108. Non dovresti farti distrarre così facilmente Shoto

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Per una coppia come me e Shoto, che è abituata a stare insieme 24 ore su 24 e a toccarsi e cercarsi in ogni momento, la situazione attuale è una agognante e lenta tortura.
Non siamo mai stati separati per tanto tempo, soprattutto da quando stiamo insieme, né sappiamo stare eccessivamente senza contatto fisico.

Appoggio la testa sulla spalla di Kyoka dopo aver raccontato alle ragazze quello che è successo ieri in cucina.
"Non credo sia stato odioso Mei, anzi, fossi in te ne sarei contenta." dice Momo seduta al suo posto.
"Sì che lo è stato invece. Non la sopporto questa situazione." dico chiudendo gli occhi mentre Jiro mi accarezza i capelli.

"Ti ci sei messa da sola in questa situazione. Ti basterebbe girarti, fare letteralmente meno di due metri e chiarire con lui." Dice Mina seduta sul banco della mia migliore amica.
"Non posso farlo Mina! Sarebbe la mia fine, butterei al vento la mia dignità e il mio orgoglio. E poi, mi sono ripromessa che mi sarei vendicata quindi devo resistere a tutti i costi." dico sospirando.
"Non so chi di voi due sia più idiota. Tu qui con noi a lamentarti o lui che continua a fissarti da quando ti sei alzata." dice Ochako alzando gli occhi al cielo.

Mi tiro subito su dritta con un sorriso di soddisfazione sul viso.
"Oh-oh, conosco quello sguardo. No Mei, qualsiasi cosa tu stia pensando di fare, non farla." dice la mia migliore amica mentre io inizio a piegarmi in avanti appoggiandomi al banco.
"Non ci credo che tu lo stia facendo sul serio." Dice Kyoka ridendo.
"Sta ancora guardando?" chiedo a Mina e la ragazza annuisce.
"Sta sbavando più che guardando." ribatte Ochako ridendo.
Perfetto.

Shoto POV

Non può farmi questo.
Si è messa in quella posizione come se fosse naturale, come se non ci fosse un doppio fine nella cosa, ma io la conosco troppo bene.
Devono averle detto che la stavo guardando e lei si è piegata con nonchalance sul banco di Yaoyorozu facendo alzare la gonna e dandomi un'ottima visuale di quel bendidio.

Arrossisco fino alla punta dei capelli mentre un verso frustrato esce dalle mie labbra.
E' una cosa troppo crudele anche per lei.
Quando suona la campanella che segna l'inizio della lezione, torna in piedi finalmente e viene a sedersi al banco al fianco al mio e, in tutta sincerità, non so cosa aspettarmi.

La lezione di inglese inizia e prosegue senza intoppi tranne per qualche occhiata che non posso fare a meno di lanciarle essendo per me una calamita.
Sta prendendo appunti e ha praticamente il viso attaccato al foglio mentre la penna si muove velocemente sul foglio. Ha la bocca schiusa ed è totalmente assorta in quello che sta scrivendo mentre si porta una ciocca, che le era caduta davanti agli occhi, dietro all'orecchio.
E' bellissima.

Non so che parole usare per descriverla, con le sue labbra carnose e rosse, il naso piccolo e a patatina, i suoi occhi grigi e penetrarti e i lunghi capelli neri che le ricadono sulle spalle e sulla schiena.
Prenda la penna portandosela alle labbra per poi iniziare a mordicchiarla, cosa che fa spesso quando scrive o studia.
Accavalla le gambe e la gonna le si alza lasciandole scoperte le cosce su cui ricade immediatamente il mio sguardo.

Forever and Always - Shoto x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora