CAP. 22- GROSSO IMPREVISTO

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Allora scrivo qui per avvisarvi che succederanno delle cose, quindi tenetevi pronti a tutto.
~🖤

Pov. Nicole
Ok, mi sono innamorata di Bucky, il mio allenatore. Mi fa ancora strano sapere che mi piace qualcuno. Prima d' ora non mi ero mai innamorata di nessuno (se si escludono i personaggi televisivi)
Sono moolto indecisa se dirlo pure a Steve o no, per me lui è come un fratello, ma è pur sempre pure il suo migliore amico. È difficile essere ragazze!
Mi sono svegliata con un mal di testa assurdo e con un dolore atroce al petto. Non ci feci molto caso, dopotutto poteva essere l' allenamento, oppure, cosa ancora più probabile era Devil.
Cavolo vero oggi era martedì e dovevo andare lo stesso a scuola. CHE TUTTI I SANTI VENGANO A ME.
Mi vestii molto semplice

Con ovviamente una felpa larga per via del mio petto che faceva un male cane, ma nonostante questo non lo dirò a nessuno

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Con ovviamente una felpa larga per via del mio petto che faceva un male cane, ma nonostante questo non lo dirò a nessuno. Per primo mio padre, si farebbe troppe paranoie, così come il resto della squadra. E poi non abbiamo più parlato del mio piccolo incidente successo in camera mia, e quindi vorrei continuare a non parlarne. Però ho un presentimento, un presentimento brutto, ma non so cosa sia precisamente.
Andai in cucina a fare colazione, restai leggera prendendo solo una mela. Gli Avenger arrivarono dopo qualche minuto, guarda caso proprio mentre mi toccavo il petto per sentire se era Devil o no.
Tony<tutto bene tesoro?>
Io<chi io? Oh si, tutto a meraviglia> risposi prendendo lo zaino ed uscendo da quella casa, che però assomiglia di più ad una torre.
Mentre camminavo una fitta mi tolse il fiato, tanto che dovetti reggermi ad un albero li vicino per non cadere.
Era successo a volte, ma MAI così forte.
Ho paura. Ho paura che oggi non riuscirò a contenere i miei poteri. Cosa succederebbe se per sbaglio scoppiassero?
Presi un respiro profondo e continuai a camminare per la scuola.
Spero solo che Flash non ci sia, se ce sarà ancora più difficili contenerli, MOLTO.
Appena arrivai non passai inosservata a Mj, Peter e Ned.
Mj<oggi sei quasi in ritardo>
Io<si, lo so, ho avuto un problemino da risolvere>
Pensai ad una cosa. Una cosa che mi fece allontanare da tutti. Vi spiego, anche se è un po' complicato.
Avevo 15 anni, e avevo da poco scoperto di Devil. Ero beata in camera mia a leggere quando mi trasformai nel demone, per un ora non riuscii a ritornare nel mio corpo e quando ce la feci avevo "costruito un muro" dentro me stessa, però se ricordo bene, la prima volta (ed unica) in cui mi sono trasformata in lui avevo gli stessi dolori. No, non può essere. Non posso stare per trasformarmi in lui, NON ORA, NON QUI, non posso rischiare.
Le voci dei miei amici mi arrivarono quasi come se sussurrassero quello che dicevano. Mi ripresi da quello stato di trans e continuai come se nulla fosse, anche se i miei amici avevano un po' dei sospetti, ma li ignorai.
Ed eccoci qua alla seconda ora di scuola... Con la mia interrogazione di tecnologia, nella quale me la cavavo bene grazie alla mentalità degli Stark.
Però sembrava andare tutto stranamente troppo liscio, mentre la prof stava parlando con la classe un altra fitta al petto. DIO MIO SE NON LO UCCIDO QUANDO ESCE.
Però, grazie alla mia solita fortuna, mi vide più di metà classe visto che ero alla lavagna, davanti a tutti. E chissà come mai fu Flash a parlare.
F<che cosa hai Stark, un attacco di ansia?> disse mentre alcuni della classe ridevano. Gli feci una smorfia in segno di risposta. Odio dover mantenere il mio segreto. Mi misi una mano dietro la schiena e visto che Flash era vicino ad uno scaffale gli feci cadere in testa i libri su uno scompartimento leggermente più sopra della sua testa. La sua faccia era DIVINA. Mj appena lo vide mi guardò divertita ma allo stesso tempo preoccupata, la mia classe rideva come una matta , mentre la prof cercava di aiutare un po' Flash.
E in quel momento chiesi di andare in bagno. Arrivata mi appoggiai sul lavandino e presi la mia collana fra le mani e notai che era diventata leggermente nera. Iniziai a tremare. Avevo paura, e non poca. Non era mai successo così. "Che mi sta succedendo" sussurrai tra me e me. Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo. Poi ritornai nell' aula, cercando di stare più calma possibile. All' interrogazione per fortuna avevo preso 8, una cosa buona della giornata. Poi pensai che oggi avevo gli allenamenti, ma li salterò, non ho le forze necessarie.
Finita la scuola tornai subito a casa. Non ce la facevo più, la testa mi stava per esplodere, mentre il petto stava per distruggersi. Entrando nel salone non passai di certo inosservata.
Pepper<oggi hai fatto presto, tutto
bene?>
Io<oh, si a meraviglia> risposi salendo le scale per la mia camera. Appena dentro gettai lo zaino sul letto e mi misi con la schiena appoggiata alla parete e seduta per terra, mi presi la testa fra le mani e iniziai a sussurrare a Devil "ti prego basta, non ce la faccio più, non puoi continuare cosi" e qualche lacrima bagnò il mio viso. Pepper chiamò tutti a tavola visto che il pranzo era pronto, e nel mentre cercavo velocemente di togliermi i segni delle lacrime, e in parte ci riuscii, sono riuscita a togliere i segni dalle guance, ma gli occhi li avevo leggermente rossi. Mi inventai una scusa, così se mi avrebbero detto perchè avevo gli occhi così gli avrei risposto "mi sono strofinata troppo gli occhi" sperando che funzionasse. E per fortuna fu così.
Ci sedemmo a tavola mangiando la pasta deliziosa che Pepper aveva preparato. Quando avevamo finito aiutai Pepper a sparecchiare mentre gli Avengers parlavano fra di loro.
Tony<allora Zio del Tuono, non per farmi i fatti tuoi, ma come va la vita su
Asgard?>
Thor<oh, tutto bene>
Finii di sparecchiare e mi avviai per sedermi ma una fitta mi bloccò.

Pov. Tony
Thor<oh, tutto bene> mi rispose lo zio del tuono alla mia domanda.
Vidi Nicole che stava venendo verso di noi. Poi si fermò mettendosi entrambe le mani sul petto, facendo una faccia mista fra la paura ed il dolore.
Io<ehy, Nick, tutto bene?> gli chiesi preoccupato. Lei annuì non molto convita, allora mi alzai per andare da lei, ma poi crollò sulle ginocchia emettendo un urlo di dolore, durò mezzo secondo perchè poi intorno a lei si formò una polvere nera, tanto che non lasciò intravedere niente. Pepper si allontanò leggermente, ma io avanzai di un passo quando vidi che la nube nera si stava alzando e quello che vidimo lasciò tutti a bocca aperta. Era il suo demone, ma questa volta era nero

Inspirò profondamente dalla sua mostruosa bocca, facendo vedere tutti i suoi denti, impossibili da contare

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Inspirò profondamente dalla sua mostruosa bocca, facendo vedere tutti i suoi denti, impossibili da contare.
Faceva paura.
Io<dove è mia figlia razza di mostro?> chiesi molto arrabbiato.
Devil<finalmente ci incontriamo faccia a faccia> disse con una voce che mi mise i brividi
Steve<e tu chi saresti?> chiese Steve.
D<oh, la piccola Nicole non vi ha parlato di me?> chiese guardandosi intorno
D<sono in piccolo esserino che vive dentro di lei> disse come se nulla fosse
Io<dove è mia figlia?!> chiesi ancora più arrabbiato
D<oh, tranquilli, la piccola umana è ancora viva, è dentro di me, ci siamo scambiati i ruoli.> disse guardandosi intorno, e poi continuò guardando Pepper <e tu dovresti essere Pepper... Pensa tante cose belle su di te> e si guardò di nuovo intorno, andando però questa volta verso Bucky.
D<ah si, e tu sei James Buchanan Barnes giusto?> chiese, e poi Bucky annuì.
D<desideravo conoscerti da tanto>

Pov. Nicole
No, non andava affatto bene, quel piccolo stronzetto stava andando verso di Bucky. Non lo permetterò mai che gli torcia un solo capello. Mi concetrai al massimo cercando di prendere possesso del MIO corpo. Urlai. Urlai per lo sforzo che feci. E poi ce la avevo fatta. Caddi in ginocchio con i palmi delle mani appoggiate sul pavimento. Avevo il fiatone, non respiravo quasi più. Chiusi gli occhi e dopo un minuto mi alzai andando da Bucky, non preuccupandomi degli sguardi della squadra. Arrivata davanti a Bucky gli dissi con tono serio
Io<Bucky, se ti si avvicina allontanati, combattilo, ma non fartelo mai avvicinare per favore>
B<ok, ma perchè>
Io<perchè sennò entrerà dentro di te ed io non voglio> dissi con le lacrime che mi rigavano il viso

Due metà che combaciano // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora