Il frastuono della sala grande era percepibile fin dal piano di sopra, facendomi contrarre lo stomaco in una morsa di ferro. Non lo diedi a vedere e sperai con tutto il cuore che Filtiarn non percepisse il mio stato d'animo in quel momento. Vi erano almeno un migliaio di individui tra lupi, creature magiche e umani, riuniti nelle gelide e spietate terre del nord, sotto il controllo e il dominio del solo ed unico signore dei lupi. La tensione accumulata in quei brevi minuti di attesa era alle stelle.
Come da prassi, Filtiarn entrò dalla porta principale per primo, lo seguimmo poi come delle formiche in fila indiana il sorridente Charlie, io e la terrificante Jennifer. Gli altri Beta erano già disposti lungo il perimetro della stanza, pronti ad intervenire in caso di necessità, nel caso in cui le cose si fossero fatte troppo accese in una manciata di minuti. Ogni singolo sguardo fu attirato dal capo branco che non si lasciò ammorbidire o distrarre da nessuno degli sguardi melensi e provocatori che riceveva da alcune donne presenti.
Invece di sedersi comodo e composto nella grande poltrona al centro della sala, Filtiarn rimase in piedi e noi con lui, seppur più indietro rispetto alla sua posizione dominante.
«Grazie a tutti per essere qui.» Esordì il mio compagno, dopo aver analizzato con gli occhi ogni singolo gruppo presente. Non mancava nessuno di chi doveva presenziare, eppure ai miei occhi inesperti era evidente che qualcuno mirasse ad emergere rispetto agli altri branchi. C'era un qualcosa nell'aria che mi faceva prudere il naso. Qualcosa o qualcuno era decisamente fuori posto.
«Anche se non ancora in veste ufficiale, oggi oltre al mio braccio destro Charlie, ho qui con me la mia compagna di vita e futura Luna del branco delle terre del Nord, Leigh.» Mi sentì avvampare come una sedicenne in piena crisi d'amore, non ero preparata a una simile presentazione, o a una presentazione in generale, e nemmeno a ciò che ne seguì. Filtiarn fece qualche passo indietro affiancandomi, poi con una calma straziante, passò un braccio intorno alla mia vita, avvicinando il mio corpo al suo. Se non era ancora chiaro a tutti, visto che avevo già addosso il suo odore, con quel gesto aveva marcato il territorio anche come semplice umano.«Possiamo accomodarci ed inizi-» La voce rassicurante di Filtiarn fu interrotta da una più stridula e da un ticchettio furioso in avvicinamento che poteva appartenere solo a dei tacchi a spillo vertiginosi.
«Vorrei dire una cosa anche io, prima di iniziare questa farsa.» Una donna bellissima, dai tratti quasi eterei, si fece avanti stizzita, aprendo un varco tra i membri di quello che capì essere il branco delle terre dell'Ovest. Tramite il link, sentì la voce del mio compagno comunicarmi e confermarmi che quella donna era l'Alpha del branco in questione. Seducente e raffinata come una dea, l'Alpha delle terre dell'Ovest avanzò verso di noi, mostrando una sicurezza da far impallidire chiunque, ma non Filtiarn e neanche me dato che avevo il suo braccio stretto intorno alla mia vita e stavo cercando di tenere a bada il calore e ogni altra maledettissima reazione che la sua vicinanza e il suo tocco provocavano al mio corpo. Con la coda dell'occhio notai Jennifer, dietro di noi, che osservava la scena quasi scocciata o schifata... Non riuscivo a capirla ancora così bene. Dopo poco la vidi alzare gli occhi al cielo e poi sbuffare, gonfiando la bocca. Sì, era decisamente seccata. E qualcosa mi diceva che il perché lo avrei capito a breve.«Cassandra.» Filtiarn pronunciò quel nome con astio, stringendo la presa sulla mia vita, quasi per assicurarsi che non scappassi via da lui. Strinsi i denti ignorando la fitta atroce che mi attraversò l'addome.
«Ciao Fil tesoro, quanto tempo.» La voce era stridula e sicura. Io mi ero bloccata, tralasciando del tutto il mio dolore, alzando un sopracciglio scettica, a quel "Fil tesoro". Mi ero persa di nuovo qualche pezzo?
«Troppo poco, evidentemente.» Rispose tra i denti il mio compagno, stringendo di malavoglia la mano che la donna gli aveva allungato. Jennifer era seccata e schifata; Filtiarn era irritato e Charlie... Charlie sembrava stesse per esplodere da un momento all'altro. Il viso era arrossato, la mascella contratta e gli occhi lanciavano saette in ogni dove. Stava proprio simpatica a tutti la ragazza!
«Non dire così, una volta ti piaceva la mia compagnia.» Impallidì appena a quella non poi così velata provocazione. Non credevo alle mie orecchie e neanche ai miei occhi. La donna posò la sua mano sul braccio del mio uomo, lasciandola vagare avanti e indietro. Prontoo? Ma quante diavolo di ex del mio compagno dovevo affrontare ancora prima di potermene stare tranquilla per un po'? Alzai gli occhi, incontrando quelli sconvolti ed irritati a dismisura del mio compagno. Implicitamente, con il suo sguardo del tutto sconcertato e pronto ad esplodere da un momento all'altro, mi chiese di intervenire per porre fine a quella scenetta di cattivo gusto. Lui non avrebbe saputo cosa dire per non creare dissapori, ma a me non importava un bel niente dei dissapori che si sarebbero potuti creare con quella donna. Aveva iniziato lei.
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Lord of the wolves
LobisomemLeigh Lewis ha poche certezze nella vita: i soldi fanno la felicità la maggior parte delle volte, la salute ce l'hanno sempre i più stronzi e l'amore fa quasi sempre schifo. Vivere con queste tre verità in una cittadina sperduta del Montana le aveva...