecco". Non riusciva a smettere di sorridere.
Ophelia si morse la guancia e li prese: "Grazie" borbottò. Il suo cuore batteva incredibilmente veloce.
"Mi piaci" ammise Draco all'improvviso con gli occhi spalancati, facendole alzare lo sguardo, "tipo un sacco". Si sentì avvampare come non mai.
Ophelia fece un respiro profondo, stava aspettando quel momento da un bel po' di tempo: "Bene... perché mi piaci anche tu".

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"Non ci credo..." Macy guardò incredula Ophelia, "quindi è come se stesse insieme ora?" Si sedette sul bordo del suo letto.
Ophelia scrollò le spalle: "Non abbiamo davvero parlato di quella parte. Ma non importa".
Sorrise mentre ricordava il fatto appena accaduto: "Beh... Io vado a letto".

Ophelia ancora non riusciva a credere a quello che era successo. Era così felice, veramente felice. Qualcosa che non provava da un po'.

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Non so se il fatto che finalmente stiano insieme sia stato troppo affrettato, ma ho bisogno di continuare la storia perché sto continuando ad avere tantissime idee per i prossimi capitoli.

Credo che Draco sia un po' troppo dolce ma non preoccupatevi, non rimarrà così per tutta la storia. Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo! 

yellow - D.M - 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora