Canoe

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Olivia entra silenziosamente nella camera, osserva la figura maschile nascosta sotto le coperte che le da la schiena e si avvicina silenziosamente.

Fa il giro del letto e gattona fino al fianco di Liam premendo giocosamente il dito contro la sua guancia.
"Liam"lo chiama. Un grugnito lascia le labbra del ragazzo, che affonda maggiormente le braccia nude sotto il cuscino. "Liam, svegliati"gli pizzica dispettosamente la barbetta facendolo borbottare.

"Non è al momento disponibile"biascica facendola ridere. Liam sorride, addormentato, a quel suono.

"Ora chi è quello difficile da svegliare?"scherza.

"C'è un modo preciso per svegliarmi"mormora con ancora gli occhi chiusi, stringendosi maggiormente al cuscino.

Olivia arrossisce, lo sa, Holland gliene aveva parlato una volta, l'unica volta che l'ha vista ubriaca oltretutto. I baci sul collo. Liam adora svegliarsi con i baci sul collo, esattamente come lei.

"E quale sarebbe?"chiede con voce tremante, facendo finta di non sapere la risposta.

"Non te lo dico, scoprilo"propone lui, non connettendo la bocca alla testa. Sta dicendo ciò che sta pensando, cosa che non fa mai solitamente.

Olivia sospira e chiude gli occhi, vorrebbe farlo, vorrebbe veramente baciargli la pelle calda, soffermandosi maggiormente sulla voglia color caffellatte che lei personalmente adora, ma l'immagine di Holland le si presenta nella sua testa facendole scuotere la testa. Non può, si ripete mentalmente, richiamando continuamente Liam, che ha sperato fino all'ultimo che lei ci provasse.

"Non immaginavo riuscissi a dormire fino alle nove, lo sai? Direi che è un record"ride sdraiandosi accanto a lui, su un fianco mentre una mano sorregge la testa.

"È a causa tua, non mi hai fatto dormire questa notte"la accusa ricordando la ragazza che continuava a richiamarlo terrorizzata, alla fine lui l'ha dovuta stringere a se per farla rilassare e quindi addormentare, non che gli sia dispiaciuto, ovvio.

"Beh, la colpa è tua, se tu non mi avessi fatto guardare quel maledetto film horror dove l'assassino era una fottuta bambola impossessata, sicuramente non avrei fatto problemi!"esclama Olivia.

"Come potevo immaginare che avessi il terrore delle bambole?"si giustifica lui, mettendosi nella sua stessa posizione, mettendo così in mostra le sue braccia muscolose e con diversi tatuaggi.

"Sei esasperante"sbotta lei lasciandosi cadere completamente contro il materasso, immergendo il viso nel cuscino.

La risata di Liam riempie la camera e Olivia non può che sorridere di rimando contro il tessuto morbido e profumato.
"Prometto che non guarderemo più film horror"sorride dolcemente lui, sfiorandole la schiena con le dita.

"Non ho problemi con i film horror. Ho problemi con le bambole."specifica lei prima di guardarlo.

"Vuoi dire che resteremo comunque amici una volta tornati a Londra?"gli chiede ingenuamente, facendogli da domanda che gli ronza nella testa da un paio di giorni e di cui ha paura della risposta.

"Certo"risponde ovvio Liam, nonostante voglia dire che vorrebbe conoscerla come qualcosa di più di un'amica, ma sa che è troppo presto, sia per lui, che per Olivia e anche per Holland, soprattutto per Holland. "Perché questa domanda?"le chiede confuso, curioso più che altro. Olivia sospira e si sistema supina, ammirando improvvisamente interessata il soffitto sopra di se.

"Ci siamo baciati"ricorda facendolo sorridere, come potrebbe dimenticarselo. "E tu sei il ragazzo della mia migliore amica..."mormora.

Liam si morde il labbro inferiore. "Ci siamo lasciati"ammette e la testa di Olivia scatta verso di lui.

Personal Trainer || Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora