44 - Logan

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Metto piede nella mia stanza e rimango impressionato dal lavoro di Adelita, solo lei può sistemare il mio disordine rendendo per lo meno presentabile la mia stanza

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Metto piede nella mia stanza e rimango impressionato dal lavoro di Adelita, solo lei può sistemare il mio disordine rendendo per lo meno presentabile la mia stanza.

"Vieni Brooke, entra" la ragazza stava aspettando in corridoio mentre ammiravo l'ordine che c'è qui.

"Hai qualcosa di comodo da prestarmi per dormire?" chiede a bassa voce come se non volesse dare troppo disturbo.

"Certo, adesso prendo il tutto" cerco di tranquillizzarla perché percepisco la sua ansia nel trovarsi qui.

Apro una delle ante dell'armadio e cerco tra tutte le mie tute una che so starmi piccola, così che possa vestire bene a lei.

Una volta trovato quel mio vecchio pantalone sportivo glielo porgo insieme a una maglietta completamente bianca.

"G-grazie ma se non ti da troppo fastidio io di solito dormo senza i pantaloni" è decisamente in imbarazzo mentre esprime questa sua preferenza, mi fa davvero tenerezza.

"Nessun problema piccola" è sempre più difficile per me tentare di metterla a suo agio.

Riprendo il pantalone e lo piego per riporlo nell'armadio esattamente come Adelita me l'ha fatto trovare.

Cerco poi tra tutti gli altri un paio che mi ricopra perfettamente così da poterlo indossare per sta notte.

"Vado in bagno" continua ad essere molto tesa, mi dispiace di non riuscirla a calmare. "Ce l'hai uno spazzolino in più?" si volta verso di me poco prima di toccare la maniglia della porta.

"Prova a guardare nel mobiletto sotto al lavandino" le dico prima di mettermi il mio "pigiama", vale a dire pantaloni della tuta neri poiché dormirò senza maglietta.

Dopo cinque minuti torna con addosso solo la mia t-shirt che la fascia però come farebbe un vestito, è incredibilmente sexy in questo momento.

"Torno tra poco" le passo accanto per entrare nella stanza dalla quale è appena uscita.

Nell'oltrepassarla non riesco a fare a meno di darle uno schiaffetto amichevole sul fondoschiena, spero non si offenda.

Ci metto meno possibile per tornare subito da lei, appena rientro noto che non si è per niente struccata.

"Non ti da fastidio andare a letto truccata? Ho sentito che fa male" provo a chiederle.

"Non tanto male quanto credi" risponde lei non troppo sicura dopo interminabili momenti di silenzio.

"Se è perché non hai a portata di mano lo struccante guarda che non è un problema, il minimarket dietro l'angolo è sempre aperto" cerco di essere gentile.

"Stai tranquillo, va benissimo così" abbozza un sorriso.

Mi avvicino lentamente a lei, la prendo in braccio e delicatamente la adagio sul letto, sotto il mio corpo, per poi iniziare a baciarla lentamente.

Dopo qualche minuto mi fermo e nel guardarla noto sulle sue labbra il sorriso più sincero che le abbia mai visto fare.

"Sei bellissima" le dico a bassa voce mentre le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Ricomincia a baciarmi, poco dopo mi spinge delicatamente indietro e in meno di un secondo sono sotto di lei.

"Mh Brooke" riesco solo a dire quando inizia a baciarmi il collo.

Toc toc

"Logan, ti ho sentito rincasare" il mio adorato padre interrompe quel bellissimo momento urlando da dietro la porta.

"Sì ma sono molto stanco, mi stavo proprio coricando ora" cerco di liquidarlo il più in fretta possibile.

"Quante volte ti ho rimproverato di non chiudere la porta a chiave?" perché deve rompere sempre durante le situazioni meno opportune?

"Adesso la apro" non ho intenzione di farlo ma mi alzo a obbedire per far si che la smetta di rimproverarmi di fronte a Brooke.

Metto solo la testa fuori dall'uscio per sentire cos'altro ha da dirmi tenendo così ancora nascosta la mia ragazza.

"Ero venuto qui solo per avvisarti che domani mattina mi sveglierò presto per portarmi avanti con il lavoro, buonanotte Logan" mi da fastidio che per sfuggire dai problemi di famiglia continua a lavorare senza sosta.

"Notte" aspetto che se ne vada così da scusarmi con la mia ospite per la scenetta alla quale ha appena dovuto assistere.

"Tutto a posto?" preoccupata, mi accarezza delicatamente il volto non appena mi metto a sedere di fianco a lei.

"Sì, sei qui con me quindi sì" sta sera sono eccessivamente smielato.

Mi accomodo sotto le coperte e le faccio cenno di venirsi a sdraiare di fianco a me. Appoggia la testa al mio petto e inizio ad accarezzarle i morbidissimi e profumatissimi capelli.

Restiamo per un po' in quella posizione poi lei si volta dandomi le spalle, di conseguenza io la cingo da dietro e restiamo abbracciati a cucchiaio fino ad addormentarci.

...

Alle tre di notte un forte urlo mi sveglia all'improvviso: mi metto seduto a guardare la mia ragazza e la trovo sudata, con lo sguardo perso nel vuoto e il respiro affannato come dopo una corsa.

"Piccola c'è qualcosa che non va?" provo a chiederle ma sembra voler omettere la risposta.

Dopo un minuto che ritengo esser durato un eternità si mette seduta come me, si volta a guardarmi e finalmente lascia libere di scendere le lacrime delle quali erano colmi i suoi occhi.

Istintivamente la abbraccio, stringo il suo minuto corpo molto forte, come se allentando anche di poco la presa potesse succederle qualcosa di brutto.

"Ho avuto un incubo" riesce a dire tra un singhiozzo e l'altro.

"È tutto a posto, ci sono qui io" inizio ad accarezzarle la schiena per calmarla.

"No tu non capisci erano spariti da tempo, questo mi ha distrutta" non pensavo fosse così grave.

"Vuoi parlarmene?" le sussurro nell'orecchio per farle capire che ci siamo solo noi due e il resto non conta.

"Riguardano Fred, era da un po' che non mi tormentava il sonno" si scosta leggermente per guardarmi negli occhi. "Questa ricomparsa mi terrorizza Logan" dice prima di stringermi più forte che può.

"Non sei sola" le stampo un piccolo bacino sulla fronte. "Proviamo a riaddormentarci?" cerco di spronarla.

Annuisce, così mi sdraio.

"Vieni qui" allargo le braccia per farle posto di nuovo sul mio petto, voglio farla sentire protetta.

Si adagia sul mio torace e incastra una delle sue gambe tra le mie poi riprendo a stringerla forte a me.

Bado io a te piccola Brooke, non avere paura.

Dal momento in cui ci siamo sfioratiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora