Peter Pan 2

Capitolo 20

Alice sta passeggiando con Pan, non si può dire felicemente perché sarebbe una bugia. Se avesse preso il suo orologio da tasca non avrebbe fatto altro che guardare il passare dei secondi.
< Sei stranamente silenziosa oggi > ridacchia il ragazzo.
< Non so che argomenti trattare con gente che non mi sta simpatica > guarda tutto tranne lui.
Pan si passa una mano tra i capelli stufo di continuare a sentire che la ragazza non gradisce la sua presenza, stanco di queste sue continue frecciatine.
< Quando la finirai esattamente? > domanda cercando di mascherare l'irritazione con un sorrisetto di scherno.
< Oh non preoccuparti, ho appena cominciato, quindi mettiti pure l'anima in pace, a meno che tu non voglia lasciarmi in pace, in quel caso non ti darei più fastidio > fa un sorriso di sfida.
< Scordatelo > afferma il ragazzo.
Alice sbuffa, non è che pensasse che il suo desiderio fosse assecondato da Pan, non è così ingenua da sperare che lui la lasci in pace, ma credeva che magari le avrebbe permesso qualche giorno di svago, di calma, di tranquillità. Quasi quasi ride di sé stessa, deve ritornare con i piedi per terra e ricordare chi ha davanti: un lupo travestito da agnello, niente di più e niente di meno.
Ad un certo punto Alice non si sente molto bene, inizia a sentire l'energia abbandonare a poco a poco il suo corpo. Pan la aiuta a sorreggersi in piedi mentre cerca di capire cosa le sta accadendo. Di certo non è un calo di zuccheri.
< Mi spiace rovinare questo momento così romantico, ma mi serve la ragazza >
Davanti a loro compare Zelena, la perfida strega del mondo di Oz, con una leggera differenza, non è verde, forse in questo mondo non si vede il suo colore da ranocchia.
< Oh beh, allora siamo in due, in effetti serve anche a me, e di certo non la cedo così facilmente > risponde Pan alla "richiesta" della donna.
< Senti ragazzino non ho tempo da perdere, ho aspettato molto tempo per avere la mia vendetta e di certo non mi farò mettere i bastoni tra le ruote da un piccolo moccioso > il tono della strega sta prendendo una piega leggermente irritata.
< Piccolo moccioso? Sul serio? Okay >
Peter approccia Alice da parte, sull'asfalto del marciapiede e inizia a far lievitare la donna per poi lasciarla cadere al suolo da una discreta altezza. Lei ci mette un attimo per rialzarsi, è leggermente frastornata dato che è caduta come un sacco di patate su un insieme di cemento. Quando è nuovamente in piedi richiama la sua fedelissima scopa nera e ci monta sopra per raggiungere il ragazzo e magari portarlo anche a fare un giro per riuscire a restituire il favore del piccolo volo di poco fa.
Pan non si fa prendere alla sprovvista e si scansa di lato, peccato che ora nel campo visivo di Zelena c'è la piccola Alice. La strega non è molto felice del fatto che non è riuscita a far schiantare al suolo il ragazzo, ma almeno riuscirà a prendere ciò per cui è venuta.
Ridendo scende dalla scopa appena un attimo prima di travolgere Alice per il fatto che stava volando basso, prende la mano della ragazza per avere un contatto fisico e intorno a loro si crea una nuvola verde, segno che si sono teletrasportate.
Pan arriva troppo tardi:< Maledizione >
Le due compaiono in una stanza sotterranea, si trova esattamente sotto la casa di Alice, è per questo che lei sentiva quel qualcosa in più appena arrivata a casa, dopo la chiacchierata con Felix. La strega infatti era stata a casa sua per creare quella stanza, dato che, secondo le esigenze dell'incantesimo, esso deve essere fatto vicino a dove vive il simbolo dell'innocenza se è una persona, e questo è Alice, perciò quale posto migliore di sotto casa sua? Gli altri ingredienti sono l'intelligenza, il coraggio e il cuore della persona più odiata da colui o colei che lancia l'incantesimo, quindi il cuore di Regina Mills alias la regina cattiva.
Alice, ancora priva di forze a causa dello zampino di Zelena, non riesce a capire cosa stia succedendo, o dove si trovi, vede tutto girare, come se fosse stata drogata pesantemente, per questo non può opporsi a quello che sta per avvenire.