First Lesson

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Sono le sei e mezza,Olivia sta chiudendo il negozio, tocca a lei come sempre. Si stringe nella giacca di pelle blu, sentendo l'aria fredda di ottobre contro il retro del collo, rabbrividisce mentre abbassa la serranda di destra e lascia quella della vetrina alzata. Come le hanno detto già dal primo giorno. Si muove dolorante a causa dell'allenamento fatto con Liam il pomeriggio e infila le cuffie nelle orecchie mentre si avvia verso casa, già pensando all'inverno che si sta avvicinando e che dovrà fare la strada illuminata solo dai lampioni. Si sistema gli occhiali, da vista, sul ponte del naso e attraversa la strada. Svolta l'angolo e riesce già ad intravedere l'auto rossa di Holland, parcheggiata davanti a casa loro. Prende le chiavi dalla tasca dei jeans scuri,e sale quei tre gradini che la separano dalla porta verde scuro. Infila le chiavi nella toppa e appoggia la borsa all'entrata,insieme alla giacca. La suola di gomma delle scarpe a contatto con il pavimento in parquet quasi stride mentre entra in soggiorno,dove vede i due baciarsi tranquillamente. Forse qualcosa di più di un bacio,pensa facendo una smorfia. Si gira e entra in cucina,dove apre il frigo per guardare cosa potrebbe cucinare. Ha la testa immersa nel frigo,quando sente il suo nome essere pronunciato da una voce maschile. Sbatte la testa contro l'acciaio del refrigeratore. Impreca mentre si allontana e guarda Liam, che non sa più come trattenere una risata.

"Ridi pure"sbotta Olivia e lui non se lo fa ripetere due volte. Presto la cucina è riempita dalla risata allegra del ragazzo della sua migliore amica, che li raggiunge curiosa.

"Ehi Liv, non ti avevamo sentita entrare. Come mai ride?"indica velocemente Liam che si da contegno.

"Mi ha spaventata, ho sbattuto la testa contro il frigo. Tutto qui"scrolla le spalle con semplicità, come se fosse una cosa che le capita tutti i giorni. In realtà le capita solo quando c'è Liam nei paraggi. Si avvicina silenziosamente. Certo, le capita anche con Zayn, ma non così spesso. Holland, abituata a tutto questo, alza gli occhi al cielo divertita e ricopia le stesse azioni della bionda.

"Cosa mangiamo?"chiede

"Dipende da cosa c'è"dice Liam

"Carne,cioccolata... Ehi,perché la cioccolata è in frigo?"chiede a Olivia

"Ehi, è Harry che ha il vizio di farlo!"si difende l'altra, pensando al suo migliore amico.

"Comunque-"Holland torna a guardare il contenuto del frigorifero.

"Insalata,formaggio,prosciutto,würstel... Posso fermarmi o devo continuare la lista?"chiede ai due

"Okay, carne e insalata"prende parola Liam

"Perfetto, voi andate, ci penso io qua"i due raggiungono la camera di Olyvia e Liam si guarda subito attorno, con la bocca socchiusa. I muri sono completamente coperti da foto,disegni e frasi e citazioni. Il bianco del muro sarebbe invisibile se non ci fossero gli stacchi delle parole e i vuoti nelle lettere. La cosa che attira di più, oltre ai disegni in carboncino o acquerello, è la piccola libreria in legno di mogano, piena di libri, e alcuni hanno tutta l'aria di avere svariati anni. La finestra da sulla strada e la cassapanca sotto di essa, è ricoperta da vestiti. Ridacchia silenziosamente a quel piccolo disordine, e si siede sul letto a due piazze, coperto dal leggero piumino azzurro pastello.

"Scusa il disordine"si scusa Olivia, distogliendo Liam dai suoi pensieri.

"Hai visto Holland, lei è anche peggio"ride tornando a guardarsi attorno. Le frasi sembrano stampate con un carattere preciso ma le piccole, e quasi invisibili, sbavature gli fanno capire che non sono stampe.

"Sono state fatte tutte a mano?"chiede veramente curioso mentre Olivia cerca gli appunti sulla scrivania ricoperta da fogli.

"Tutte a mano"conferma lei, quasi orgogliosa del suo lavoro.

Personal Trainer || Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora