19 |In piedi al buio|

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¤Il primo capitolo dell'anno non poteva essere con un finale più dolce e tenero di quello che ho scritto, spero vi piaccia💞

Pensate che quando ho scritto la parte finale di questo capitolo mi è venuta in mente una canzone, forse per la sua traduzione o per l'atmosfera che ho descritto, non lo so, ma secondo me ci sta benissimo, sto parlando di "GOT IT IN YOU" cantata da Banners (io la trovo perfetta per descrivere Ray e Emma in questa storia, soprattutto per Ray e per quello che ha passato) non so se la conoscete, ve l'ho messa come copertina con la traduzione in italiano, se ne avete la possibilità, appena vedrete questi simboli ☆•☆ scorrete in alto, fino alla copertina e provate a farla partire e poi continuate subito a leggere, fatemi sapere poi se l'esperimento vi è piaciuto. Buona lettura a tutti❤¤

Musica rock anni 70' in sottofondo, fregandosene altamente dei vicini se la musica era troppo alta, la ricetta dei cupcake redvelvet con la crema al mascarpone sul bancone da cucina, tutto ciò martedì, il primo giorno di rientro a scuola dopo le vacanze invernali, il che stava a significare, che la settima di scuola successiva, sarebbe stata l'ultima per Ray.

<Mh...sniff sniff, eh?, cupcake?.> Esclamò Emma dopo aver aperto gli occhi la mattina. <Speriamo siano quelli con la crema ahah!!.> La ragazza si alzò di scatto lanciando in aria le coperte e senza nemmeno infilarsi le ciabatte corse verso la cucina andando a sbattere contro il corvino, fermo in piedi con in mano la frusta da cucina ancora sporca di crema. <Eh?, Ray...> Disse lei alzando lo sguardo dopo essere caduta a terra sopra di lui.
<...Buongiorno anche a te eheh.>

Ma non crediate che dopo il viaggio sulla neve tutto sia filato liscio. Mi presi una bella lavata di capo da Ray quando scoprì che gli avevo tenuto segreto la storia del bacio tra me e Oliver, si trasformò come in un porcospino all'attacco, era furioso; ma aveva pienamente ragione, non gli avrei mai dovuto nascondere quello che era successo.
Così mi fece promettere di non mentirei mai più su niente, niente di niente.

<Ahhh sono esausta, non voglio più andare a scuola!!.> Esclamò la ragazza tornata dalle lezioni in compagnia del fidanzato, buttandosi sul divano abbandonando la borsa all'entrata.
<Bimba levati le scarpe per salire sul divano...>

Quello era un pomeriggio come un altro, non aveva nulla da speciale, niente in programma da fare, nemmeno i compiti, non avevamo organizzato nulla. Il tempo era grigio, non pioveva ma le nuvole proprio non volevano saperne di farci vedere il sole.
Restare sul letto a guardare la televisione con qualche snack era la cosa migliore.

Eravamo entrambi sdraiati sul materasso, ci eravamo cambiati, felpa e pantaloncini, in casa faceva caldo, così ci eravamo messi comodi.

- 𝕋𝕙𝕖 𝕜𝕖𝕪 𝕥𝕠 𝕗𝕒𝕥𝕖 - RayEmmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora