"Bene, adesso passiamo al programma di domani che come sai sarà molto intenso"
Charles Leclerc si riscuote all'improvviso e scosta i suoi occhi smeraldini dall'imponente distesa di conifere attorno al circuito di Nurburgring che si intravede dagli uffici riservati agli addetti stampa.
Mia Djacic, la sua bionda PR, è rinchiusa lì con lui da quasi un'ora per mettere a punto il piano interviste di quell'undicesimo Gran Premio di Germania. Eppure, nonostante i dolci modi di fare di lei, Charles non riesce in alcun modo a ricordare niente di ciò che gli ha appena detto.
La sua testa vaga, altrove, perdendosi mille volte nel turbinio di pensieri che da giorni affolla la sua mente e che gli rende difficile concentrarsi su alcunché, al punto da beccarsi pure una sonora lavata di capo da Andrea, il suo inflessibile personal trainer, che durante la loro sessione pomeridiana di palestra aveva notato subito la sua assenza di focus.
"Charles, ci sei?" lo esorta Mia in risposta al suo silenzio.
"Sì, perdonami. Stavi dicendo?"
"Ricordi quali sono gli sponsor che dobbiamo incontrare domani?"
"Ehm..."
La ragazza si apre in un sorriso accondiscendente e chiude l'agenda su cui sono segnati i loro impegni dei prossimi giorni.
"Allora, vuoi dirmi che succede?"
Lo osserva con i suoi occhi azzurri, gentili ma allo stesso tempo diretti. È inutile mentirle.
Mia è la sua spalla sin dai tempi in cui erano entrambi in Alfa Romeo e negli anni hanno sviluppato un rapporto lavorativo quasi simbiotico. È anche e soprattutto merito suo se la sua immagine di pilota è diventata così amata dal grande pubblico, ragion per cui Charles si sente quasi in dovere di raccontarle la verità."Sono nella merda fino alle orecchie" sospira strappandole un sorriso per l'espressione non proprio elegante.
Con discrezione le allunga il suo iPhone dove, tra tutte, spiccano due notifiche che pesano più delle altre.Una è di Erika: "Buona fortuna per la gara di domani! Sono certa che farai il culo a stelle e strisce a tutti quanti 😘"
Un messaggio simpatico, a tratti persino premuroso che di sicuro le sarà costato non pochi sforzi. Sono passate tre ore ma ancora non le ha risposto. Come il più classico degli stronzi. Questo, unito al fatto che l'indomani lei compirà gli anni, gli dà la sensazione di avere una spada di Damocle appesa sopra alla testa; sa che non potrà tirare avanti quello stupido gioco del silenzio ancora per molto. Qualcosa prima o poi dovrà scriverle per forza.
Il motivo per cui ancora non l'ha fatto risiede nella notifica numero due.
'So che non ci siamo più sentiti, ma possiamo parlare? Ci sono cose che vorrei dirti, cose importanti... Almeno questo me lo devi'.
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La Receptionist | Charles Leclerc
RomanceQuando Erika viene assunta in Ferrari come receptionist della gestione sportiva crede di aver trovato l'impiego della vita. Ma tra piloti sconsiderati, ingegneri psicopatici e manager eccentrici, si rende presto conto di essere finita in un'autentic...