Monopoly

4.1K 334 39
                                    

Olivia sprofonda nella vergogna, e nel divano, una volta accortasi della frase appena pronunciata. È imbarazzata come poche volte nella sua vita, si è accorta improvvisamente di avere una cotta per il ragazzo della sua migliore amica e l'ha detto, senza riuscire a fermare le parole.

Pensava di averle solo pensare, invece le ha pronunciate.

Liam cerca di nascondere un sorriso, invano mentre si mette a sedere.
"Si, può essere uno dei motivi" annuisce sorridendo circondandole le spalle con un braccio e facendole appoggiare la testa al suo petto.

Olivia non riesce a capire il comportamento di Liam, si aspettava che le scoppiasse a ridere in faccia e che le dicesse che l'unica per lui è Holland nonostante i problemi che stanno affrontando, invece la sta abbracciando. Olivia ora si chiede se è per una specie di compassione o è per prenderla in giro.

Scuote la testa al pensiero, Liam non si comporterebbe mai così, in nessun caso.

Respira a pieni polmoni il suo profumo, come ad imprimerselo nella mente, ha l'impressione che quando torneranno a casa, lui non la guarderà nemmeno, non dopo oggi.

"Ti va di giocare a Monopoli?"le chiede facendola annuire. Adora quel gioco, da sempre.

"Perfetto, tu libera il tavolino, io vado a prenderlo"si alza e va verso la camera, mentre Olivia ancora pensierosa toglie dal tavolino, davanti al divano, le varie carte che non servono.

Liam ritorna con la scatola, e si siede a gambe incrociate dalla parte opposta rispetto a Olivia.
"Pronta a perdere?"le chiede sfidandola, facendola però ridere.

"Cosa te lo dice che non sarà il contrario?"

"Sono bravo a questo gioco, se sono riuscito a battere Niall, non riuscirai a battermi tu"

"È tutta questione di fortuna"sorride lei, prima di prendere la pedina e posizionarla sul Via.

-
"In prigione?!"urla quasi sconvolto Liam, leggendo la frase sul cartoncino, spostando la macchinina di metallo verso la casella.

Oliva scoppia a ridere e prende i due dadi, sperando in un otto: numero che la porterà alla vittoria. Liam continua a borbottare, dicendo che la partita è truccata.
"Sei!"esclama felice Olivia, solo due per vincere. Riprende i dadi, perché Liam deve saltare un giro, e li rilancia.

"Non potrai mai fare due, ci vuol-"si blocca quando vede un puntino nero su ogni faccia dei due cubi bianchi. "Non è possibile"butta le braccia all'aria, incredulo, mentre Olivia gli gira attorno esultando e ridendo. "Ti conviene scappare, perché so che tu hai imbrogliato!"Liam si alza e ghigna guardandola.

Olivia non se lo fa ripetere due volte e inizia a correre per la casa, non smettendo di ridere, sente la mancanza d'aria nel polmoni ma continua a scappare da Liam, che fa di tutto per non prenderla, si sta divertendo troppo per smettere di fare questo gioco.

Olivia si blocca all'improvviso, è in trappola: tra la porta principale e Liam, che si avvicina camminando, con il fiato corto ma un sorriso sul volto.

"E ora?"le chiede furbo.

"E ora esco"risponde prima di infilarsi velocemente le Vans, e anche male visto che i talloni sono scoperti, e apre la porta correndo attorno alla casa, non tenendo conto della pioggia che continua a bagnare il suolo.

Sorride fermandosi, quando non sente più i passi di Liam dietro di lei, alza lo sguardo verso il cielo grigio mentre l'acqua cade indisturbata sulla sua figura e scivola sul suo viso e sui suoi capelli, inumidendoli.

Prende un respiro profondo, adora l'odore della pioggia, e sobbalza quando sente due braccia muscolose circondarle il corpo alzandola leggermente.

"Presa"ride Liam al suo orecchio, facendo sì che un brivido scorra lungo la sua schiena, e sa che non è per il freddo.

"Bene, ora lasciami"ride anche lei, dimenandosi tra le sue braccia.

"No, sto bene così"ammicca Liam, stringendola più a se e appoggiando il mento sulla testa bionda e umida della ragazza. "Ci stiamo bagnando, dovremmo rientrare"consiglia ma Olivia scuote la testa.

"È così bello"sospira, stringendosi inconsciamente di più a Liam.

"Hai ragione ma, se non vuoi ammalarti proprio ora, è meglio tornare dentro"ripete e questa volta lei è costretta ad annuire.

Osserva il lago a qualche metro da loro prima di allontanarsi da Liam e avviarsi verso la porta.

Liam alza lo sguardo al cielo e sospira chiudendo per qualche secondo gli occhi marroni.
"Liv"la chiama, facendola voltare verso di se. "Vieni un attimo qua, guarda"lei, confusa e curiosa, si avvicina a lui, che indica un punto indefinito nella distesa grigia sopra di loro.

"Cosa dovrei guardare?"chiede non vedendo niente di insolito nei nuvoloni grigi.

"Devi venire qua, dove sono io"precisa Liam e lei non può far altro che eseguire gli ordini.

Guarda nuovamente il cielo, in cerca di quella cosa misteriosa, ma ancora una volta non trova niente.

Sbatte un paio di volte le palpebre a causa di una goccia finita nell'occhio e si volta verso Liam, ma non fa in tempo a chiedere nuovamente cosa ci sia nel cielo da aver catturato la sua attenzione, che sente le labbra del ragazzo, premere contro le sue.

Sgrana gli occhi sorpresa, ma quando sente le mani di Liam posarsi delicate e decise allo stesso tempo sui suoi fianchi non può che lasciarsi andare in un sospiro e ricambiare il bacio, avvicinandosi istintivamente di più a lui. Liam le morde giocosamente il labbro inferiore facendola ridere, quando lei preme i palmi delle mani sul suo petto, e appoggia la fronte contro la sua non riuscendo a non sorridere.

Non ha mai capito il motivo del perché le persone adorino baciarsi sotto la pioggia come in un perfetto cliché da film romantico, che adora guardare con Harry e non pensa che lo capirà mai, neanche dopo questo.

Personal Trainer || Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora