"Niall"

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L'ora libera le sta permettendo di guardare Zayn, un po' di più, nascosta dietro le scale che portano nel cortile sul retro, dove il ragazzo si nasconde per stare da solo. Come al solito ha lo sguardo perso nel nulla,sempre così concentrato sui suoi pensieri da non accorgersi di quello che lo circonda. Si estranea in un modo quasi spaventoso, e Olivia lo invidia, vorrebbe anche lei riuscire a farlo.
Incrocia le braccia al petto e una morsa allo stomaco le toglie il fiato appena vede una ragazza, che trova più bella di lei, avvicinarsi a lui sorridendo.
E quello che le fa più male è che lui ricambia il sorriso, nel suo modo dannatamente dolce.

"Ciao Nina" queste sono le uniche parole che sente, prima di rientrare nell'edificio. Non riuscirebbe a sentire altro.

Cammina per i corridoi della facoltà è una delle porte si apre,mostrando una ragazza dai capelli rossi, naturali. E quella ragazza la conosce bene, è la sorella di Holland:Lydia Argent, che come la sorella, è la perfezione con la sua figura longilinea, dei bellissimi occhi a cerbiatto di un marrone così chiaro che a volte sembrano dorati, sorriso smagliante e simpatia infinita, come la sua voglia di imparare.

"Ehi Liv!"la saluta calorosamente appena si accorge di lei.

"Ciao"ricambia il saluto, non riuscendo a non sorridere. Puoi essere giù di morale quanto vuoi, ma un suo sorriso e una sua parola riescono a risollevarti il morale.

"Come stai?"le chiede mentre si avvicinano alla biblioteca scolastica, luogo dove la ragazza dai capelli rossi si sta dirigendo.

"Bene. Tu? Ho saputo della A+ in filosofia,complimenti"prende parola Liv

"Grazie, immagino che Holland si vanti" ride

"No, me l'ha detto Harry, a dir la verità. Ha detto anche che si sente minacciato dalla tua intelligenza"ride ricordando le parole del suo migliore amico un paio di giorni prima, quando è andato a farle compagnia -a disturbarla- in negozio.

"Come può essere minacciato da me? È lui quello che prende il massimo dei voti a tutti i test"ride Lydia mentre varcano il portone di legno della biblioteca, dove una figura maschile cattura la loro attenzione. Harry.

"Come mai siete entrambi fuori dall'aula?"chiede Olivia dopo aver salutato Harry con un bacio sulla guancia, che lui ha ricambiato.

"Argent"saluta con un cenno anche l'altra

"Styles"si siede di fronte a lui e lo osserva,esattamente come Olivia fa con Zayn. I lineamenti marcati, il sorriso contornato da due dolci fossette, gli occhi verdi e i capelli morbidi all'apparenza.
Vorrebbe toccarli. Pensa a come sarebbe passare la mano tra quel ricci che le piacciono tanto e a come sarebbe avere le sue labbra rosee sulle sue. Come si si sistema gli occhiali sul ponte del naso, non distogliendo, però, lo sguardo dal libro di psicologia che sta leggendo per il test del giorno dopo. Olivia sorride vedendo la sorellina della sua migliore amica, incantata a fissare Harry, e un'idea le balena in testa.

"Vi lascio studiare, vado a cercare un libro. Ah e, quando torno non voglio vedere spargimenti di sangue sulla moquette, sapete quanto ci tenga la signora Michelson" fa un veloce cenno con la testa verso la donna dietro il bancone, moglie del preside d'istituto.

"Tranquilla"parlano all'unisono facendola ridere. Scuote la testa divertita e fa finta di aggirarsi tra gli scaffali, invece guarda i due attraverso i libri e alle fessure. Vede Lydia alzasi dal suo posto di fronte a Harry, e affiancarlo per riuscire a studiare meglio. I due discutono dell'argomento, per niente sorpresi di come sanno comunicare tra loro. Non è la prima volta che passano del tempo insieme.
Ci sono stati anche momenti più intimi, tra loro. Cose che solo loro sanno.

Uno dei malloppi di Jane Austen è esattamente sopra la sua testa, e subito pensa a Liam, a come potrebbe aiutarlo. Allunga il braccio e si chiede per quale motivo, oggi non si è messa i suoi soliti tronchetti.

"Aspetta, ti aiuto" una voce più che divertita, ma con un'adorabile accento irlandese, le arriva alle orecchie e subito dopo un braccio sorpassa il suo, prendendo il libro che desiderava.

"Grazie" si volta perso il ragazzo, che le sembra familiare. Lui, invece, la ricorda perfettamente, alla fine era lui quello coperto, non lei.

"Ecco"le passa il libro che cercava di prendere mentre sente il suo sguardo indagatore sulla sua figura.

"So che può sembrare una domanda abbastanza inquietante ma... Ci siamo già visti?"lui ride alle sue parole

"La mia chitarra ti è quasi finita sui piedi"Olivia ci mette qualche secondo a ricordare l'avvenimento, e subito dopo anche lei ride.

"Sono Olivia"gli porge la mano, che subito viene coperta dalla sua più grande

"Niall"

Personal Trainer || Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora