Il giorno dopo Peter torna ugualmente a scuola, lasciando a bocca aperta tutti, sia alunni che insegnanti. Ecco un'altra dimostrazione del fatto che lui non si interessa di niente e di nessuno. O almeno fino a cinque secondi fa. Va all'armadietto e vede che accanto al suo, più precisamente alla sua sinistra ce n'è uno aperto. Dietro alla porticina si rivela una ragazza di 16 anni circa, capelli biondi, occhi azzurri, molto magra e più bassa di lui. Porta una maglietta nera con uno scollo a V con sopra una giacca di pelle bianca, jeans neri con una cintura sottile dorata e stivali scuri. Lei non fa caso al ragazzo che la squadra da capo a piedi, perché è indaffarata in un discorso.
< Lo so Elena, non devo andare in giro fino alle undici di sera, solo perché i miei sono morti e non sono ancora in grado di parlarmi non vuol dire che devi farmi da badante, sono grande abbastanza da farcela da sola > afferma la ragazza un po' scocciata. Poi c'è una breve pausa e la sconosciuta riprende a parlare:< Grazie per avermelo ricordato >
Altra pausa.
< Va bene te lo prometto rispetterò il coprifuoco, contenta? > dice sbattendo la porticina dell'armadietto forte per chiuderlo.
Peter si appoggia al suo armadietto per vedere se la ragazza lo avrebbe notato.
< Oh guardate ragazze, la svitata è tornata tra noi, mi stupisce che non ti abbiano ancora rinchiusa > la voce stridula appartine alla popolare di turno della scuola. Pensa di essere tanto figa, ma lo è quanto simpatica, cioè zero assoluto. Appena se ne va la gallina, la presunta pazza abbassa lo sguardo. Avrebbe preferito sprofondare.
< Che ti succede ragazzina? > domanda Peter attirando l'attenzione dalla femmina.
< Oh niente tranquillo. È la mia vita, ci sono abbituata. È da un anno che sono nata e già vivo la mia adolescenza, fantastico. Scusa ti sto annoiando. Ma tu sei vivo? > chiede la ragazza a Peter.
Lui rimane scioccato dalla domanda ma risponde ugualmente:< Sì sono vivo, dato che sono immortale. Perché una domanda simile? >
< Avrai sicuramente sentito che le ragazze pompom mi hanno chiamata svitata, ecco io vedo i morti e ci parlo anche. Il problema è che la maggior parte delle persone non ci crede davvero perché è impossibile e allora sono una pazza. Odio le etichette >
Pan posa una mano sulla spalla di lei e dice:< Io ti credo. Prima hai detto che i tuoi genitori sono morti, chi erano? >
< Stavo parlando ad alta voce? >
< A dir poco, stavi urlando in pratica >
Adesso la ragazza è diventata un po' rossa per la vergogna.
< Erano Emma Swan e Capitan Uncino >
Il ragazzo immortale spalanca gli occhi. Era responsabile della morte dei genitori di quella ragazza. Ma com'era possibile? I due non si conoscevano da così tanto tempo da concepire una figlia con quell'età.
< Scusa ma quanti anni hai? > domanda lui staccandosi dalla fila di armadietti.
< In teoria uno, scarso, ma in pratica sedici > lo informa arricciandosi una ciocca di capelli intorno al dito:< A quanto pare ho la super crescira e gli occhi speciali. Niente poteri magici >
< Molto interessante > sul volto di Pan compare un ghigno.

STAI LEGGENDO
Peter Pan 2
FantasíaOra il nostro Peter Pan non è più sull'Isola Che Non C'è, ma a Storybrooke, dove abitano molti altri personaggi della fiabe. Che cosa succederà in questo nuovo mondo? Scopritelo