A volte anche un solo movimento di una qualsiasi persona può darti fastidio,vorresti startene in una stanza da sola,in un completo silenzio anche solo per qualche minuto,tempo che quella lampadina rossa nel cervello, che ti innervosisce, si spenga e tutto torni come al solito. Ed è questo che vorrebbe Olivia in questo momento, vorrebbe uscire dall'aula, allontanarsi e isolarsi qualche minuto. Si prende la testa tra le mani e cerca di tapparsi le orecchie, ma le parole del professore arrivano ovattate peggiorando la situazione. Deve uscire. Riporta lo sguardo verso la lavagna multimediale,dove il professore sta spiegando Sigmund Freud e l'interpretazione dei sogni. Il suo udito sembra percepire qualsiasi movimento:John che batte la matita sul quaderno degli appunti,i chiacchiericci,le carte che vengono appallottolate o strappate,le sedie cigolanti e la chewing-gum alla fragola che sta masticando uno della prima fila. Le scoppia la testa. Qualche minuto dopo chiede il permesso di uscire e emette un sospiro sollevato quando esce in corridoio. Vuoto e silenzioso. Si dirige in bagno e chiude gli occhi respirando a fondo. Quiete finalmente,pensa. Ma si sa,la quiete non dura per molto. Bussano alla porta del bagno delle ragazze,e la lucetta rossa nel suo cervello si riaccende.
"Olivia?!"sgrana gli occhi al suono di quella voce,la riconoscerebbe tra mille. Si volta verso lo specchio per guardarsi e si maledice per non aver indossato qualcosa di più carino,per aver legato i capelli e per aver messo solo del mascara e del lucida labbra.
"L'unica volta che mi nota e io sembro uno zombie"sussurra a denti stretti prima di uscire dal bagno
"Green mi ha mandato fuori per vedere se stavi bene. Tutto okay?"Olivia sente le gambe diventare improvvisamente molli appena gli occhi dorati del ragazzo si puntano nei suoi.
"Io-io si"balbetta incantata da tanta bellezza,così vicino a lei.
"Bene"senza aggiungere altro va verso la classe. Olivia lo osserva allontanarsi,il suono dei suoi passi rimbomba per tutto il corridoio. La sua figura longilinea scompare dietro l'angolo e si appoggia al muro respirando profondamente. Quel ragazzo la destabilizza completamente. Torna in classe anche lei subito dopo e si siede al suo banco. Appena anche l'ultima lezione è finita,prende le sue cose e le mette in borsa. Sta per uscire dall'aula quando qualcuno la sorpassa e l'odore di tabacco le inonda le narici. Davanti si ritrova Zayn,che se ne va senza rivolgerle uno sguardo o un saluto. Abbassa la testa e si sistema la borsa, a tracolla, sulla spalla per dirigersi successivamente all'uscita. Si ferma al solito muretto, per osservare Zayn da lontano e aspettare Holland, ma la rossa,dopo dieci minuti non si vede. Olivia prende il telefono, e solo ora nota il messaggio della sua amica, che si scusa per non poterla andare a prendere. Olivia sospira e borbotta qualcosa di incomprensibile anche a lei,mette infila le cuffie e si incammina verso la metropolitana per Portobello Road. Prende il libro Il Vecchio che amava Hemingway e si siede in attesa mentre Let It Be risuona nelle orecchie. Si alza appena arriva il mezzo che la porterà a casa e entra. Trova posto a sedere,affianco a un ragazzo di cui vede solo il ciuffo di capelli biondi e la pelle diafana. Gli occhi sono coperti da degli occhiali da sole,RayBan per precisione, e la testa dal cappuccio della felpa grigia che indossa. I lineamenti sono dolci e neanche troppo marcati. Continua la sua lettura,sapendo il tempo che ci metterà per arrivare alla sua fermata. Il treno,si ferma improvvisamente,rischiando di far cadere le poche persone in piedi. Alcuni imprecano,altri si portano una mano al petto,spaventati da quel movimento brusco. La custodia di una chitarra le sfiora i piedi prima di cadere.
Anche il ragazzo affianco a lei impreca e la raccoglie,scusandosi con lei.
"Mi dispiace,non ho fatto in tempo a prenderla"l'accento irlandese marcato fa sorridere Olivia,ha sempre adorato quell'accento,tanto quanto quello italiano e australiano."Non ti preoccupare"sorride e lui ricambia il sorriso. Il conducente si scusa per il disguido e avvisa che ci sarà una sosta per problemi tecnici,che cercheranno di sistemare al più presto. Olivia butta la testa all'indietro.
"Non è la mia giornata"sussurra più a se stessa che ad altri. Il telefono,una canzone dopo,si spegne a causa della batteria morta e sbuffa."Liv"si sente chiamare e alza lo sguardo verso la voce maschile che l'ha chiamata. Liam si è appena avvicinato a lei,voleva parlare con qualcuno
"Ehi,Liam"alza leggermente l'angolo destro della bocca in una specie di sorriso. Ma non è in vena di sorridere al momento.
"Holland mi ha parlato di quello che vorresti fare"Olivia corruga la fronte non capendo cosa voglia dire il ragazzo davanti a lei.
"Non mi dispiacerebbe aiutarti a tenerti in forma,è un buon allenamento anche per me e mi aiuterà per gli esami"le labbra rosee della ragazza si schiudono sorprese
"Sicuro?"chiede facendolo sorridere
"Mai stato così sicuro.."Olivia inclina leggermente la testa,le sembra che la frase sia incompleta
"Ho qualche problema però"mormora quasi imbarazzato
"Soldi?"tenta Olivia e lui scuote la testa
"Inizio a pensare che Holland non ti abbia mai parlato di me in un anno di relazione"ride. Non ha nessun problema di denaro.
"Ed è più o meno così. Qual'è il problema?"
"Tu fai letteratura e beh... Uhm mi servirebbe una mano,rischio di essere rimandato a causa di quella materia e l'idea di laurearmi dopo non mi entusiasma così tanto"si gratta il retro del collo
"Certo,nessun problema. Grazie Liam"si sorridono e il silenzio cala tra i due,mentre le persone continuano a parlare attorno a loro.
"Quanto ci metteranno?"chiede e Liam scrolla le spalle
"Non ne ho idea"sospira e si appoggia al palo.
"Che ne dici se cominciamo già da domani? A che ora inizi a lavorare?"le chiede
"Alle tre,finisco alle sei,sei e mezza"
"Okay,allora uhm.. Finisci le lezioni a mezzo giorno giusto?"annuisce
"Possiamo fare da mezzogiorno alle due,così poi hai il tempo per prepararti,e la sera,se non ti da fastidio,potrei venire per letteratura"Olyvia annuisce nuovamente
"Direi che è perfetto"sorride ampiamente,finalmente potrà iniziare a farsi notare da Zayn. Liam la guarda e non capisce come possa esserle venuto in mente l'idea di dimagrire,le basterebbe solo qualche addominale per una settimana e sarebbe a posto. Appena Holland gliel'ha detto,il giorno prima,pensava scherzasse,ma era seria,ha provato a chiederle per quale motivo la sua migliore amica volesse dimagrire,ma lei ha finto di non saperlo. Holland sa che Liam odia quando una persona cambia per piacere ad un'altra. Lo trova un comportamento idiota. La metro riparte e la loro conversazione termina lì.
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Personal Trainer || Liam Payne
FanfictionAvrebbe fatto qualunque cosa per attirare la sua attenzione, per essere al centro dei suoi pensieri, anche chiedere al ragazzo della sua migliore amica di aiutarla in questo. Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta.. _ «Non lasciare che un ra...