Il perdono non cambia il passato,
ma di certo amplia il futuro
~Paul Bausa"Esci immediatamente!" la mia amica si sta iniziando a innervosire.
"Non riesco ad allacciarlo" falso: ho addosso quel vestito da cinque minuti, il problema è che sono schifata da quello che vedo riflesso nello specchio.Appena entrate nel negozio Kim mi ha messo in mano un vestitino cortissimo e aderente, di per se non è brutto: è lilla con la schiena scoperta e monospalla ma non è per niente nel mio stile, non sono una che si veste con abitini striminziti.
"A me sembra tutto a posto" dice la bionda spostando la tendina del camerino.
"Non mi piace" non voglio iniziare una discussione, non con lei e non nel bel mezzo di un negozio ma questo vestito mi urla a gran voce in tutte le lingue che sono orribile.
"Oddio Brooke ti sta benissimo!" sbuffo cercando di richiudere la tenda del camerino. "Dico davvero non guardarmi male".
Non voglio sembrare una di quelle ragazze che dicono di esser brutte per attirare l'attenzione perché io lo penso veramente, dopo tutto quello che ho passato sicuramente non posso sentirmi bella."Compralo dai, pensa a cosa direbbe la gente se per una volta ti vedesse sfoggiare il tuo bellissimo fisico" peccato tutti sappiano perfettamente com'è il mio fisico.
"Non puoi continuare a mettere solo felpe larghe" invece mi era sempre andata bene così.
"Guarda che lo compro e poi te lo faccio indossare con la forza" stiamo decisamente dando spettacolo, lo sguardo di tutto il negozio addosso, come per essere giudicata.
"Io non so cosa ti passa per la testa ma non puoi continuare a nasconderti così" con le suo doti di incantatrice stavo quasi per cedere."Se non sai cosa mi passa per la testa non puoi capire come mi sento" i ricordi riaffiorano piano piano e mi sento ancora quella ragazzina derisa di un anno fa.
"Ha ragione la bionda, compralo" quella voce, quella maledettissima voce.
"Ho detto tante cazzate ma che sei bella lo penso veramente" una fitta si fa largo nel petto, non l'ho mai perdonato.
"Dai, guardami, non ti mangio mica" non voglio fargli vedere le lacrime che si stanno facendo strada sul mio volto, i ricordi si impossessano velocemente di me.
"Cody vattene"
"Sto provando a farmi perdonare, non me ne vado" vorrei tanto credergli. Prende il mio polso e mi fa girare verso di lui, è un colpo al cuore rincontrare i suoi occhi azzurri, dei ciuffi biondo cenere gli cadono sulla fronte. Ho sempre pensato fosse bello ma adesso non sento più le farfalle nello stomaco quando mi guarda, forse è davvero arrivata l'ora di perdonare Cody Anderson.Il mio quasi ex ragazzo, non siamo mai stati veramente insieme ma ci frequentavamo. La parte peggiore di lui sono sicuramente le sue amicizie poco affidabili, in primo luogo quella con Logan che è il suo migliore amico. Ho dato tutta me stessa nella relazione che stava per nascere ma ho fatto degli errori, lo ammetto, in primo luogo quello di riporre il cento per cento della mia fiducia nei due amici.
"Se vuoi davvero farti perdonare smetti di mentire su questo vestito" in fondo mi piace battibeccare con lui.
"Certo, non è nel tuo stile ma ti sta davvero bene, talmente bene che pagherei tutti i soldi che ho per convincerti a comprarlo" è stato esagerato ma mi ha strappato un sorriso."Non tutti i soldi che hai ma venticinque dollari andranno bene" che sono il prezzo del vestito
"Fammi controllare" infila la mano nella tasca posteriore dei jeans dalla quale tira fuori il portafogli, non ci posso credere.
"Consideralo un'offerta di pace" dice estraendo quanto da me richiesto."Offerta accettata" la signorina Gray mi pressava sempre per farmi fare pace con lui, lunedì sarà felice quando glielo dirò.
"Amici?" dico porgendogli la mano, voglio davvero essere sua amica, non è andata bene in ambito sentimentale ma questo non mi preclude di voler scherzare ancora con lui.
"Amici" risponde stringendo la mia esile.Hai visto Brooke: redenzione.
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Dal momento in cui ci siamo sfiorati
RomanceBrooke, una ragazza semplice ma con molte insicurezze, è cresciuta in una base militare sotto la rigida supervisione del padre e dei colleghi fino a quando, a dodici anni, decide di voler cambiare vita. Dopo pochi anni nella città nativa della madre...