Il club è in piena attività quando Charles scosta le tende fatte di stelle filanti argentate ed entra nella grande sala adibita a discoteca.
Nessuno fa caso a lui, troppa confusione. Tuttavia si riscopre ad apprezzare questo improvviso anonimato, intanto che cerca di scorgere dove siano gli altri.
È bello a volte sentirsi quasi una persona 'normale'.
Il Gilda Bar, negli anni, non è mai cambiato: corpi che ballano stipati l'uno accanto all'altro, mani che si alzano al cielo, tacchi scintillanti, brillantini che piovono dal soffitto.
Ne ha visti tanti di bei locali, lui, in tutti i suoi viaggi, ma il senso di familiarità che prova ogni volta varcata la soglia di quel posto gli è sempre rimasto dentro.
In un flash rivede sé stesso alla sua prima stagione Ferrari, il contratto firmato da pochi giorni, seduto con aria spaurita su quegli stessi divanetti, mentre Sebastian gli offriva da bere con la disinvoltura di chi ormai è di casa.
Era l'inizio di una nuova avventura, di un sogno finalmente diventato realtà.
Di colpo, l'oggetto dei suoi pensieri gli piomba addosso con l'entusiasmo di un giocatore di rugby. Il biondo ha la camicia semi aperta e in mano tiene uno shottino pieno di un liquido azzurro trasparente. Charles gli chiede se sia ubriaco ma l'altro nega fino alla morte. Il che può anche essere vero. Non ha mai visto nessuno bere come Sebastian ed essere in grado di raccontarlo il giorno dopo.
Fa un cenno di saluto a Mia, la sua PR, che si sta facendo versare un bicchiere di spumante da Antonio.
"Dove sono tutti gli altri?" chiede quasi urlando. La musica è assordante.
Con in mano il bicchiere, Sebastian indica il palchetto rialzato in mezzo alla pista.
Un guizzo di folti capelli biondi screziati da riflessi rosa colpisce lo sguardo di Charles inchiodandolo sul posto. Una canottiera candida che lascia scoperte le spalle e parte della schiena, un sorriso smagliante, di chi sta vivendo un sogno bellissimo, una mano ben stretta a quella della sua amica.Charles posa gli occhi su Erika che balla in mezzo a quella miriade di persone e la vede felice, spensierata, libera.
Tutto a un tratto non riesce più a formulare un pensiero decente.
"Te lo dicevo io che ti stavi perdendo una seratona!" dice Sebastian appoggiandogli una mano sulla spalla.
A Charles sfugge dalle labbra un'esclamazione in francese ma che, per sua fortuna, con tutto quel frastuono non viene udita da nessuno.
"Bevici su, vai!" suggerisce il biondo ficcandogli in mano uno shottino e facendo cin cin.
Il liquido azzurro brucia nella sua gola come una fiamma dell'inferno ma almeno gli ha dato modo di riscuotersi dal mezzo infarto che gli è quasi venuto. Deve ricomporsi.
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La Receptionist | Charles Leclerc
RomanceQuando Erika viene assunta in Ferrari come receptionist della gestione sportiva crede di aver trovato l'impiego della vita. Ma tra piloti sconsiderati, ingegneri psicopatici e manager eccentrici, si rende presto conto di essere finita in un'autentic...