48 - Brooke

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Arrivo presto in classe per poter avere il tempo di ripassare in vista di questa maledettissima verifica di biologia.

Non sono molto sicura del mio studio, non perché abbia studiato in compagnia ma perché appena tornata a casa non sono riuscita a concentrarmi su nulla che non fosse l'accaduto a quella festa e quindi non ho revisionato gli argomenti come si deve.

Mi viene in mente Logan. Come dovrei comportarmi quando lo vedrò oggi? So di per certo che lo incontrerò anche più di una volta, ma come dovrei salutarlo? Dovrei salutarlo?

La mia mente da un giorno a questa parte è un turbinio di domande come queste se non più stupide: perché lui è così forte e sicuro di se mentre io sono quella fragile e che ci rimane sempre male?

Lo invidio, non sa quanto vorrei avere la sua autostima e la sua compostezza, invece mi sento sempre un cane bastonato.

"Buongiorno Brooke!" esclama il mio presunto amico Pit.

"Buongiorno" rispondo un po' infastidita.

"C'è qualcosa che non va?" mi chiede preoccupato.

"Non lo so, chiedi alla tua ragazza" rimetto gli occhi sul testo.

"Quando le ho detto che avevo visto Miller entrare in casa tua non immaginavo che lei pensasse chissà cosa" mi chiude il libro davanti.

"Gliel'hai detto tu?" domando scioccata.

"Sì ma non credevo che poi avrebbe fatto quella scenata, anche se poi aveva ragione" si mette sulla difensiva.

"Lei non aspettava altro, quando le ho chiesto un consiglio su Logan-"
"Le hai chiesto un consiglio su Miller?" mi interrompe.

"Sì e lei mi ha detto di lasciarlo perdere, ma non avevo motivo di darle retta" ammetto quasi sotto voce.

"Forse la dovevi ascoltare" sentenzia per poi andare dalla parte opposta dell'aula.

"Pit, ti prego" non posso sopportare un litigio con l'unico che c'è sempre stato per me.

"Hai fatto la tua scelta Brooke" continua a darmi le spalle.

"Ok" prendo un bel respiro. "Giudica quanto ti pare e piace ma io sono più felice che mai e sono fiera della mia scelta" torno al mio banco.

Driin

Inizia ad arrivare in classe anche il resto dei nostri compagni, tutti tranne lui.

"Buongiorno ragazzi!" esclama il signor Marquez con un sorriso a trentadue denti.

"Ho due buone notizie" si siede sulla cattedra. "La prima è che abbiamo libero il laboratorio, quindi per quest'ora faremo degli esperimenti, mentre la seconda è che la verifica la faremo solo la prossima ora" si alza.

"E questa sarebbe una buona notizia?" ridacchia uno in ultimo banco.

"No, ma volevo fare due ore di verifica e invece adesso sarà di un'ora soltanto" continua sorridente il professore.

"Fantastico!" esclamano tutti i miei compagni in coro.

"Buongiorno, mi scusi per il ritardo" entra con il fiatone il mio ragazzo.

"Andiamo in laboratorio ragazzi, lasciate le vostre cose qui" inizia ad avviarsi verso la porta.

Ripongo ordinatamente il mio libro all'interno dello zaino ma come alzo lo sguardo noto che siamo rimasti nell'aula solo io e Miller.

"Buongiorno piccola" mi sorride dolcemente.

"Buongiorno" abbasso lo sguardo ed esco dalla classe.

"Problemi in paradiso 'piccola'" domanda Pit scimmiottando la voce del mio ragazzo.

"Abbiamo solo avuto una piccola divergenza" mi volto indietro e vedo il moro seguirci con sguardo arrabbiato.

"Menomale che non eri mai stata così felice" mi fa notare.

"Sta attento a quello che dici" lo minaccio per scherzo perché non mi permetterei mai dato che è un mio amico.

Arriviamo nel laboratorio e, dopo aver messo i nostri camici, mi dirigo in un bancone vuoto verso il fondo della classe.

"Stai in coppia con me?" Pit cerca di superare il nostro diverbio con questa domanda.

"Se permetti, è la mia ragazza e dovrei lavorare io con lei" si intromette Logan.

"Non avete mica avuto 'una piccola divergenza'?" mima nell'aria il segno delle virgolette.

"Non dire stronzate Clark" gli da una leggera spinta facendolo indietreggiare un poco.

"Non te la meriti una come Brooke" si rifà avanti il biondo.

"Perché? La vuoi tutta per te?" Logan sta decisamente dando di matto.

"Per favore ragazzi, non mi sembra il momento" cerco di calmarli.

"Ah giusto, lei non lo sa" il mio ragazzo si gira verso di me.

"Cosa dovrei sapere?" domando direttamente al mio migliore amico.

"Una vecchia storia, nulla di importante" risponde il biondo senza guardarmi.

"Nulla di importante Clark?" gli chiede in tono ironico Miller.

"Non la deve riguardare" Pit si sposta di fronte a me come per farmi scudo col suo corpo.

"Io credo che lei debba sapere" lo minaccia con lo sguardo.

"Voglio sapere" scosto il mio migliore amico per parlare direttamente con il moro.

"Glielo dico io?" continua con quell'aria arrogante. "Ok piccola, devi sapere che il tuo adorato migliore amico aveva una cotta per te appena sei arrivata in città" mi volto verso il biondo il quale guarda per terra in imbarazzo. "Ma ai tempi lui non era ancora entrato nella fase della puberta perché se no saresti stata sua" continua con voce scema Logan, come per scimmiottarlo.

"È vero?" mi volto verso il mio amico.

"E non è tutto" il mio ragazzo non smette di girare il coltello nella piaga. "Da allora ti ha sempre 'protetta da noi puttanieri'" a quanto pare sta citando una frase di Pit.

"Secondo me ti sei preso troppe botte in testa giocando a football" il biondo torna dove si trovava prima, escludendomi così dalla conversazione.

"Ha parlato il pugile fallito" sputa acido Miller facendo un passo verso di lui.

Si sfidano con lo sguardo, ammiro il loro autocontrollo, sanno bene entrambi le conseguenze del dare inizio a una rissa e aspettano pazientemente una mossa da parte dell'altro per potersi giustificare dicendo di essersi solo difesi.

"Ragazzi, muovetevi a mettervi a coppie di fronte ai vari banconi!" annuncia entrando in classe il signor Marquez.

"Sei patetico" lo provoca Logan per poi passare oltre al biondo dandogli una spallata.

Pit immediatamente lo blocca per il braccio facendolo voltare nella sua direzione e tirandogli successivamente un pugno sulla guancia.

"Come hai osato?" risponde il moro restituendogli il 'favore' e scatenando così una vera e propria rissa.

"Basta"
"Ragazzi smettetela"
"Per favore, finitela" continuo a ripetere urlando come se fosse una filastrocca ma nessuno dei due mi da retta, non mi sorprende dato che non stanno calcolando nemmeno le minacce del prof.

A un certo punto mi viene un'idea.

Dal momento in cui ci siamo sfioratiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora