Capitolo 22

87 6 5
                                    

Alice non riesce a capire se la figura incappucciata che ultimamente continua a salvarle la vita sia la stessa persona che ha ucciso Mirana, la Regina Bianca nonché sua amica di vecchia data che stava per rivelare alla piccola Alice chi era in realtà. Cosa più importante: per quale motivo ogni volta che compare quella figura lei sviene? Non ha senso ed è fastidiosa come cosa.
Ad ogni modo lei ora si trova a casa sul bancone dove fa colazione di solito, ma stranamente oggi non ha fame. Beh si può dire comprensibile per una persona normale che è stata quasi uccisa per far compiere ad una pazza sclerata, non quanto Pan però, lui è imbattibile in quanto follia, un incantesimo del tempo, ma qui stiamo parlando di Alice, questa ragazza è tutto fuorché ordinaria. Deve stare proprio male se non ha appetito e difatti è così. Come al solito è combattuta per i sentimenti contrastanti che riserva al ragazzo immortale, oltre a pensare alla figura incappucciata e al perché Felix abbia aiutato quella brutta strega.
Dal nulla la ragazza caccia un urlo di frustrazione pura, non ci sta capendo niente, si sente solo stupida e ignorante. Dobbiamo comunque ricordarci che lei, nonostante abbia l'aspetto di una sedicenne, ha solo un anno di vita circa.
<Non agitarti, piccola Alice. Tutto verrà spiegato a tempo debito>
Alice si volta verso la fonte della voce femminile e vede la sua amica d'infanzia, si fa per dire, Rose.
<Non dirmi che persino tu sai chi sono davvero? > domanda la bionda con una nota di fastidio. Perché molte persone sanno cosa sia lei e la diretta interessata no? Ah già, i suoi genitori sono morti prima di poterle dire tutto ciò che la riguarda. Maledetto Pan, è tutta colpa sua.
<Scusa Alice, ma non posso dirti nulla, sento che siamo spiate da qualcuno che non mi piace affatto> si scusa l'amica, che purtroppo è una delle anime che la piccola può vedere grazie al suo dono.
<Guarda lascia perdere, lo so, Pan ha stregato letteralmente il mio cuore e ora mi spia praticamente sempre a causa del nostro legame> informa la ragazza sbuffando per la sua condizione poco piacevole con il ragazzo per cui, suo malgrado, ha preso una cotta.
<No Alice, non si tratta di Peter Pan, è più una presenza incorporea> puntualizza Rose.
<Come un fantasma? Come te? Magari uno spirito maligno? > ipotizza la piccola padrona di casa. Chi la spia oltre al suo carcerieri personale?
<Nemmeno, gli spiriti hanno un'altra traccia, questa non l'ho mai sentita, non saprei specificare cosa sia>
<Strano, io non sento niente. Non è che stai delirando? Lo sappiamo che sei un pochino paranoica>
<Sai benissimo che non scherzo su certe cose> si offende la bruna:< E comunque il mio potere non si è mai sbagliato e non incomincerà ora, anche se sono morta> mette il broncio.
<Okay okay, non scaldarti troppo, scusa> si affretta a correggere il suo piccolo errore di sfiducia nell'amica:<Chiedo venia, oh mia grande protettrice> scherza Alice inchinandosi e ridacchiando.
<Ora vado, dato che devi andare a scuola> fa la linguaccia ad Alice per poi andarsene, scomparendo.
<Non ci penso proprio ad andare a scuola, potrei incontrare brutta gente> e con "brutta gente" la nostra protagonista intende solo una persona: Peter Pan. Per questo tra l'andare a scuola e raggiungere il letto che tanto la sta chiamando a sé sceglie la seconda opzione.

Peter Pan 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora