Cap. 6 | Riscatto o appuntamento?

1.5K 49 10
                                    

Sono passati due giorni dalla presentazione della monoposto e la mia testa continua a vorticare come il carosello di un Luna Park

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.




Sono passati due giorni dalla presentazione della monoposto e la mia testa continua a vorticare come il carosello di un Luna Park.

La ragione è piuttosto semplice: non credo di aver ancora metabolizzato tutto quello che è successo.

Ebbene sì, sono un asso nel farmi delle mastodontiche seghe mentali e ciò che mi aspetta alla fine di questa settimana ne ha scatenate una quantità notevole per il mio povero cervellino; e più cerco di non pensarci, più queste si incollano alla mia mente stile carta moschicida mandando la mia concentrazione a farsi benedire.

Come se non bastasse, uno sciame di locuste impazzite mi invade lo stomaco se l'occhio mi casca sul prossimo venerdì in calendario, che sarà pure il 17.

Il mio solito culo, come sempre.

Ma per chi lavora in Ferrari febbraio non è un buon momento per cincischiare: il campionato di Formula Uno 2020 è ormai alle porte e la Scuderia punta senza ombra di dubbio alle prime posizioni in griglia per sbaragliare la concorrenza fin da subito. Obiettivo primario: interrompere l'egemonia di quegli stronzi della Mercedes.

Per noi della Gestione Sportiva, nello specifico, le ultime settimane del mese sono dedicate ad una cosa sola: prime prove libere e le conseguenti rogne che ne derivano.

Lunedì alle otto l'attività in ufficio è già frenetica come in un alveare e penso che Mattia prima o poi farà il solco sul pavimento tante sono le volte che lo vedo passare in su e in giù ora coi dirigenti, ora coi meccanici, ora con gli ingegneri.

Quando scocca la pausa pranzo me la defilo al primo piano con l'intenzione di restituire l'abito rosso di Armani ad Anne ma appena la trovo, l'unica del Dipartimento Eventi a non aver detto "CIAONE!" ed essere andata in ferie, non ne vuole sapere.

Le faccio gentilmente notare che con me quell'abito rimarrà su una gruccia a prender polvere perché non saprei dove altro metterlo, ma lei sorride, furbetta come una volpe.

"Fidati, qualcosa mi dice che le occasioni non mancheranno"

Gli occhi poi le si accendono di malizia. "E dimmi un po', come è andata la tua serata venerdì?"

I miei sensi di ragno si drizzano all'istante. Forse ho già capito dove vuole andare a parare ma non ho intenzione di dargliela vinta così facilmente.

"Uh, beh..direi che è andata bene"

"Anche con un certo pilota monegasco?"

E te pareva!!!

"Eh? Chi?"

"Stai glissando! Allora qualcosa è successo davvero!"

Anne mi punta contro un dito accusatorio con evidente soddisfazione. "Oh, ti prego, dimmi che almeno tu sei riuscita a fargli gli occhi da triglia! Hai visto che razza di gnocco fotonico era??"

La Receptionist | Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora