CAPITOLO 55

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*una settimana dopo*
x: siamo qui riuniti per ricordare la morte della nostra sorella...
Non sopportavo più quella voce e non sopportavo neanche più Futura che urlava perché era stanca così uscii innervosita dalla chiesa. Oggi era un anno dalla morte di Nina.
Io: quanto mi manchi Ninu
Qualcuno mi abbracciò da dietro e dal profumo capii immediatamente chi fosse
Io: Edo
Edo: pccre, stai tranquilla
Io: no Edo, non sopporto più nessuno, ora che papà sta per uscire dal carcere mamma ci sta rimettendo tutte le regole di prima
Edo: ad esempio?
Io: "non stare con i Conte e con i Ricci" "devi dare ascolto a Ezio" "devi ricominciare a vendere la droga" "sei diventata dolce, è colpa di tuo fratello o di tua nipote" e tutte cose così
Edo: allora noi non dovremmo stare insieme
Io: si, ma da quando ascolto mia madre? mai
Sentii le campane suonare, segno che la messa era finita. Salutai Edo, Teresa e Rosa. Aspettai Carmine e poi andammo a casa.
Mamma: uaglio
Io: ciao Ma
Carmine andò in camera senza guardarla
Mamma: sto strunz
Ezio: Carmine vie ca
Io: Ezio lascialo stare, sta male, è un anno che è morta Nina
Ezio mi guardò male ma fortunatamente non lo richiamò.
Ezio: ora che torna papà sono guai pe iss e pur p te se continui a usci con i Ricci e i Conte
Io: statt zitt Ezio, nun m rompr u cazz
Mamma: ALICE
Io: c vuo eh, c vuo, pur tu eri compagna a mamma e Ciro, poi è morta
Mamma: io potevo
Io: e pcche, eri la principessina di tutto?
Mamma non rispose, Ezio si limitò a guardarmi male
Io: dicevi che mi volevi più stronza? ecco qua le conseguenze quindi nun scassa o cazz
e mi chiusi in camera sbattendo la porta. Mi addormentai sul letto.
Dopo qualche ora mi svegliai a causa di qualcuno che mi tirava i capelli, mi girai e trovai Futura
Io: Tutu c vuo
Futura mi indicò il passeggino che stava sul corridoio
Io: va bene, andiamo a vestirci
Mi preparai e poi preparai anche Futura. La presi in braccio ed uscimmo di casa. Andammo a qualche negozio e poi tornammo a casa per cena. Mangiammo e poi andammo a dormire

*il giorno dopo*
Mi svegliai a causa della suoneria del mio telefono
Io: chi è
Rosa: io amo
Io: c vuo
Rosa: andiamo a pranzo fuori? vengono anche Mimmo, Edo e Teresa
Io: va bene, ma viene anche...
Rosa: ok perfetto, veniamo a prenderti noi ciaoo
e mi attaccò in faccia, la odio quando non mi fa finire di parlare. Misi un vestitino a maniche lunghe, perché nonostante era maggio ogni tanto pioveva ancora e quindi il vento era abbastanza fresco. Era bianco e corto, e ai piedi misi dei tacchi

Mentre mi truccavo sentii un clacson suonare, presi la borsetta, misi dentro la carta di credito e poi uscii di casa

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Mentre mi truccavo sentii un clacson suonare, presi la borsetta, misi dentro la carta di credito e poi uscii di casa. Vidi seduti davanti Edoardo e Teresa, questo vuol dire che Rosa e Mimmo stanno dietro. Aprii subito lo sportello dietro pronta a sedermi ma vidi davanti a me Ciro. Guardai subito male Edo, dato che era il primo che avevo visto
Edo: assitt e statt zitt
Io: fammi spazio
Ciro: non c'è
Mimmo: assitt ngopp e...
Io: no, stai zitto
Rosa: dai amo, sta qua vicino il ristorante
Sbuffai e mi misi seduta su Ciro
Edo: possiamo partire?
Ciro: si
Guardai il navigatore per vedere dove stava il ristorante e vidi che stava ad un ora di distanza da noi
Io: spero tu stia scherzando
Rosa: cosa?
Io: un ora di viaggio, per fortuna che era qua vicino
Rosa risi e io a causa di una buca mi mossi (molto probabilmente) troppo su Ciro. Sentii infatti una cosa abbastanza dura sulla mia coscia, mi girai verso Ciro e lo vidi ridere così gli diedi uno scappellotto che lo fece ridere ancora di più.
Circa un'ora dopo e un viaggio infinito e abbastanza doloroso a causa di tutte le buche che prendeva Edoardo arrivammo al ristorante. Stavano scendendo tutti dall auto e cercai di scendere anche io ma Ciro mi tenne per i fianchi
Io: cosa vuoi
Ciro: c'è un problema la sotto
Io: eh risolvilo
E lo lasciai da solo in auto andando verso gli altri
Edo: Ciro?
Io: in auto a cercare il telefono, probabilmente gli è caduto durante il viaggio
Ciro: si, stava sotto il sedile
Ciro venne verso di noi e camminava abbastanza rigidamente
Edo: pcche cammini accussi
Ciro: fatt i cazz tuoi
Entrammo nel ristorante e subito i ragazzi della nostra eta si girarono verso di noi. Edo prese per mano Teresa e Mimmo fece la stessa cosa con Rosa. Lo fece anche Ciro ma io mi allontanai da lui, non lo avessi mai fatto. Si avvicinò a me e mi strinse con forza a se.
Io: lasciami
Ciro: no
Cameriere: salve, avete prenotato?
Rosa: si
Cameriere: nome?
Ciro: Ricci
Mi guardai intorno mentre mi incamminavo verso il tavolo. Ma mi bloccai appena vidi...

CE STA 'O MAR FOR -CIRO RICCI-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora