15 |Quello che porta la pioggia|

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¤Salveee, ma quanto sono stata veloce stavolta?!, mi faccio i complimenti da sola per una volta ahah.

Scusate so che siete impazienti di leggere ma ci tenevo un attimo a parlare delle immagini che uso in ogni capitolo. Non so in quanti lo abbiano notato, ma tutte le immagini che ho utilizzato per questo titolo sono state fatte dalla stessa persona, quindi mi sembrava doveroso farvela conoscere.

@0819_mug

Ecco qua il suo account Twitter, io la trovo super brava, ha uno stile adorabile, insomma, io i Ray e Emma di questo racconto me li immagino proprio cosi😍

Detto ciò, mi sono anche dilungata troppo, vi lascio al capitolo, buona lettura😊¤

Sveglia presto, preparare la borsa, fare i bento, o meglio, aspettare che Ray preparasse il bento e indossare la divisa. No, direi che la scuola non mi era affatto mancata. Se fosse stato per me, sarei andata un mese a scuola e il resto solo vacanza.

<Awwwwhn...che sonno...> Balbettò Emma stropicciandosi gli occhi sulla strada per andare a scuola. <Come fai a studiare così presto...> Domandò vedendo il ragazzo con in mano dei bigliettini per ripassare.
<Dovresti farlo anche tu, presto ci saranno gli esami di fine anno...e sei messa molto peggio di me.>
<Non ricordarmelo!...>

Ripensandoci, quello era il suo ultimo anno, Ray era in terza, dopo il diploma avrebbe dovuto lasciare la scuola, a me invece mancavano ancora due anni.
Sarebbe stato strano andare a scuola senza Ray, non avrei più pranzato con lui e non avrei potuto più vederlo durante l'ora di pausa.

<Ahhhhh!!. Di nuovo su questi odiosi banchi!.>
<Ahah, dai, non manca poi molto alla fine della scuola...> Spiegò l'amica seduta nel banco accanto.
<Si, pensa che tra poco saremo a Natale!.> Fece notare la bionda poco più avanti.
<Emma ha ragione invece!, anche io non ce la faccio più!.> Sospirò Don seduto davanti alla rossa. <È una tortura stare qui a...>
-GLI ALUNNI EMMA* DELLA SEZIONE A DEL PRIMO ANNO E RAY* DELLA SEZIONE E DEL TERZO SONO PREGATI DI RECARSI NELL'UFFICIO DEL PRESIDE-
<Eh?.> Esclamò Gilda.
<Che hai combinato stavolta.> Ridacchiò Don lanciando un'occhiata all'amica.
<Ma nulla!...a-almeno credo...>

Era il primo giorno di rientro, ed eravamo solo alla prima ora, non potevo aver già fatto qualcosa di male.
Ray prima veniva spesso richiamato dal preside, a volte si metteva in guai davvero grossi, rispondeva male, veniva beccato a fumare o veniva visto mentre scambiava soldi con qualcuno, ma adesso non faceva più quelle cose.

<Cosa abbiamo combinato?.> Chiese lei mentre aspettavano seduti l'arrivo del docente.
<E che ne so...ma ho un brutto presentimento, spero di sbagliarmi...>
<...Prego, entrate.> Aggiunse il Preside invitando i due nel suo ufficio. <Sedetevi.
Mi è giunta voce che voi due, da ormai un po' di tempo a questa parte...condividete un appartamento e vivete insieme.>
<Eh!?.>
<...Ci è stato riferito in forma anonima ma abbiamo anche qualche foto che vi ritrae mentre entrate nello stesso edificio, e foto in cui si vede chiaramente che uscite la mattina in divisa scolastica. Il che, fa pensare che viviate assieme.> Le foto che il preside mostrò ai due fecero deglutire rumorosamente la ragazza.
<...E-ecco, v-vede n-noi...noi...> Emma era in difficoltà ma Ray se ne accorse.
<Bhe, noi stiamo insieme. Ci vediamo spesso anche negli orari non scolastici.>
<Si, ma da quel che si evince dalle immagini una volta entrati in casa ne uscite il mattino seguente, questo è un problema.>
<...Sa, alle volte dormiamo assieme, non so lei a livello personale ma noi, facciamo sesso quindi, tiri un po' lei le somme...>
<RAY!?. N-non è così, cioè si ma...e-ecco....è successo una volta!, solo una volta!!!.> Gridò la rossa in imbarazzo.
<A me non interessa in che tipo di relazione siete, il problema qui è che vivete in un appartamento da soli, senza la supervisione di alcun tutore, o sbaglio?.> Domandò serio l'uomo. <Vi conviene non mentire, lei è all'ultimo anno, non vorrà rischiare la promozione...>
<...Si. Viviamo insieme.> Esclamò lei rassegnata. <Non è stato per scelta!. Ci avevano truffati e poi l'affitto era alto, non avevamo altre opzioni!.>
<...Siete in una mare di guai ragazzi. Frequentate ancora la scuola, per legge, almeno qui in Giappone è illegale la convivenza fra due studenti...dai, scrivetemi qui nome e numero di telefono dei vostri genitori.>
<Eh, io ho solo Yuugo, mi ha adottata.>
<Va bene lo stesso.>
<...Non guardi me, sono messo peggio di lei, non ho nessuno dei due.> Ridacchiò il moro.

- 𝕋𝕙𝕖 𝕜𝕖𝕪 𝕥𝕠 𝕗𝕒𝕥𝕖 - RayEmmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora