CAP. 35 - Soldato d'inverno

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Un giorno una persona mi disse:
"se nella tua vita qualcosa non ti piace, cambiala. Se non puoi cambiarla, cambia il tuo atteggiamento"
ma in questo periodo che atteggiamento devo usare? di certo non posso cambiare perché non potrei riunire la mia famiglia.

Il team di Cap, ovvero dove sono io, cambiamo alloggio ogni settimana, siamo contro la legge, alcuni sono ricercati, altri lo diventeranno.
Ora pure Luna era una di noi, era nel mio team, aveva abbandonato il team di papà perché non ci stava,non gli andava bene la situazione.
Questa situazione di certo non aiuta le mie notti. Quasi tutte passate in bianco. Gli incubi sono sempre più o meno gli stessi, se non più seri.
Mi ero appena svegliata, e con un dubbio che mi frullava in testa andai dagli altri.
<buongiorno Nick> mi salutò Steve con il mio nomignolo
<buongiorno Chiappe più belle d'America> risposi a mia volta beccandomi una linguaccia. Mentre facevamo colazione decisi di cercare di risolvere il mio dubbio.
<per caso conoscete un certo Stephen Strange?> chiesi
<si, è uno stregone> mi rispose Wanda.
<ah, ok>
<perché?> mi chiese
<non so, da giorni ho questo nome che mi tormenta la testa> spiegai andando a prendere un caffè.
<che intendi dire?> chiese Cap
<è la stessa sensazione di quando ho scoperto Lara, come se conoscessi questo nome da sempre> spiegai
<non è che è un tuo parente?> chiese Wanda
<no, non penso, non credo> risposi dubbiosa. Ormai non sapevo più che cosa mi nascondesse la vita. Perché la vita è così, quando meno te l'aspetti ti arriverà qualcosa, o bella o brutta.

***
Passarono giorni da quella mini conversazione, quando però sentii Steve parlare al telefono.

"ciao ... si, tutti bene ... in che senso? ... state andando a firmare?! ... immaginavo ... voi state bene? ... menomale ... bene anche lei ... va bene ...
si, anche io ... ciao"

Stava parlando con Melissa,.lei era rimasta. Pur non avendo sentito pure Melissa sapevo cosa stavano facendo, stavano andando a firmare gli accordi. Non so con che coraggio ma dissi
<stanno andando a firmare vero?> gli chiesi a Steve. Lui preso alla sprovvista non seppe cosa dirmi. Involontariamente una lacrima scese lungo la mia guancia destra. Steve venne verso di me e mi abbracciò.
<mi dispiace. come stai? in questo periodo mi sembri diversa> mi disse
<sono a pezzi, non riesco a dormire, faccio sempre gli stessi incubi, poi mi manca stare tutti insieme, tutti a ridere e scherzare, ma soprattutto..> dissi tutto d'un fiato <mi manca Bucky> continuai
<lo troveremo, stai tranquilla> mi rassicurò, e io in mia risposta lo abbracciai
<grazie> gli sussurrai
<di cosa?>

***
Io e Steve eravamo a giro per un po' compere, con occhiali da sole e cappello con la visiera. D'improvviso arriva una telefonata a Steve e mettendosi in disparte risponde. Quando finisce la telefonata mi spiega.
<dobbiamo andare> dice
<perché?>
<Bucky, o meglio, il Soldato d'inverno, ha distrutto il palazzo dove firmavano, ha ucciso il re del Wakanda e ora T'Challa vuole vendicarsi> spiegò brevemente
<cazzo, ma non era in lui, vero?> gli chiesi
<si, ma il problema è spiegarlo a tuo papà>
<perché?>
<lo strano cercando>
<merda> conclusi iniziando a camminare più velocemente possibile.
Arrivammo nel motel, pagammo, e insieme agli altri ci dirigemmo per cercarlo, prima che lo trovasse papà.
Sam, grazie ai suoi aggeggi da piccione riuscì a localizzare Bucky, si trovava a Berlino. Andammo li con uno dei voli che erano subito pronti, per tutto il viaggio tutti noi eravamo in ansia, se ci scoprivano eravamo fottuti. In questi giorni sentivo un lieve pizzicore sopra al gomito, ma non ci facevo tanto caso.
Eravamo atterrati e ora si scendeva.
<ora bisogna trovare la macchina giusta> disse Sam strofinandosi le mani
<in che senso "trovare"?> gli chiesi dubbiosa
,<oh, andiamo, non mi piace dire rubare> disse andando verso una macchina nera.
<oh no, non intenderesti rubarla?> gli dissi io spalancando gli occhi.
<zitta e sali> mi disse lui con un sorriso.
Partimmo, io, Sam e Steve eravamo in una macchina, gli altri erano andati da un altro lato. Stavamo parlando quando ad un certo punto qualcosa spaccò la macchina.
<santa merda, qualcosa che va per il filo giusto ci sarà?!> sbottai io.
Guardando meglio il tizio che era caduto sulla macchina era strano. Aveva dei capelli lunghi, il viso coperto da una specie di occhiali neri e una maschera del medesimo colore. Scendendo si notava un costume molto protetto, un giacchetto anti proiettile e altre cose di protezione, la mano sinistra era chiusa a pugno. Quella mano. La riconoscevo tra mille. Vibrano. Mi immobilizzai, tanto che Steve mi strattonò via dalla macchina. Il Soldato d'inverno procedeva a passo svelto mentre noi correvamo via. Su quel ponte non c'era nessuno, tanto che decisi di usare i miei poteri senza costume. Ci buttammo sotto da quel ponte, Steve facendo un salto, io utilizzando l'aria. Mandavo via le persone nella strada sotto, correndo e cercando di rassicurarle un pochino, ma era un po' difficile. Una volta riusciti a questo intento corsi a cercare Steve per aiutarlo. Ma qualcosa mi colpì la spalla. Un liquido caldo e denso scendeva da lì. Mi aveva sparato alla spalla. Non persi tempo e guardai dove fosse. Lo trovai sopra una macchina con il fucile puntato verso di me. Mi alzai e vidi Steve andarci in contro. Bucky si preparò un pugno dal braccio di vibranio da sferragli, ma Cap si difese mettendo davanti a sé il suo scudo. Con un calcio della pancia il Soldato d'inverno lo spinse giù dalla macchina e gli continuò a sparare. Con una capriola Cap si nascose dietro una macchina. Con un attimo di distrazione del Soldato Steve balzò sopra la macchina e gli dette un calcio. Il Soldato non perse tempo e ricominciò a sparare senza sosta. A questo si susseguirono una specie di mosse indescrivibili. A quel punto, quando ormai il Soldato d'inverno aveva preso lo scudo di Capitan America intervenii io. Gli corsi in contro e lui mi lanciò lo scudo cercando di colpirmi. Lo schivai e e nel mentre che gli correvo in contro prese un pugnale dalla sua tasca. Fece una serie di mosse che schivai, era molto agile. Non gli volevo fare del male, quindi usai tutto tranne che il fuoco. Riuscii a mandarlo addosso ad una macchina e Steve gli corse in contro. Lo prese e lo buttò in terra. In risposta il Soldato d'inverno, con la mano sinistra, gli prese il collo e lo lanciò sopra una macchina. Si picchiarono così per un po' e io iniziavo a sentire le forze mancarmi.
Cap riprese il suo scudo e combattevano così: il Soldato gli dava colpi di pugnali e Cap si difendeva con lo scudo. Dopo che Cap lo buttò a terra gli si tolse la maschera ed il viso ora era totalmente scoperto. Io che ero lì vicino mi uscì un sussurrò.
<Bucky...> lui si girò verso di me e mi rispose.
<chi diavolo è Bucky?>
Arrivo Sam e lo butto giù a terra.A quel punto sparai una palla di fuoco e Steve mi guardò. Poi guardò la nube di fumo che avevo creato e tirò un sospiro.
Insieme a Uomo piccione presero Bucky e, divi averlo detto agli altri ce ne andammo in un magazzino abbandonato.

**********
Spazio autrice
ed eccoci qua, anche se con un po' di ritardo, è uscito lo spietatissimo Soldato d'inverno che tutti aspettavano HAHAH
vabbè, se avete richieste o altro non esitate e dite
ciauu
~vio🖤

Due metà che combaciano // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora