CAPITOLO 54

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Sistemammo Futura e poi andammo in camera di Ciro.
Io: mi serve una maglietta
Ciro mi diede una sua maglietta che (ovviamente) a causa dell'elevata differenza d'altezza mi stava da vestito. Ci mettemmo sul letto e ci guardammo, poi Ciro iniziò a parlare
Ciro: come va?
Io: benino, te? gli affari di famiglia?
Ciro: benissimo, tu ci stai ancora dentro?
Io: prima no, ora che Futura è cresciuta sicuramente rientrerò anche io
Ciro: statt accort
Io: ti stai preoccupando per me?
Ciro: no
Io: sisi, notte Ciru
Ciro: notte ciu ciu
Ci addormentammo l'uno abbracciato all'altro.

*la mattina dopo*
Mi svegliai e non trovai Ciro nel letto, mi alzai e andai in camera di Rosa per prendere Futura.
Io: Tutu
Futura: noo
Io: dai Tutu ti devi alzare
La presi in braccio e andai in salone dove trovai Ciro con una busta della pasticceria
Io: maronn comm t amm
Misi Futura sul divano e intanto andai a prendere del latte in frigo. Sentii il rumore di una porta così mi girai
X: Di Salvo, che c fai ca?
Io: buongiorno anche a te Pietro
Pietro: c vuo
Io: cazz miei
Pietro: stai rind casa mi, pozz sape c stai facendo
Ciro: teneva bisogno di durmi
Pietro: ess nun la tiene una casa?
Io: ho litigato con Carmine
Pietro: quella creatura in salone? è vostra?
Io: no, è di Carmine
Pietro: papà o sa che chesta sta ca?
Ciro: no
Pietro: Rosa?
Ciro: è uscita poco fa, vado a farmi una doccia
E mi lasciò con Pietro
Pietro: Alice, che ci fai qua
Io: ieri era la festa di Futura e c era il chiattillo a casa mia, io con quello non ci volevo stare e quindi Ciro mi ha portato qua
Pietro: e Rosa?
Io: non lo so, mi sono svegliata da pochissimo, ieri era andata in giro con Mimmo, forse stanno insieme
Pietro: mh
Io: Pietro
Pietro: c vuo
Io: perché non ti fidi di me?
Pietro: sei una Di Salvo
Io: appunto, sono UNA Di Salvo, da sola, dentro la dimora Ricci, voi state tutti qua, io sto da sola, ci vuole coraggio
Pietro: è questo il problema, tu tieni coraggio, assaje, da sola potresti farci fuori tutti
Futura: IAAAAAA
Io: mi sta chiamando Futura, vado
Andai da Futura, le diedi un cornetto che aveva portato Ciro e il latte che le avevo preso. Pensai alle parole di Pietro, non pensavo avessero così tanto timore. Mi squillò il telefono e senza vedere chi fosse risposi
Ezio: Alice
Io: we Ezio
Ezio: tieni da fatica
Io: che devo fare?
Ezio: dove sei?
Io: da Totó
Ezio: e chi è
Io: non lo conosci, quindi che devo fare?
Ezio: ti sto portando la droga a casa, la metto nel vaso, la devi vendere a due, ti darò anche i nomi
Io: ok
Ezio: entro questa sera
Io: tranquillo, faccio io
Attaccai e entrò Pietro in salone
Pietro: che succede?
Io: niente, devo andare, salutami Ciro e Rosa
Presi Futura e uscii da quella casa. Chiamai un taxi e mi feci portare a casa. Entrai, cambiai Futura mettendole una tutina e poi uscii di casa sotto lo sguardo del Chiattillo e della zingara e con la voce di Carmine che mi chiamava e mi chiedeva dove andavo. Presi la droga che era nel vaso, misi Futura nella macchina, la droga nel porta bagagli insieme al passeggino di Futura e io salii davanti per andare dal primo uomo. Il primo lo trovavo a Piazza Plebiscito, gli diedi la droga, presi i soldi e poi andai in una pizzeria con Futura perché aveva fame. Dopo averla fatta mangiare andai a Posillipo per il secondo uomo. Mi fermai davanti ad un palazzo e lo aspettai.
x: Alice
Mi girai e trovai Teresa
Io: ei, che ci fai qua?
Teresa: ci abito, te invece?
Io: un lavoro per Ezio
Teresa: a casa come va?
Io: non ci sono stata, ero da Ciro
Teresa: quindi hai Futura con te?
Io: si, sta in macchina, dorme
Teresa: capito, vabbuo, ciao Ali
Mi salutò e se ne andò, intanto vidi un uomo venire verso di me
x: Di Salvo?
Io: si
Allungò la mano per darmi i soldi, gli diedi la droga e contemporaneamente gli strappai i soldi dalle mani, mai fidarsi dei drogati. Mi guardò attentamente per qualche secondo e poi se ne andò. Mandai un messaggio ad Ezio per dirgli che avevo fatto e risalii in auto.

*una settimana dopo*

CE STA 'O MAR FOR -CIRO RICCI-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora