Too Much History

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Delle immagini datate, rovinate e alcune addirittura incomplete, con bordi frastagliati o bruciati, scorrevano sul telo bianco appeso alla parete di roccia, mostrandoci pezzi di una storia ormai dimenticata, ma non così lontana dal nostro presente. Peter, seduto di fronte a noi, aveva appena terminato di sistemare tutto al meglio, per poter procedere con il racconto di ciò per cui, secondo lui, eravamo andati a cercarlo.

«Duecento anni fa, quando ancora Fenrir era potente e in vita, nel mondo soprannaturale vi fu un tremendo tradimento.» Peter era seduto comodamente su una poltrona in velluto rosso, mentre Filtiarn ed io ci eravamo accomodati su un divano nero in pelle. Alla fine, dietro quella pesante tenda, non vi era altro che un proiettore, un divano e una poltrona. Tutto un po' troppo teatrale, ma alla fine forse fin troppo normale.
«Corinne era una non morta di oltre mezzo millennio che aveva smanie di potere irrefrenabili. Voleva governare il mondo e liberarlo dai mannari, indistintamente. Non vi erano distinzioni per lei, non importava a quale tipologia di mannarismo appartenessero.» Ero tesissima e super concentrata su ciò che Peter ci stava dicendo, tanto che iniziai a sudare. Finalmente avremmo avuto delle risposte ed ero così euforica che probabilmente avrei dimenticato dei particolari. Sapevo che esistevano varie tipologie di mannarismo, ma in tutta la mia vita mi ero imbattuta solo in licantropi o vampiri.

«Corinne soggiogò e distrusse riducendoli in cenere dieci branchi mannari in tutto il mondo, provocando incredibili perdite, ma soprattutto rivolte violente per il potere tra i branchi rimasti.» Lo sguardo del druido non lasciava trapelare alcuna emozione mentre, con sguardo fisso a terra, continuava a parlare, narrandoci il cruento passato di cui pareva che anche Filtiarn, seduto irrequieto al mio fianco, non sapesse poi così tanto.
«Dopo la distruzione di quei branchi, i non morti aumentarono in modo esponenziale, provocando solo caos e distruzione ovunque andassero e ve ne sarebbero stanti moltissimi anche ora se tu, il solo ed unico Filtiarn e signore dei lupi, non li avessi uccisi tutti. O quasi.» La mia mente super concentrata ci mise, probabilmente, qualche istante di troppo per recepire e comprendere veramente ciò che il druido aveva appena detto.

«Prego?» Berciai, voltandomi verso il mio compagno e stringendogli il braccio tra le mani in una morsa di acciaio. Ero incazzata nera.
«Non lo sapevi?» Mi chiese tranquillo lui, alzando un sopracciglio del tutto scettico della mia ignoranza sul tema in questione.
«Cazzo no!» Berciai ancora più forte, stringendo di più la presa sul suo braccio. In quel momento percepì chiaramente i miei occhi cambiare colore. Ero incazzata nera e i miei occhi erano rossi.
«Si tratta di almeno duecento anni fa, sono cambiate molte cose nel frattempo.» Con una semplice alzata di spalle, Filtiarn liquidò la faccenda, come se fosse un qualcosa di poco conto, un qualcosa del tutto irrilevante e di cui non avevo affatto bisogno di essere informata.
«Oh guarda, non ho dubbi!» Mollai la presa sul suo braccio, per dargli una spallata. La questione per me non era finita lì, ma la voce di Peter mi costrinse a fingere che lo fosse.
«Posso continuare?» Chiese il druido con un sorrisino sul viso, che in quel momento trovavo anche io molto indisponente o da presa in giro.
«Si, perdonaci.» Concluse Filtiarn per entrambi, dopo avermi lanciato un'occhiata. Fanculo a quei pozzi neri stupendi, pensai.

«Jennifer è stata per parecchio tempo l'ultima non morta mai esistita, poiché nessuno sapeva più come si potevano creare i non morti, questo fino a qualche mese fa.» Peter fece scorrere sul telo bianco un'altra serie di immagini, certamente più recenti rispetto a quelle precedenti e anche molto, forse fin troppo, familiari. Uno strano senso di inquietudine iniziò ad intorpidirmi gli arti fino a quando il druido non ricominciò a parlare.
«Secondo il mio parere, ad oggi, vi sono almeno una ventina di non morti, tutti sotto il comando di Jennifer e tutti creati appositamente per qualcosa.» Spiegò pratico, indicando sulle immagini che scorrevano avanti e indietro, determinate cose che a un primo sguardo non si notavano, come per esempio la presenza in ciascuna di esse della nostra amica Jennifer.
«Tutti loro sono stati creati dal sangue dei mannari scomparsi. Nessun mannaro è morto, non temete. A loro servono vivi.» Peter sembrava essere invecchiato di colpo dopo tutto quello che si era sforzato di spiegare in modo pratico e coinciso. Non era facile per lui rimanere indifferente di fronte a ciò che si stava compiendo. Non era quello il suo scopo nel mondo. Ma poi... Loro, loro... Ma loro chi?

Lord of the wolvesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora