83. Si fa gli anticorpi

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Per il resto della settimana, non faccio altro che dargli le mie continue attenzione e mi concentro totalmente su di lui.

Ho fatto di tutto per fargli percepire il mio amore e quanto sia speciale per me, dedicandogli tutto il mio tempo.

Ora ci troviamo in stazione e Shoto mi sta stritolando tra le sue braccia da tre minuti buoni.
"Shoto, tesoro, dobbiamo andare." Dice mia madre con voce dolce accarezzando la schiena del mio ragazzo.

Ci stacchiamo con difficoltà mentre il bicolore mi fissa per qualche secondo.
"Sono solo tre giorni." Dico mentre il ragazzo annuisce con sguardo triste.
"Scrivimi appena arrivate. E chiamami ok?" Dice prendendomi il viso tra le mani.
"Certo, mi mancherai tanto." Mi metto in punta qui piedi e Shoto avvicina il viso al mio.
"Mi mancherai anche tu raggio di sole." Poggia delicatamente le sue labbra sulle mie lasciandomi un candido bacio.

Si allontana da me mentre Eri gli tira il pantalone con la sua piccola manina.
Il bicolore abbassa lo sguardo su di lei e le fa un enorme sorriso per poi prenderla in braccio.
"Io ti mancherò Shoto?" Chiede la mia sorellina fissandolo con i suoi occhioni.
"Assolutamente. Non farò altro che pensarti pulce." Dice il mio ragazzo per poi darle un bacio sulla guancia.

"È arrivato il nostro treno signorine!" Annuncia mio padre prendendo Eri dalle braccia di Shoto per poi mettermi l'altro braccio intorno alle mie spalle.
Il bicolore mi guarda con un sorriso triste e mi saluta con la mano.
"Ciao Icyhot." Dico per poi girarmi e dirigermi verso il treno con la mia famiglia.

Sono quasi arrivata quando decido di voltarmi un'ultima volta.
Shoto è ancora fermo sulla banchina e fissa il pavimento.
"EHI SHOTO!" Urlo facendogli alzare subito lo sguardo.
"TI AMO!" Continuo ad urlare e il bicolore arrossisce di botto prima di fare un sorriso.

Sorrido anche io salutandolo un'altra volta con la mano prima di salire sul vagone.
"Hai finito?" Chiede mia madre prendendomi in giro.
"Tu con papà sei anche peggio." Dico spintonandola ridendo.

Ci andiamo a sedere ai nostri posti ed Eri salta sul sedile posizionandosi vicino al finestrino.
"Ehi pulce, sei pronta per il viaggio?" Chiedo mettendomi al suo fianco.
La bimba annuisce e si mette a fissare fuori, sembra impaziente di partire essendo anche la sua prima volta in treno.

In altre circostanze saremmo andati con la macchina ma mio padre ha pensato che sarebbe stata un'idea carina farci fare un viaggio come quando ero piccola io.

Quando il treno parte, Eri si mette in piedi sul sedile, poggiando le manine contro il finestrino così mi avvicino a lei per tenerla, evitando che cada.
"Guarda ci stiamo muovendo! Guarda sorellona!" Dice Eri girandosi a guardarmi mentre indica fuori.
Non posso fare a meno che sorridere per la sua innocenza ed esaltazione per una cosa così piccola come il treno che parte.

Forever and Always - Shoto x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora