Cap. 15 | Doccia fredda

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Il tenue frinire dei grilli notturni e la musica attutita del locale sono i soli rumori che fanno da contorno al silenzio assordante che segue il racconto di Erika

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Il tenue frinire dei grilli notturni e la musica attutita del locale sono i soli rumori che fanno da contorno al silenzio assordante che segue il racconto di Erika.

Per la prima volta in vita sua, Charles non riesce a parlare: le parole gli si sono impigliate nella gola e non vogliono saperne di uscire.

Non è certo una persona estranea al dolore o ad esperienze traumatiche; numerosi sono gli spauracchi che si porta dietro ancora oggi, che continuano a tormentarlo e che non se ne andranno mai del tutto.

Ma con la violenza di genere, no, non ha mai avuto a che fare. Mamma Pascale è sempre stata esemplare nell'insegnargli a comportarsi come un perfetto gentiluomo fin da piccolo, ricordandogli sempre che le bambine non si toccano neppure con un fiore. Ecco perché in questo momento il suo cervello è alla disperata ricerca della frase giusta da dire ma che ancora non riesce a trovare.

La voce di Erika tuttavia arriva a cavarlo d'impaccio, sebbene flebile e sommessa.

"Dobbiamo rientrare...Siamo qui fuori da secoli. Ti daranno tutti per disperso"

Charles la osserva scendere dal muretto e barcollare un poco su quei tacchi assurdi che indossa.

"Stai bene?"

Lei accenna un sorriso mesto che non lo convince neanche un po'.

"Non proprio.. preferirei tornare in hotel, a dirla tutta"

"Allora ti accompagno!"

Balza in piedi, pronto e scattante. E' grato che la ragazza gli abbia appena dato un pretesto per sentirsi finalmente utile.

"Non fa niente, Charles, davvero. Ci sono i tuoi amici e Charlotte... non preoccuparti per me"

"Non se ne parla!" protesta testardo. "Ho la macchina qui fuori, ci mettiamo un attimo. Devo solo rientrare un minuto a riprendere le chiavi"

"Io là dentro non ci torno" esclama Erika con gli occhi di nuovo in allarme nel vederlo puntare dritto verso l'entrata della discoteca.

Charles si volta per rassicurarla con un sorriso dolce.

"Tu aspettami qui, ok? Torno subito"

"Ma ho lasciato la mia borsa dentro, e ci sono gli altri che..."

Il monegasco le appoggia le mani sulle spalle rese gelide dall'aria fresca della notte e la guarda negli occhi con fare rassicurante.

"Non preoccuparti di nulla. Lascia fare a me"

Una volta dentro, il caos della discoteca torna a demolirgli le orecchie però non ci fa nemmeno caso. Non fa caso a niente, a dire la verità. L'unica cosa che gli preme adesso è tornare il più in fretta possibile da Erika; detesta il fatto che quello psicopatico del suo ex sia ancora lì in giro e desidera portarla via il più in fretta possibile.

La Receptionist | Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora