117. Tuo padre è proprio un rompiscatole

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"MEGAMIND! TI DEVI MUOVERE! SONO QUINDICI MINUTI CHE TI ASPETTIAMO DAVANTI ALLA PORTA!"
Le urla di Katsuki rimbombano per la sala comune mentre io esco dalla cucina correndo con un pezzo di brioche in bocca.
"Arrivo, arrivo. E smettila di urlare che sono solo le 7.30." dico mentre poso una mano sulla spalla di Shoto per infilarmi la scarpa.
"Sono le 7.45! A quest'ora dovevamo già essere per strada ma, come al solito, sei sempre in ritardo." continua il biondo mentre alzo gli occhi al cielo.

"Stai tranquillo. Diremo a Tadashi di correre un po' stamattina. Vedrai che saremo lì in tempo." affermo aprendo la porta ma Shoto mi afferra il braccio prima che possa mettere piede fuori e mi mette intorno al collo una sciarpa rossa.
Me la sistema con cura con un sorriso dolce sul viso mentre io lo guardo arrossendo.
"Fa freddo quindi devi coprirti bene altrimenti ti ammalerai."

Mi lascia un bacio sulla fronte mentre io tengo stretta la sciarpa inspirando il suo profumo.
"Avete finito o devo stare ancora qui per molto a guardare voi due che amoreggiate?!" dice Bakugo stizzitto così li prendo entrambi sottobraccio e sorrido.
"Forza ragazzi! Sono così contenta che faremo lo stage tutti e tre insieme! Ci divertiremo." dico stringendomi a loro mentre il bicolore mi da un bacio sulla testa e il biondo cerca di liberare il suo braccio.

Entriamo in macchina e io mi siedo in mezzo.
"Buongiorno Tadashi!" dico entusiasta mentre sporgo la testa in mezzo ai sedili per salutarlo.
"Buongiorno signorina Takeda, vedo che è vivace come al solito. Signorino Todoroki, signorino Bakugo, buongiorno anche a voi." risponde l'autista per poi ribadirmi di mettermi seduta.
"Tadashi, dobbiamo chiederti di andare più veloce del solito. Mei ha fatto tardi." dice Shoto.

"Non si preoccupi, ne avevo già tenuto conto. Sono abituato ai ritardi della sua signorina." dice Tadashi e io mi fingo offesa.
"Ma.. Ehi! Io non faccio sempre tardi!"
Nell'auto cala il silenzio mentre mi fissano tutti e tre alzando un sopracciglio.
"Ok, forse qualche volta." Ammetto sbuffando e incrociando le braccia al petto.
"Possiamo andare?" chiede Bakugo scocciato così l'autista parte e ci dirigiamo verso l'agenzia di Endeavor.

"Benvenuti agli uffici di Endeavor!" dice Enji con un sorriso sul volto mentre sia io che i miei genitori lo guardiamo straniti.
"E' quello che vi aspettavate di sentire? Scusate, ma non sono dell'umore." L'uomo torna con la sua solita espressione dura e seria e il suo tono brusco.
Ah ecco, questo è l'Endeavor che conosco.
"Ho detto di sì perché tu venissi.." dice indicando Bakugo.
"Solo perché Shoto me l'ha chiesto ma avrei preferito che venissero loro due da soli." finisce di dire mentre mio padre appoggia una mano sulla sua spalla per dire qualcosa ma il bicolore lo precede.

"Ma ormai hai detto di sì, quindi smettila di lamentarti." dice Icyhot guardando suo padre che lo fissa quasi offeso.
Mia madre si porta una mano in faccia scuotendo la testa, già rassegnata di come potrà andare questo stage e siamo solo ai primi cinque minuti.
"E' da quando abbiamo preso la licenza che ci penso, ma..." inizia a dire il biondo guardando male Enji.
"Tuo padre è proprio un rompiscatole."

Forever and Always - Shoto x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora