Shame

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Liam sbuffa esausto lasciandosi cadere sul materasso. È da due ore che cerca di studiare ma non riesce a concentrarsi e continua a rileggere le stesse dieci righe, cercando di memorizzarle, inutilmente. Bussano alla porta e "Avanti"quasi grugnisce.

Il braccio sopra gli occhi gli impedisce di vedere chi è entrato.

"Potevi dirmi che ti serviva aiuto"il tono di voce di Olivia gli sembra quasi di rimprovero.

"Pensavo di potercela fare"ammette mettendosi a sedere con facilità. Olivia è davanti a lui, con le braccia incrociate al petto e lo osserva.

"Come hai fatto a saperlo?"le chiede con un sospiro, per poi farle un cenno invitandola a sedersi.

"Ho ricevuto una soffiata da un uccellino"ridacchia legandosi i capelli biondi in una coda alta.

"Fammi indovinare, quell'uccellino aveva capelli biondi e occhi azzurri"alza lo occhi al cielo appena sente da fuori da porta.

"Mi dichiaro colpevole"e Olivia non può che ridere alle parole di Niall. La porta si apre nuovamente e questa volta mostra il suo coinquilino.

"Io devo andare da Malia, non so quando torno"lo avvisa dopo aver salutato Olivia.

"Okay"risponde semplicemente Liam.

"Buona fortuna, non è di buonumore"parla alla ragazza.

"Gli passerà, ciao Niall"sorride lei appena prima che la porta si chiuda nuovamente.

"Cosa succede?"gli chiede diretta. Si era accorta anche lei del suo pessimo umore, solo che non sa a cosa sia dovuto.

"Non lo so, sono... Stanco, penso"

"E anche confuso"ridacchia lei chiudendo i libri che aveva davanti, ricevendo un'occhiata confusa da Liam.

"Ti va una corsa?"Liv ha imparato che Liam ha bisogno di fare movimento per sfogarsi, e lo sa per certo, perché anche lei è così.

"Dovrei studiare"ricorda lui.

"Non riusciresti a studiare neanche se ti ripetessi le cose trenta volte"gli fa notare.

"D'accordo"Olivia esce dalla camera, lasciandolo solo per farlo cambiare, nel frattempo si aggira per il soggiorno, osservando le varie foto o premi appesi al muro, la pila di videogame accanto alla console e un paio di chitarre all'angolo della stanza.

"Quella elettrica è di Niall, quell'altra è mia, ma la usa lui"Liam le arriva alle spalle, facendola sobbalzare leggermente.

"Non sapevo la sapessi suonare"

"Infatti è così, so fare il giro di Do, e un paio di canzoni molto semplici, ma è Niall quello bravo"

"Harry ne andrebbe matto, comunque.. Andiamo?"

"Lascia qua la borsa, non penso vorrai portartela dietro"la prende dalla sua spalla e la appende, prima che escano da casa, e inizino a correre, senza una meta precisa.

Nessuno dei due parla, Liam sta cercando di non pensare e Olivia si concentra sulla respirazione. Venti minuti dopo Liam si butta sull'erba di un parco, e alza lo sguardo per ammirare il cielo che inizia a scurirsi.

"Dai, cosa succede?"gli chiede Olivia sedendosi accanto a lui a gambe incrociate.

"Non riesco a non pensare"si passa una mano sul viso, come per rimuovere qualsiasi cosa gli intasi la mente.

"È impossibile non pensare"quasi ride Olivia, giocando con l'erba ai suoi piedi.

"Cosa tormenta quella testa, che non vuole imparare letteratura una volta per tutte?"lo prende in giro facendolo sorridere leggermente.

"Tante cose"ammette.

"Esempio?"chiede ma non riceve risposta.

"È ancora per la questione della settimana scorsa?"appena Liam si gira su un fianco per guardarla, capisce di aver centrato il punto.

"Non devi avere paura dei tuoi sentimenti, Liam, è normale che non provo più quello che provavi qualche mese fa, per Holland. Potrebbe essere che senti qualcosa di più forte, non devi dare conclusioni affrettate"

"Ci ho riflettuto... Molto-"fa una pausa che incuriosisce Olivia.

"E non la vedo più come fidanzata. La vedo più come amica, e penso che per lei sia lo stesso visto che me l'ha fatto notare proprio lei"

"Cosa? Quando?"chiede la ragazza più confusa che mai.

"Un paio di giorni fa, quando siamo usciti insieme... Mi sentivo quasi a disagio a stare solo con Holland. Come se non fosse la stessa persona con cui sono stato insieme per quasi due anni"

"Cosa te lo fa pensare che sia cambiata?"

"È più fredda, non si comporta più come prima... E mi chiedo se io abbia fatto qualcosa di errato o-"Olivia lo interrompe in disaccordo.

"Liam, penso che tu sia la persona più buona di questo pianeta, se facessi qualcosa di sbagliato sarebbe una cosa involontaria e Holland lo capirebbe. Quindi non sei tu, hai capito?"lo fissa, le loro iridi si scontrano bruscamente, e Liam non può far altro che annuire, a corto di parole.

Olivia sta per parlare nuovamente, ma questa volta è qualcun altro ad interromperli.

"Ragazzi, cosa fate qui?"Zayn si avvicina sorridendo, e si siede affianco a Olivia che si passa nervosamente le mani sulla maglia.

"Zay"lo saluta Liam, dopo aver lanciato uno sguardo alla ragazza.
Ci mancava solo lui, pensa infastidito. E ecco che torna quella sensazione che non sopporta, quella a cui non riesce a dare nome.

"Ciao Liv"le sorride facendo mancare al suo cuore qualche battito.

"Ehi"ricambia il saluto.

"Sono passato a casa da te, ma Holland mi ha detto che non sei rientrata dopo il lavoro" si rivolge a Olivia per poi spostare l'attenzione sul suo migliore amico "E sono andato anche a casa tua, ma nessuno ha aperto"

"Niall mi ha detto che aveva bisogno di-"viene interrotta da Liam

"-Di parlare del progetto che deve fare con una nel suo stesso corso"termina lui, facendo crescere in Olivia una sensazione simile alla delusione, ma molto simile alla vergogna.

Liam le chiede scusa mentalmente appena la vede alzarsi e pulire agitata i fuso neri, che le fasciano le gambe più snelle e sode.

"Liv?"la chiama Zayn, non capendo quel cambio repentino di comportamento.

"Devo- devo andare"si allontana velocemente dai due, prima di ricordarsi che ha lasciato la borsa a casa di Liam, ma non le importa, ha bisogno di allontanarsi.

"Cosa le è preso?"chiede Zayn riportando l'attenzione su Liam, appena non vede più la figura di Olivia.

"Non lo so"mente Liam, sentendosi in colpa. Non ha mentito perché si vergogna di lei, ma perché è imbarazzato dal suo rendimento nella materia in cui il suo migliore amico è più che bravo, e più che disposto ad aiutarlo.

"Ragazze, chi le capisce è bravo"ridacchia Zayn, sdraiandosi sull'erba soffice.

"Già"sussurra Liam, affiancando l'amico. Anche chi mi capisce è bravo, e lei, lo è, pensa chiudendo gli occhi.

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Cosa ne pensate? Cosa succederà nel prossimo?

Heterocromia|| Michael Clifford

Photograph|| Harry Styles

Personal Trainer || Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora