Quando lavori a una reception sei più o meno abituata a vedere un grande via vai di persone nel corso della tua giornata. A volte si tratta solo di un saluto e un sorriso, a volte si riesce anche a scambiare due chiacchiere.
Quando però la Ferrari si mette in testa di organizzare un evento, quel piacevole via vai si trasforma in un inferno di gente isterica che corre a destra e a manca sbraitando ordini a manetta, e non c'è verso di stare tranquilli. Tutti e quattro i piani della Gestione Sportiva sono invasi dalle urla dei PR che gridano contro quelli del Marketing che gridano contro i fornitori al telefono che non devono azzardarsi a consegnare in ritardo. Pena la decapitazione senza possibilità di appello.
Il dipartimento Fair Trade & Events è letteralmente messo sottosopra e diventa impossibile parlare con chiunque, impegnati come sono a trovare la perfetta quadra del tutto.
Questo accade a maggior ragione quando la giornata più importante per la Scuderia è alle porte: la presentazione ufficiale della monoposto per il 2020, programmata per l'11 Febbraio.
Il Giorno X, il Big Momento.
O come preferisco chiamarlo io, l'Armageddon.
Mi piacerebbe poter dire che io, in quanto receptionist, sono solo una mera spettatrice di tutto questo caos ma così non è. Di solito, ad una settimana esatta da qualsiasi evento, arriva la telefonatina tattica da parte del mio amatissimo Team Principal in cui mi invita in modo gentile a dare supporto ai colleghi oberati, in aggiunta al mio normale lavoro di routine. Sì, come il Jolly della situazione.
Perciò, in questi giorni di fuoco anche io ho la mia bella dose di gatte da pelare: prenotare vitto e alloggio per tutti i partecipanti all'evento che non abitano in zona, monitorare come un falco le consegne dei corrieri, organizzare la logistica e gli spostamenti fino a Reggio Emilia.
Perché era ovvio che non potessero scegliere Maranello come location, che è piccolina, tranquilla e dove tutto si può raggiungere a piedi. No, troppo scontato, troppo mainstream. Hanno voluto trovare un'alternativa a minimo un'ora di distanza di macchina, un'ora e mezza se ci contiamo anche il traffico.
Penso che a volte si meriterebbero la nomina di Ufficio Complicazioni Affari Semplici.
Certo, la maggior parte degli stronzi che parteciperanno arriverà in Ferrari e ci metterà di sicuro la metà del tempo, però figuriamoci se l'Ansia aka Mattia Binotto non vuole la cosa organizzata in ogni minimo dettaglio, compreso l'itinerario in pdf inviato ad ogni singolo invitato.
Ha voluto perfino che facessimo una mappatura di tutti gli autovelox presenti sul percorso perché non si sa mai.
Per quel che riguarda i Signori Piloti, da quando sono andata a prelevarli all'aeroporto e ho rischiato di ammazzarli almeno in dieci modi diversi, li ho rivisti solo di sfuggita. I preparativi per la stagione sono iniziati e le unità di crisi sono all'ordine del giorno; tutto deve essere sistemato prima che riparta il campionato in giro per il mondo e non c'è tempo da perdere.
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La Receptionist | Charles Leclerc
Lãng mạnQuando Erika viene assunta in Ferrari come receptionist della gestione sportiva crede di aver trovato l'impiego della vita. Ma tra piloti sconsiderati, ingegneri psicopatici e manager eccentrici, si rende presto conto di essere finita in un'autentic...