27 |L'inizo di qualcosa, può essere il resto di tutto|

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¤Buongiorno ragazzi, non mi dilungherò molto, dopotutto questo è l'ultimo capitolo e non voglio rubarvi del tempo. Vi prego solo di rimanere fino alla fine, e vi prego di leggere fino ai ringraziamenti perché ve ne devo molti, tantissimi a tutti voi.
Grazie e per l'ultima volta, almeno per ora, buona lettura❤️¤

Il ticchettio della pioggia sugli ombrelli sembrava sovrastare tutto. Bisognava fare attenzione a non scivolare sull'asfalto, poi a quell'ora tutti uscivano da lavoro, valigetta tra le mani e cellulare in mano, c'era molta gente in giro, dopo tutto era una grande città.
Il cielo era già scuro e le stelle parevano lontanissime, lo erano sempre state ma in quella trafficata metropoli sembravano ancora più distanti. Guardò per un attimo l'orologio in pelle che aveva al polso, era l'ora.

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Niente è andato come avevo immaginato, pensavo che avrei vissuto una vita miserabile. Che avrei vissuto in un piccolo appartamento in uno dei tanti sobborghi di Tokyo, uscendo la mattina presto per spaccarmi la schiena a lavoro e tornando la sera tardi, mangiando del banalissimo cibo in scatola precotto, senza nessuno che mi aspettava.

Ma a quanto pare, il destino aveva altri piani per me.
Vivevo in un appartamento onesto, non troppo grande ne eccessivamente piccolo, le finestre mi permettevano di vedere fuori. Mangiavo piatti caldi che non preparavo solo per me, e c'era sempre qualcuno che attendeva il mio ritorno, che mi chiamava tre volte al giorno per sapere se stavo bene.
Ma anche le cose belle finiscono.
Mi manca così tanto. Ormai non la vedo da molto.

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Sono passati ormai quasi due anni da quando ho visto Ray per l'ultima volta, ormai la scuola l'avevo finita, mi sono diplomata e poi mi sono iscritta all'università, la stessa di Ray, ma una facoltà diversa.

Ho deciso di fare scienze della formazione, era la scelta migliore per me, stare con i bambini mi è sempre piaciuto.

So quello che voi tutti vi state chiedendo. Io e Ray stiamo ancora inseme?
Questa è una domanda complicata.
Ma andiamo con ordine.

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È stato un privilegio, sono stato molto fortunato a incontrarla, mi ha donato così tanto, anche se ora, non è più al mio fianco.

Il cellulare che aveva tra le mani, impiegò poco a squillare.

<Pronto?.> Rispose il moro mentre teneva l'ombrello con l'altra mano.
<Ray, sei uscito?, hai mangiato?.>
<Si, ho mangiato a lavoro.>
<Uffa, te l'ho detto, dovresti tornare a casa a mangiare ogni tanto.>
<Si si, lo so.>
<Senti, quanto manca?.>
<...Tre giorni.>
<Si lo so, volevo solo sentirlo dire da te. Ehi ma?!, non mi fai gli auguri per la promozione??!.>
<Te li ho fatti in videochiamata, ricordi ahah.>
<Ma io li voglio risentire!.>
<Ahahah okay okay...congratulazioni per il diploma, ora sei ufficialmente adulta.>
<Eh già!. Mh?, Cos'è questo rumore?.>
<Oh, pioggia, sta piovendo a dirotto.>
<Allora ti starai bagnando tutto?!.>
<Ho l'ombrello, sta tranquilla.>
<...Ray...>
<...Si?.>
<Mi manchi tanto...sbrigati a far passare questi tre giorni okay?.>
<...Si, lo so, manchi molto anche a me. Ti amo.>
<Mh, ti amo anche io.>

Era passato molto dall'ultima volta che ci eravamo visti, mi mancava terribilmente.
Gli studi in Europa si erano prolungati più del dovuto, avevamo fatto anche una tappa speciale a New York, non era prevista, ma nessuno si era sentito di rifiutare. Avevamo lavorato in tanti ristoranti a fianco di di grandi nomi. Avevamo tutti ricevuto delle offerte di lavoro, alcuni avevano accettato, io ho preferito aspettare.

-

Immagino che in molti vi starete chiedendo cosa sia successo agli altri. Dopotutto, eravamo cresciuti tutti, e le cose erano cambiate, ma ci sarà tempo per parlare di loro, quindi andiamo con ordine. Per il momento, mi limiterò a parlare di noi.

- 𝕋𝕙𝕖 𝕜𝕖𝕪 𝕥𝕠 𝕗𝕒𝕥𝕖 - RayEmmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora