~ ʀᴏʙᴇʀᴛᴏ ᴍᴀɴᴄɪɴɪ ~ {1}

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Scritto Domenica 23 Gennaio 2022 🖋️

Protagonisti: Roberto Mancini {CT della Nazionale Italiana} e T/N {Sorella minore di Andrea Belotti - FC Torino}.
Bollino: 🔴

{Pov T/N}
Sono in macchina con mio fratello Andrea diretti a Coverciano.
Ebbene sì.
Ho scongiurato mio fratello di portarmi a conoscere la Nazionale.
La nostra Nazionale.
Appena arriviamo al Centro Tecnico di Coverciano rimango incantata a guardare l'esterno della struttura, quando ad un tratto sento Andrea richiamare la mia attenzione.


Andrea « Ehi sorellina. Andiamo? Sai da dentro è ancora più bello »

Lo vedo sorridermi intenerito e lo seguo all'interno della struttura guardandomi intorno con occhi innamorati, fin quando non lo sento richiamare di nuovo la mia attenzione.

Andrea « Aspettami qui per qualche minuto. Vado a cambiarmi e poi ti porto a conoscere i ragazzi »

Annuisco e mi siedo su una panchina all'ingresso ad aspettarlo.
Dopo qualche minuto perso ad osservare l'ambiente intorno a me, lo vedo tornare in divisa, invitandomi a seguirlo e appena arriviamo al campo mi presenta i suoi compagni di squadra.
Sono tutti molto simpatici e soprattutto belli, peccato che nessuno sia il mio tipo.
Restiamo un po' a parlare finché sento una voce alle mie spalle.


X « E tu saresti? »

Appena mi volto vedo davanti a me il mister.
Roberto Mancini.
Dio.
Lui si che è il mio tipo.
Ho da sempre una cotta per lui sin da quando ero piccola.
Certo, abbiamo molti anni di differenza.
Insomma.
Seppur maggiorenne in confronto a lui sono una ragazzina ma chi se ne frega.
Sto per rispondere quando mio fratello mi precede.


Andrea « Mister, lei è mia sorella minore {T/N}. Mi perdoni se non l'ho avvertita che sarebbe venuta, ma mi ha supplicato di portarla a vedere l'allenamento »

Vedo Roberto guardarmi dalla testa ai piedi e gli porgo la mano, ma lui sposta lo sguardo su mio fratello, per poi parlare.

Roberto « Lo sai che non voglio che vi distraiate durante gli allenamenti »

Cos'è che dicevo?
Un uomo maturo?
Sbagliato.
E' un gran maleducato e cafone.
Io sono qui davanti a lui ed è come se ai suoi occhi fossi trasparente.
Vedo Andrea abbassare la testa e decido di parlare.


T/N « Non si preoccupi. Non darò fastidio e non distrarrò nessuno. Mi siederò dove nessuno di voi potrà vedermi »

Non gli lascio nemmeno il tempo di replicare alle mie parole e salgo le gradinate che mi portano sulle tribune dei tifosi sotto il suo sguardo e quello dell'intera Nazionale, per poi sedermi più in alto possibile con le braccia incrociate al petto.
Sono infastidita?
Si.
Incazzata?
Pure.
E' davvero un cafone.
Cafone cafone cafone.
Ma chi si crede di essere?
Durante l'allenamento dei ragazzi lo vedo puntare lo sguardo verso di me più volte, ma stavolta ad ignorarlo sono io.
Con chi crede di avere a che fare questo?
Glielo faccio vedere io chi è {T/N} Belotti!
Dopo circa un quarto d'ora sento l'esigenza di andare in bagno, così senza attirare l'attenzione di nessuno mi dirigo verso i servizi igienici.
Dio mio.
Avevo davvero bisogno di fare pipì.
Appena ho finito di sistemarmi esco dal bagno imbattendomi nell'ultima persona che in questo momento vorrei vedere: Roberto Mancini.
Lo vedo appoggiato al bracciolo di una poltroncina davanti a me, con le braccia incrociate al petto e decido di parlare.

T/N « Mi sa che si è sbagliato Mister. I servizi degli uomini sono dall'altra parte del corridoio »

Appena sente la mia voce lo vedo alzare di scatto lo sguardo mentre cerco di superarlo, ma la sua mano attorno al mio polso me lo impedisce.
Mi volto a guardarlo cercando di restare seria e di non far trasparire alcuna emozione, finché sento uscire dalla sua bocca le ultime parole che mai avrei pensato di sentirgli dire.
O per lo meno a me.

ғᴏᴏᴛʙᴀʟʟ ᴏɴᴇ sʜᴏᴛ || sᴜ ʀɪᴄʜɪᴇsᴛᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora