Capitolo 12

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< Spiacente, non la cedo a nessuno > Pan si para davanti ad Alice.
< Io la voglio solo per ucciderla > li informa lo sconosciuto. Guardandolo bene Alice si accorge che si tratta della stessa persona che ha sognato la sera prima. Ora saprà per certo se il sogno è una premonizione o no.
< Non direi proprio. Non lo sai sono il più potente stregone mai esistito, perciò non farmi arrabbiare, e poi hai messo piede nel mio gioco, dove vinco sempre. Peter Pan non fallisce mai >
< Non ho bisogno della balia, ce la faccio da sola grazie > si intromette Alice andando verso lo sconosciuto.
< Ma sei impazzita, torna qui > le ordina Pan. Lei ovviamente non gli da retta e ora si trova a poca distanza dall'uomo.
< Sei molto coraggiosa o molto stupida. Mi chiamo Jafar > si presenta lo sconosciuto.
< Quello di Agrabah? Non eri stato trasformato in un bastone? Chi ti ha liberato? > domanda Alice.
< Troppe domande, non mi piace >
< Non mi interessa >
Jafar sta per strapparle il cuore dal petto ma qualcuno interviene.
Si tratta di una persona incappucciata. Alice pur essendo così vicina non riesce a capire di chi si tratta. L'incappucciato con uno schiocco di dita incenerisce Jafar. Solo una persona molto potente può compiere una cosa simile. Sfruttando lo sconcerto della ragazza, l'assassino buono scompare nel nulla, in una nebbiolina nera.
Il sogno si era realizzato, nei minimi dettagli per giunta.
Chi era quel ragazzo? Almeno pensa fosse un ragazzo, non ne è sicura ma lo sente. A dirla tutta sente anche di conoscere quella persona incappucciata.
< Sei un'irresponsabile ragazzina >
Pan la interrompe dai suoi pensieri. Ora Alice porta la sua attenzione a lui.
< Non iniziare ti prego, sono abbastanza sconvolta >
< Non mi interessa, stavi per farti uccidere. Ti rendi conto? >
< Peter per favore basta, fammi la ramanzina domani, ma non ora >
< Che cos'hai? Stai male? >
< Mal di testa. Gira tutto >
Alice cerca di fare un passo, ma le gambe non la reggono del tutto, perciò perde l'equilibrio. Pan se ne accorge in tempo e impedisce il contatto tra la ragazza e il pavimento, tenendola con un braccio.
< Meglio andare a casa > afferma lui.
Prende Alice in braccio mettendo un braccio sotto le ginocchia e l'altro sulle scapole, facendole appoggiare la testa sul petto di lui. In sostanza la sta sorreggendo a mo di sposa.
Esce dalla scuola e nel cortile inizia a staccare i piedi da terra. Alice non se ne accorge nemmeno che sono in volo perché si è già addormentata.
L'improvviso malore non è casuale secondo la ragazzina, ma Pan sembra non darci troppo peso. Che sia opera sua? Dopotutto lui può fare qualunque cosa. Se è davvero colpa sua però cosa farà la ragazza? La verità è che non riuscirà a fare niente di ché, sono pur sempre legati i due.
Una volta arrivati a casa di Alice, Pan la posa sul letto delicatamente e le tira le coperte sul corpo, per tenerla al caldo. Dopo di ché esce dell'abitazione e si incammina verso il bosco, dove trova Felix ad aspettarlo.
< Come sta la ragazzina? > domanda il braccio destro, senza pretendere troppo una risposta.
Pan continuando a camminare e risponde:< Come avevo previsto è confusa e ha mal di testa. Questo è inevitabile. Succederà tutte le volte che lui comparirà >

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