CAPITOLO 36

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*il giorno dopo*
È appena finita la cerimonia per il funerale di Nina, nessuno parla, nessuno dice nulla, sto invidiando la piccola Futura che non capisce la situazione ma ho questo senzo di tristezza che mi segue pensando che non crescerà con la sua mamma. La direttrice ha detto che mi metterà in cella con Carmine nell'ala maschile così che possa dargli una mano con la piccola. Carmine rifiuta Futura perché gli ricorda troppo Nina, effettivamente sono uguali. Io invece sono molto legata a questa bambina, spero diventi come la mamma, una donna bellissima. Venimmo a scoprire che ad uccidere Nina furono i Valletta per vendetta dopo la morte di Nazario. Presero me, Carmine e Futura e ci misero nell'auto della polizia. Ci stavano riportando all'IPM. Appena entrammo io andai nella mia cella per prendere le cose da portare da Carmine. Appoggiai Futura sul letto sistemandole i cuscini attorno per non farla cadere. Dopo qualche secondo arrivarono le ragazze, che vedendo i miei occhi spenti e tristi mi abbracciarono. Io scoppiai in un pianto liberatorio. Nina mi mancava, mi mancava scherzare con lei, abbracciarla e prenderla in giro per come guardava mio fratello ogni volta, e ora non avrei potuto più fare nulla di tutto questo.
Rosa: dove vai Ali?
Io: in cella da Carmine
Nad: perchè?
Mi girai verso il letto e tutte si girarono con me, non sapevano che fosse nata Futura
Silvia: di chi è sta creatur?
Io: Futura, la figlia di Carmine e Nina
Kubra: è bellissima
Rosa: è uguale a Nina
Io: già, ragazze io devo andare, vi voglio bene
Nad: non ti scordare di noi
Io: vi verrò a trovare tranquille, ripasseremo le nostre serate insieme
Presi Futura, la mia roba e andai da Carmine. Appena entrai tutti si girarono verso di me. Edoardo vedendomi in difficoltà per tutte le cose che avevo venne verso di me e mi diede una mano. Passammo davanti Ciro e io neanche lo guardai in faccia
Edo: addó vai? di chi è sta creatura?
Io: in cella con Carmine, devo dargli una mano con la piccola, è la figlia di Nina e Carmine
Edo mi guardò, sapeva che Nina era morta infatti non disse nulla, mi diede un bacio sulla testa, posò le mie cose nella cella e tieandomi un bacio ritornò nella sua cella. Posai Futura nella sua culla, sistemai le mie cose e poi andai da Carmine, mi misi nel letto con lui e lo abbracciai, sapevo che aveva bisogno di un abbraccio.
Beppe: ragazzi tutti in mensa. Carmine si alzò dal letto, mi guardò e mi disse
Carmine: vieni?
Io: non ho fame
E andò via, diedi da mangiare a Futura, mi misi il pigiama e poi trovai una foto nei miei vestiti. Eravamo io, Carmine e Nina al mio sedicesimo compleanno. Due mesi prima che io e Carmine entrammo qui dentro. La presi e con un pezzo di scotch l'attaccai al muro vicino l'ecografia di Futura. Presi una matita e sotto alla foto scrissi " e po' te ne vaje" con vicino un cuore e al suo interno una N. Mi misi a letto e in quel momento entrò Carmine, guardò la foto e fece un sorriso malinconico, salí nel suo letto e si mise a dormire. Io mi alzai, chiusi la cella a chiave e poi mi addormentai anche io. Due ore dopo ci svegliò il pianto di Futura, non sapevamo come calmarla, Carmine si buttò sul letto, si mise il cuscino sulla faccia e urlò
Carmine: BASTA FUTURA
E scoppiò a piangere, allo stesso tempo la piccola iniziò a piangere ancora più forte. La presi, mi misi sul letto di Carmine con lei e la misi tra me e Carmine. La piccola si calmò e io in qualche modo abbracciai Carmine che piangeva. Si staccò da me, guardò Futura e disse
Carmine: è così bella
Io: lo so Ca, è bellissima
Carmine: è tal e qual a Nina
Io: speriamo che diventa come la mamma
Carmine: voglio essere un bravo papà p te Futu
Futura sorrise
Io: ti darò una mano Ca, conta sempre sul mio aiuto, sarai un papà magnifico
Carmine: e tu una zia
Ci addormentammo tutti e tre nel letto abbracciati e a pensare a Nina.

*il giorno dopo*

CE STA 'O MAR FOR -CIRO RICCI-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora