Capitolo 30

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Cosa diavolo ci fa il ragazzo biondo con la cicatrice sulla faccia davanti casa di una persona a cui non dovrebbe interessare minimamente? Dato che l'unica volta che le ha rivolto belle parole lo ha fatto per distrarla, mentre una strega verde come una rana preparava un incantesimo sotto casa sua.
Alice assume un'espressione fredda e disinteressata:< Cosa ci fai qui Felix? Pan ti ha mandato a fare commissioni? > alza un sopracciglio?
< Posso entrare? > domanda semplicemente il ragazzo.
< Non penso proprio > risponde velocemente, mettendosi per bene in mezzo all'entrata.
< Sicura di voler stare ancora per molto qui fuori con solo quel sottile asciugamano come indumento? > si vede che sorride sotto i baffi, ma cerca di essere serio, capisce molto bene la sua posizione precaria.
La ragazza fa una faccia confusa, poi passa il suo sguardo sul suo corpo e diventa paonazza:< Oh cazzo, me ne ero scordata > prende il polso di Felix, lo tira dentro casa e chiude la porta, sperando che nessuno l'abbia vista. Ora si sta maledicendo in tutte le lingue per la sua sbadataggine. Come ha fatto a scordarsi di avere solo un asciugamano a coprirla?
< Meno male che non potevo entrare > ora non riesce a trattenere la sua risatina.
La padrona di casa lo guarda con uno sguardo che potrebbe incenerirlo all'istante:< Posso ancora cambiare idea > lo ammonisce.
Lui alza le mani in segno di resa e si siede su una delle poltrone beige.
< Allora me lo dici che ci fai qui? > chiede non più lanciando occhiatacce, ma con un'espressione più naturale, per rilassare i muscoli facciali.
< Te lo dico dopo che ti sei vestita, non riesco a parlarti così >
Un'altra volta si era scordata dell'asciugamano. È perdonata, però, dato che ha appena finito una giornata piena di colpi di scena e ne è uscita stanchissima e affaticata.
Si lascia scappare un gridolino di frustrazione e corre in camera a scegliere dei vestiti. Opta per dei vestiti comodi e funzionali. Una bella tuta grigia e un po' larga, ma super calda e accogliente. Voleva mettersi il pigiama, però forse non è il caso, dato che ha un ospite in casa. Come direbbe Pan "non è educato". Ah non ci deve pensare a lui.
Torna da Felix e si siede, anzi si stravacca, dopotutto è pur sempre a casa sua, sull'altra poltrona, posizionata davanti a quella su cui è seduto il ragazzo.
< Parla > lo invita Alice.
< Sono passato per dirti che io non mi sono inventato proprio niente quando ti ho ringraziata per avermi salvato la vita > e fin qui tutto vero:< La strega ti ha mentito, io non l'ho aiutata >, invece qui sta mentendo e Alice se ne accorge.
< Felix non dimenticare il mio super potere che scova le bugie, ereditato da mia madre, non mi stai dicendo tutta la verità > gli fa notare la bionda con tutta calma, meravigliando anche sé stessa, perché non sa da dove l'ha tirata fuori tutta questa tranquillità. Forse si è calmata grazie al fatto che ora è sicura che ciò che gli ha detto non era un'enorme bugia.
< Okay l'ho aiutata, ma mi ha costretto lei >
< Felix > ora lo guarda storto. Il tentativo di mentirle non è andato a buon fine, di nuovo.
< Mi spiace, ma non posso dirtelo, l'ho giurato > ora è sincero.
Alice, nonostante voglia sapere a tutti i costi, capisce:< C' entra Pan, vero? >
Il bimbo sperduto annuisce solamente, senza aggiungere nemmeno una parola.
< Grazie per essere stato sincero, alla fine e grazie per avermi tolto questo peso > gli sorride in modo sincero e felice.
I due ragazzi si alzano per salutarsi, ma vengono fermati.
< Oh Felix, ma perché non riesci a farti gli affari tuoi? >

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