97. Sarà una lunghissima giornata

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Giro per il corridoio dell'ospedale mangiando un budino al cioccolato che Recovery Girl mi ha dato di nascosto. Ne avevamo già ricevuto uno a testa durante la cena ma quando mi ha visto gironzolare a quest'ora di notte, me ne ha rifilato uno sottobanco e questo mi ha fatto innamorare definitivamente di quella donna.

Momo, Nejire, io e Yuki ci siamo fermate a dormire in stanza da Harumi. Hanno portato altri due letti, uno dei quali stavo condividendo con la mia migliore amica e abbiamo passato la serata e la nottata a parlare.
Quando le mie amiche si sono addormentate, a me è venuta fame ed eccomi qui a mangiare in mezzo al corridoio alle due del mattino.
Non che sia strano per me, capita spesso che mi venga fame durante la notte e vada a farmi qualche spuntino per placare l'appetito.

La porta della stanza di Harumi si apre e Momo esce venendomi incontro.
"Perché tu ne hai un altro?" Mi chiede fregandomi il cucchiaino.
"Perché sono più simpatica di te e tutti mi vogliono bene." Rispondo mentre mette in bocca un po' del mio budino.
"Sono la tua migliore amica quindi ora lo dividerai con me." Dice convinta continuando a mangiare.
Alzo gli occhi al cielo ridendo ma alla fine cedo e le lascio il bicchierino.
"Che ci fai sveglia babe?" Mi chiede mentre io appoggio la testa sulla sua spalla.
"Avevo fame." Dico facendo spallucce.

"O forse ti mancava il tuo Todoroki." Dice sarcasticamente così le rifilo uno schiaffetto sul braccio facendola ridere.
"Forse. E se anche fosse dove sarebbe il problema? Tu piuttosto che ci fai sveglia?" Dico rigirandole la domanda.
Momo arrossisce prima di lasciarmi l'ultimo cucchiaino di cioccolato.
"Mi stavo scrivendo con Kaido."
Mi giro ad osservarla e mi aspetto di vederla sorridere, invece ha un'espressione tesa e preoccupata sul volto.
"Non dovresti esserne felice? Mi sembra che le cose fra di voi vadano molto bene." Dico buttando via il contenitore vuoto nel cestino di fianco a me per poi dedicare tutta la mia attenzione alla mia amica.

"Ne sono felice ma ho anche paura."
"Di cosa?" Chiedo curiosa prendendola per mano mentre lei fa un sospiro prima di guardarmi.
È molto pensierosa e sembra indecisa su qualcosa così le accarezzo il dorso facendole un sorriso per poterla consolare.
"Quello che ti sto per raccontare non l'ho mai detto a nessuno Mei. So di potermi fidare di te e so che non mi giudicherai."
Annuisco alle sue parola preparandomi a ciò che avrà da dirmi.

"L'estate scorsa, dopo un viaggio di lavoro, mio padre ci presentò il suo nuovo socio in affari. Era un ragazzo americano che aveva ereditato l'azienda di sua madre che era morta da poco e si era trasferito in Giappone per ampliare la società. Aveva circa ventiquattro anni e ti assicuro Mei che non avevo mai visto un uomo tanto bello in vita mia." Dice con un sorriso triste sul volto.

Forever and Always - Shoto x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora