CAPITOLO 41

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* il giorno dopo*
Mi svegliai a causa del pianto di Futura, la presi in braccio e andai in cucina per riscaldarle il latte. Trovai tutti lì. Misi Futura nel box e intanto le preparai il latte.
Edo: buongiorno anche a te
Io: si si, giorno
Rosa: che tieni?
Io: sonno
Edo: pensavo ad una cosa
Io: di
Intanto presi Futura e le diedi il biberon
Edo: i soldi che facciamo con la droga potremmo metterli da parte e comprarci un'altra casa, magari in una zona neutra
Io: per me va bene
Carmine: per me anche
Rosa: va bene
Ciro: dove?
Io: Posillipo? è vicino al mare ed è neutrale
Ciro: ma vicino c'è Marechiaro che è vostro
Io: vabbe vicino
Edo: per me va bene Posillipo
Io: solo pecche c'è Teresa
Carmine: io esco
Io: a ro vai?
Carmine: Antonio
Io: statt accort, nun fa tarantelle, tieni Futura qua, nun torna la dint
Carmine: stai tranquilla Ali, sit o cor mij
Io: e tu il nostro, a dopo
Stava andando da Antonio Valletta che oggi aveva un permesso da Poggioreale perché era passato metà anno dalla morte del figlio Nazario. Si stava andando a vendicare per ciò che hanno fatto a Nina e non l'ho fermato perché so che non lo ucciderebbe mai, ha Futura qui.
Rosa: io vado a trovare Pietro e papà
Edo: io vado un po' da figlm, poi torno
Rosa: voi che fate?
Io: io devo stare qui con Futura
Ciro: a patm e fratm nun li voglio vre, rimango qua
Rosa ed Edo uscirono, Futura si era addormentata nelle mie braccia perciò la misi nella sua culla e andai nella mia stanza sul letto. Ciro bussò alla porta
Io: tras
Ciro: ciu ciu, vuoi qualcosa da mangiare?
Io: forse tra poco, vieni qui?
Ciro: rind o lett tuo?
Io annuii e gli feci spazio. Ciro si sdraiò di fianco a me. Mise la mano sotto la mia maglietta e con il dito toccò tutte le linee delle mie costole
Ciro: tieni da mangiare, sei bellissima pur accussí, ma prima eri chiu bell
Io: mh, iamm a mangia
Ciro sorrise e si alzo
Io e Ciro ci mettemmo in cucina, io mi misi seduta sul piano da lavoro della cucina e Ciro davanti a me con una coppa di gelato e due cucchiai in mano. Iniziai a mangiare lentamente il gelato e ognj volta che mi veniva da vomitare appoggiavo la mia testa sulla spalla di Ciro. Eravamo così occupati a mangiare e a scherzare che non sentimmo Edo, Rosa e Carmine entrare
Carmine: che stanno facendo?
Edo: mangiano
Carmine: mangiano?
Rosa: si, il gelato
Rosa fece cadere un vaso e io e Ciro ci girammo subito
Io: siete tornati; com'è andata Ca?
Carmine: tutto ok
Qualcuno bussò alla porta, andai ad aprire e vidi la polizia
X: Carmine Di Salvo, dopo quello che hai fatto stai ai domiciliari
Carmine: ok grazie
Loro andarono via e io chiusi la porta
Io: che hai fatto Ca?
Carmine: l'agg battut
Io: hai fatto bene
Alla fine diedi da mangiare a Futura, e tutti ci mettemmo a dormire

*il giorno dopo*

CE STA 'O MAR FOR -CIRO RICCI-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora