SHOTO X OC
Mei e Shoto sono cresciuti insieme e sono migliori amici da sempre. Sono consapevoli che ci saranno sempre l'uno per l'altro e grazie ai loro caratteri opposti, riescono a completarsi e a tirare fuori il meglio dall'altro.
Dalla storia:
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A/N
Avevo dimenticato nel capitolo precedente di farvi vedere il nuovo costume di Mei
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Possiamo iniziare con il capitolo 🙂
"Sei bellissima." Dico guardando la mia migliore amica pronta per il suo primo appuntamento con Kaido. "Dici? Forse questi jeans non mi stanno così bene." Dice girandosi verso lo specchio. "Ma se ti fanno un sedere della miseria. Yaomomo, vorrei essere al posto di quel ragazzo e portarti io fuori per un appuntamento." Afferma Mina facendoci scoppiare a ridere. Sentiamo bussare alla porta così Kyoka corre ad aprire. Sull'uscio ci sono Denki e Kiri e la ragazza arrossisce leggermente alla vista del biondo.
"Yaoyorozu, guarda che è arrivato. È di sotto con Iida e non so quanto possa essere positivo." Dice il rosso andando ad abbracciare la sua ragazza. "Ci penso io. Tu finisci di prepararti, così posso parlare un attimo con lui." Affermo alzandomi dal letto e facendole l'occhiolino. "Mei, non combinarne una delle tue." Momo mi guarda incrociando le braccia al petto mentre io alzo le braccia. "Ma figurati! Lo sai che ti puoi fidare di me." Detto questo mi giro con un ghigno malefico sul volto mentre mi dirigo di sotto.
Kaido POV
"E ti chiedo di non tornare troppo tardi, non sarebbe corretto. Qui ai dormitori abbiamo delle regole ben precise, che di certo saprai anche tu..." Il ragazzo con gli occhiali, Iida credo, è da circa dieci minuti che mi parla sul riportare Momo in orario e lo sto ascoltando pazientemente anche se vorrei solo scappare. Una piccola mano spunta sulla spalla del ragazzo e la figura di Takeda appare al suo fianco. "Ehi Iida, ho appena visto Sato e sta per finire di nuovo le nostre scorte di zucchero." Dice guardando il suo compagno che si scusa immediatamente e si allontana da noi.
Tiro un sospiro di sollievo chiudendo gli occhi. "Grazie Takeda non sai qua..." M'interrompo quando alzo di nuovo lo sguardo su di lei ed è glaciale. Penso di non averla mai vista così: ha le braccia conserte, gli occhi puntati su di me, uno sguardo accusatorio e un'espressione seria e dura. Deglutisco rumorosamente e mi chiedo come possa una figura così piccola, bassa quasi trenta centimetri in meno di me, incutere così tanto timore. Vedo anche della luce rossa sui suoi palmi e credo stia facendo tutto questo per la sua amica.
