CAPITOLO 46

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*la mattina dopo*
Venimmo svegliati da qualcuno che bussava alla porta, andai ad aprire e mi trovai un ragazzo bellissimo, altro, riccio con gli occhi verdi e i capelli marroni. Notai solo all'ultimo cosa aveva addosso, una divisa da poliziotto. Il ragazzo non disse nulla, rimase a fissarmi e ricordai poco dopo che avevo solo un top e una culotte. Dopo qualche secondo si riprese.
Polizia: sono un poliziotto dell'IPM, sappiamo ciò che avete fatto; Alice Di Salvo, Edoardo Conte, Rosa e Ciro Ricci ed infine Teresa Polidori siete in arresto; la direttrice mi ha detto che c'è una bambina in casa, potete prenderla e portarla, vestitevi e tra 10 minuti vi veniamo a prendere
Entrò dentro casa e si appoggiò alla porta ormai chiusa. Io andai velocemente a svegliare i ragazzi facendogli un riassunto di tutto. Presi Futura e la preparai, poi presi le sue cose e le misi nel borsone. Alla fine andai nella mia stanza e mi spogliai, mi misi l'intimo e proprio mentre mi stavo allacciando il reggiseno la porta si aprì mostrando il ragazzo di prima. Si avvicinò a me fissando ogni curva nel mio corpo meglio di quanto lo avesse fatto prima. Poi abbassò la faccia e la avvicinò al mio collo
Io: che cosa stai facendo?
Il ragazzo si riprese e mi disse
Polizia: veloce, non c'è più nessuno in casa, manchi solo tu
Io: sai com'è, ho una bambina da preparare
Polizia: è tua figlia?
Io: no mia nipote, come ti chiami?
Polizia: Matteo, te?
Io: Alice
Matteo: dai, che dobbiamo andare
Mi vestii davanti a lui, presi Futura e entrai nel camioncino
Rosa: ma lo hai visto quanto è bello?
Io: ti devo ricordare che sei fidanzata con Mimmo?
Rosa: no, infatti era per te
Ciro: avete finito?
Rosa: cre si gelus?
Ciro: no
Dopo circa mezz'oretta arrivammo a Nisida, di nuovo. Entrammo, scendemmo dal camioncino e ci portarono subito dalla direttrice.
Direttrice: non riuscite proprio a stare fuori dai guai voi eh
Io: ci volevano violentare e ci siamo difesi
La direttrice annuí
Direttrice: andate tutti a sistemarvi, le celle sono quelle di prima, posso tenere per un po' Futura?
Io: certo, intanto vado a sistemarmi
Andai con Rosa e Teresa nel braccio femminile accompagnate da Matteo. Non guardammo in faccia nessuno e non salutammo nessuno, neanche le nostre amiche. Quando ero in coma nessuna di loro è venuta a trovarmi nonostante avevano i permessi per uscire.
Nunzia: uaglioncell, nun c sta chiu post ca, tenete da andare nel braccio maschile
Noi 3 ci girammo, guardammo tutte di nuovo e poi andammo nel braccio maschile seguite da Matteo. Entrammo e andammo nell'ultima cella senza farci vedere da nessuno, ovviamente il nostro piano fallí quando Totò mi chiamò urlando
Totò: ALICE
Io: statt zitt
Carmine si affacciò e appena mi vide venne di me abbastanza arrabbiato
Carmine: c cazz c fai ca
Io: ci volevano violentare e abbiamo ucciso 3 ragazzi
Carmine: addo sta Futura
Io: di la con la direttrice, Sara non me la voleva dare ma minacciandola ci sono riuscita
Carmine mi diede un bacio in fronte e tornó in cella.
Ciro: Alice, vieni qua
Andai da lui
Io: che vuoi
Ciro: chi è quella guardia
Io: una guardia (?)
Ciro: e perché ti fissa da questa mattina?
Io: perché gli hanno fatto gli occhi
Senza fargli dire altro me ne andai in cella
Tere: si starà bene con i ragazzi?
Io: si, a parte qualcuno che russa si
Rosa: poi qui ci stanno tutti quelli a cui vogliamo bene
Tere: io conosco solo Ciro ed Edo
Io: avremo tempo di farti conoscere gli altri, speriamo che ti fanno fare ancora il corso
Entrò Matteo con la carrozzina
Matteo: la bambina
Io: ah grazie
Presi Futura e notai che c'era un bigliettino nella carrozzina che diceva "dopo a cena vieni da me"; la scrittura non era di Ciro così capii subito che fosse di Matteo. Non dissi nulla alle ragazze, presi il bigliettino e lo buttai e subito dopo misi Futura nella culla. Ieri ha fatto 3 mesi, è già cresciuta così tanto.
Gennaro: uaglio a mangiare
Presi Futura e la portai in mensa con me, entrai, gliela diedi a Carmine e poi con una scusa uscii di fuori.
Matteo: sei venuta
Io: si, c vuo
Matteo: t aggia parla
Io: e parla
Matteo: mammt m ha ritt c tenev da accir Edoardo, chi è
Io: nun c prova Matteo
Matteo: lo devo fare
Decisi di dirgli chi fosse Edoardo, gli indicai Sasa un ragazzo che era qui dentro per stupro, abbastanza giovane per queste cose
Matteo: si sicur?
Io: certo
Matteo mi prese e mi portò in uno sgabuzzino
Matteo: o sai c sij bellissima?
Io: si, me lo dicono in molti
Iniziò a baciarmi e a toccarmi ovunque. Inizialmente ero tesa, ma mi lasciai andare, non ero fidanzata, che problema c'era. Matteo mi prese in braccio e io gli strinsi le gambe attorno al bacino. Sentii una cosa dura sulla coscia e capii subito dal suo sguardo a capire cosa fosse. Si abbassò i pantaloni e i boxer e spostando la mia mutandina entrò in me. Eravamo quasi venuti quando qualcuno bussò alla porta. Sbiancai quando sentii la voce

CE STA 'O MAR FOR -CIRO RICCI-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora