Disclaimer: la lettura del capitolo è fortemente consigliata ascoltando in sottofondo Christmas Lights dei Coldplay, canzone dall'infinita dolcezza, da sempre tra le mie preferite e che ha ispirato il finale di questa storia 😊
Christmas night, another fight
Tears we cried a flood
Got all kinds of poison in
Of poison in my bloodUn intenso aroma di dolce aleggia tra le mura di casa, quella sera d'inverno, assieme alle note malinconiche di un pianoforte provenienti dal salotto.
L'inconfondibile profumo di pan di zenzero a casa Leclerc ha sempre significato una cosa sola: vigilia di Natale.Vigilia di Natale festeggiata ogni anno con tutti i crismi, naturalmente: famiglia riunita, regali colorati impilati sotto l'albero, tavola imbandita da leccornie fumanti.
Uno dei pochi momenti dell'anno che Charles Leclerc preferisce in assoluto, in cui lui ed i suoi fratelli - malgrado i mille impegni - riescono finalmente a riunirsi a casa di mamma Pascale per passare un po' di tempo di qualità assieme.
Eppure quest'anno il familiare senso di pace, di calma e di conforto dato dalle persone che ama di più al mondo è offuscato da qualcos'altro: qualcosa che lo soffoca come una colata di densa pece nera su un foglio bianco. Qualcosa di appuntito e doloroso, simile ad una spina conficcata nel fianco che sprigiona un dolore sordo, che si intensifica ad ogni minimo movimento.
Perché l'amara verità è che quest'anno, in quel salotto pieno di tappeti e divani riscaldato dal caminetto acceso, non sono presenti tutte le persone che Charles ama.
In realtà ne manca una, la più importante.Il ragazzo smette di suonare con un sospiro profondo. Nemmeno la musica gli è di aiuto in quel momento.
"Che palle 'sta lagna depressa, Charlot!"
Suo fratello Arthur spunta all'improvviso dal corridoio e gli tira una gomitata che lo fa oscillare sul morbido sedile imbottito di fronte al pianoforte a muro.
"Quando la finirai di fare l'heart-broken errante?"
"Quando tu la finirai di rompere con le tue battute che non fanno ridere, mon petit frère de merde"
"Charles, il linguaggio!"
La voce di Pascale arriva dalla cucina in una nota di bonario rimprovero.
"Scusa, mamma"
Il pilota si alza in piedi e si dirige verso l'attaccapanni dove afferra il suo cappotto nero firmato Calvin Klein.
"Esco un attimo a fare due passi, ok?" annuncia prima di chiudersi alle spalle la porta.
La casa sprofonda nel silenzio, interrotto solamente dall'allegro scoppiettare del fuoco.
"Arthur, perché devi mettere il dito nella piaga ogni volta?" domanda Lorenzo alzando dal giornale che tiene in mano un'occhiata di rimprovero rivolta al fratello più piccolo.
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La Receptionist | Charles Leclerc
RomanceQuando Erika viene assunta in Ferrari come receptionist della gestione sportiva crede di aver trovato l'impiego della vita. Ma tra piloti sconsiderati, ingegneri psicopatici e manager eccentrici, si rende presto conto di essere finita in un'autentic...