Cap. 8 | Amici?

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Siete mai andati a oltre 200 chilometri orari su una strada?

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Siete mai andati a oltre 200 chilometri orari su una strada?

L'avete mai fatto con un pilota di Formula Uno incazzato alla guida?

Beh, io sì.

La SF90 Spider sfreccia a tutta velocità sulla Statale che da Modena porta a Maranello, rapida come una scintilla nella penombra della sera. I mille cavalli rombanti del motore, il giallo sfavillante della carrozzeria e Charles che sfanala a tutti quelli che gli si parano davanti fanno presupporre a chiunque ci incroci che forse la nostra non è proprio una gitarella di campagna.

Il ragazzo non ha più detto una parola da quando siamo risaliti in macchina in fretta e furia. Si è solo limitato a guidare, con una perfezione quasi micidiale. Mai un sussulto, mai un'incertezza. Sotto al suo tocco la Ferrari procede spedita e docile come una bestia bene ammaestrata. La radio suona ancora le top hits del 2008, piacevolezze come Low di Flo Rida o I kissed a girl di Katy Perry che non potrebbero stonare di più con l'atmosfera drammatica creatasi nell'abitacolo, mentre Charles continua bruciare il limite della velocità con la stessa nonchalance di James Bond alla guida della sua Aston Martin.

Quando mi azzardo a lanciargli un'occhiata di sbieco vedo che la sua mascella è serrata, gli occhi fiammeggianti fissi sulla strada come a volerla divorare e le mani strette sul volante in una presa salda.

Zittisco Marco Masini che nella mia testa ha preso a strillare "Perché lo fai, disperata ragazza mia" e decido di sparare a caso la prima banalità che mi salta in mente - tutto pur di interrompere quel silenzio snervante.

"Mi riporti a Fiorano?"

"Voglio andare da Sebastian. Devo assicurarmi che stia bene"

"Ti ha detto cosa è successo?"

"No"

Silenzio di nuovo.

"Vuoi che avverto qualcuno? Magari Mattia può..."

"Non devi fare niente!" mi interrompe Charles lanciandomi un'occhiataccia. "Nessuno lo deve sapere, tantomeno Mattia che si agita per nulla, è chiaro?"

Deglutisco a vuoto spiazzata da quel tono duro che fino ad ora non mi aveva mai rivolto.

Dopodiché mi incazzo.

"Ehi, vedi di darti una calmata, sto solo cercando di aiutarti!"

Gli occhi di Charles guizzano verso di me ma lui non aggiunge altro. Vorrei strozzarlo con le mie mani, ma mi costringo a voltarmi verso il finestrino con la speranza di calmare la rabbia che mi sta esplodendo in corpo.

Stronzo imbalsamato! Fino a cinque minuti fa faceva tutto il carino e subito dopo diventa intrattabile come un chihuahua isterico!

Ah, ma la prossima volta col cavolo che starò al suo gioco. Fanculo lui e la scuola guida! Piuttosto faccio un frontale contro un muro sotto gli occhi di Harry Potter! E chissene frega se per ripagarlo dovrò lavorare per lui fino alla morte!

La Receptionist | Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora