Capitolo 27

71 2 3
                                    

La macchina di Crudelia de Mon colpisce in pieno la nostra protagonista che cade irrimediabilmente a terra frastornata e un po' dolorante.
< Cazzo che botta > è sull'asfalto che cerca di non urlare per il dolore, sicuramente ha una gamba spezzata a causa dell'impatto con il veicolo. Non è piacevole essere investiti, soprattutto da una macchina guidata da una persona che voleva farti del male appena ti ha vista.
< Ali, stai bene? > si precipita da lei Liv, superando il fratello e chinandosi su di lei.
< Benissimo, sai è come se mi avesse appena investita una macchina, oh, aspetta, mi ha davvero investita una macchina > cerca di metterla sul piano ironico ma non ride nessuno, perciò torna a concentrarsi sulla gamba:< Penso sia rotta, non riesco a muoverla e mi sta facendo davvero male >
La ragazza dai capelli biondo cenere cerca di toccare la gamba della sua amica, appena la sfiora Alice stringe i denti per non far sembrare che sia debole, ma è più che legittimo che lei urli dal dolore.
< Perdonatemi, non l'avevo proprio vista, è sbucata dal nulla > scende dalla macchina la donna con i capelli neri e bianchi, il viso incorniciato dal suo tipico sorriso di chi può ottenere ciò che vuole, vestita con un cappotto di discutibile scelta.
< Guarda che non sono un fungo che spunta a caso. Volevi forse uccidermi? Ma chi ti ha dato la patente? > chiede Alice con un tono un pochino sopra le righe.
< Ucciderti? No. Farti del male? Certo > risponde Crudelia.
< Brutta strega, ora ti disintegro io, come tu hai fatto con la mia gamba > si lascia trasportare dalle emozioni negative.
< Non scaldarti così, piccola, ci penso io > Pan si mette tra la strega solo di nome, non di fatto e la sua piccola Alice.
< Tu non pensi proprio a niente, me la cavo benissimo da sola > ribatte lei.
< Ah sì? Con la gamba rotta? > controbatte il ragazzo.
< Fatti i fattacci tuoi e vai a farti un giro > si scalda così tanto la bionda perché, come sua madre, vuole fare tutto da sola, non ha bisogno di nessuno, soprattutto di un ragazzino bipolare che prima la tratta come uno straccio e poi corre a salvarla. No no ciccio, non funziona così quando si tratta di una ragazza.
< Non vorrei rovinare questa bellissima discussione, ma non è proprio il momento piccioncini > li riporta al problema principale di oggi Olivia, prendendoli anche un po' in giro chiamandoli "piccioncini". Anche se un po' lo sembrano.
< Piccioncini? > chiedono all'unisono la bionda e il ragazzo immortale strabuzzando gli occhi, per poi guardarsi e girare lo sguardo dalla parte opposta, facendo scoppiare a ridere Liv.
Dopo questa scena la nuova arrivata si schiarisce la gola del tipo "io sono ancora qui, non me ne sono andata".
Prima di tornare a dare la sua completa attenzione a Crudelia, Pan guarisce la gamba e le ferite di Alice:< Puoi ringraziarmi quando vuoi > sorride in modo sincero.
Le guance della piccola diventano lievemente rosse, lei se ne accorge, lui lo vede e lei si nasconde tra i capelli biondi imbarazzata.
<Dunque, torniamo a noi, tu che cosa vuoi? > domanda Peter a Crudelia, con fare annoiato, come se la donna non meritasse la sua attenzione, non più di tanto almeno.
< Tornare in vita, mi pare evidente > risponde l'interpellata:< E poi sarebbe perfetto se riuscissi a far soffrire un po' anche la figlia della Salvatrice. Come si dice due piccioni con una fava >
<Tutto questo solo perché non puoi uccidere? > chiede Liv in modo impudente con un sorrisetto simile a quello del fratello:< Ma questo non vale per noi, possiamo rispedirti tranquillamente all'inferno e sarà una vera gioia farlo >
Questa ragazza non ha solo gli occhi di Peter, è anche mutevole come lui, pensa Alice ancora con il viso nascosto tra i capelli, però ora non c'è tempo per l'imbarazzo, bisogna fare qualcosa.
Si alza in piedi e va verso la donna ancora vicina alla sua macchina:< Non è molto educato tirarmi sotto e poi minacciarmi di tortura, non si fa. Per di più mi fai proprio arrabbiare, con questo tuo teatrino stai infamando molti miei amici che sono morti eppure sono dolci come lo zucchero, non ti permetterò di andare oltre > alza le mani con i palmi rivolti verso Crudelia e senza saper bene cosa stia effettivamente facendo invoca delle fiamme blu, le fiamme dell'Ade:< Brucia all'inferno mostro >
La donna inizia ad urlare e a contorcersi dal dolore, perché queste fiamme bruciano anche l'anima, perciò non andrà all'inferno, ma si disintegrerà e svanirà nel nulla.
Il richiamo di questo fuoco tanto speciale è stato merito di Alice, è vero, ma con un piccolo aiuto, del nostro caro incappucciato, che si trova nelle vicinanze, ma non è abbastanza vicino da far svenire per la terza volta  la biondina.
< Wow, non pensavo fossi in grado di invocare il potere degli dei > si complimenta Liv con la bocca spalancata e gli occhi pieni di ammirazione.
< Benvenuta nel club > si siede a terra Alice stremata per l'incantesimo un po' fuori dalla sua portata. A quanto pare oggi il suolo è diventato un suo amico, dato che sembra non staccarcisi più.
Peter batte le pani in segno di congratulazioni alla piccola, ma non è l'unico, si sente un altro applauso proveniente dalla parte opposta rispetto la loro.

Peter Pan 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora