CAPITOLO 30

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⚠️ATTENZIONE: rischio di capitolo moooolto lungo⚠️

Negli Inferi

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POV. NICOLE
I primi raggi del sole si attaccarono al mio viso, impedendomi di restare a lungo con gli occhi ancora chiusi. Aprii gli occhi e mi ritrovai sul petto di qualcuno, per la precisione il petto di Bucky. Alzai lo sguardo e vidi il suo viso. I muscoli rilassati erano illuminati da qualche raggio di sole fuggitivo. Sorrisi. Cercai di levarmi senza svegliarlo, ma con scarso, anzi scarsissimo successo.
<dove credi di andare Nana?>
<a fare colazione, di mattina ho una fame tremenda> dissi facendolo ridere.
<c'è una volta che non hai fame?> chiese ancora ridendo
<ehy, così mi offendi, comunque no> risposi ridendo pure io e a piedi scalzi uscii dalla porta, con Bucky che uscì qualche minuto dopo.
<comunque aspettiamo a dirlo a tutti?>
disse Bucky
<cosa?>
<che noi stiamo insieme>
<si, ti immagini poi tutte le occhiatine, o le battute di papà e Sam...>
<giustamente>
Scendemmo le scale e arrivati in cucina c'era già qualcuno. Oltre a me e a Bucky c'erano pure Steve, Pietro, Clint e papà, di cui quest'ultimo era pure al telefono.
<come mai già sveglia?> chiese Steve, puntandomi la penna con cui compilava il suo cruciverba addosso.
<in certi momenti la fame chiama> risposi tranquilla, mentre Steve scuoteva la testa divertito. Aprii lo sportello della mensola e tirai fuori una tazza con scritto 'Nicole' ed un disegno dei 4 elementi. Successivamente aprii un altro sportello e tirai fuori i cereali, aprii il frigo e presi il latte da lì dentro, e per ultimo presi un cucchiaio da un cassetto. Mentre finivo la mia tazza di latte freddo con i cereali se ne erano andati via tutti, ma non mio padre.
<domani viene Lukas con tutta la sua banda> a quella frase quasi mi strozzai con il latte
<ma sei serio?!>
<secondo te? io sono sempre serio>
<CHE BELLOO!!> e fu così che mio papà si ritrovò un imbecille di 17 anni (compiuti non dà molto) a saltellare come un coniglio, mentre si andava a lavare, o docciare per come direbbe un certo Anthony Stark.
Entrai nella doccia, mentre l'acqua fredda scorreva lungo la mia pelle chiara mi vennero in mente alcune delle mie figuracce della top ten

*ricordo*

C'eravamo io e Peter che camminavamo per andare a casa di Mj, le stavamo organizzando una festa di compleanno a sorpresa. Arriviamo davanti alle strisce pedonali per passare e accanto a noi si ferma un vecchietto, anche lui che doveva passare. Guardando meglio le sue mani aveva una busta piena di limoni, questi limoni caddero, perché la busta era rotta e io e Peter diciamo in coro <SIGNORE I LIMONI!> il signore ci guarda scioccato e poi ci risponde <ragazzi, un po' d'educazione... i giovani di oggi non sanno più che cosa vuol dire 'educazione'>
<ma che abbiamo detto?> chiese il mio amico
<"Limoni" sono anziano, e merito un pochino di rispetto>
<ma le abbiamo detto che le sono caduti i limoni....>
<ma che cos- *guarda la busta* oh, scusate ragazzi>
Nel frattempo io e Peter arrivati dall'altro lato della strada ci mettiamo a ridere senza fine.
*fine ricordo*

Uscii, anche se contro voglia, dalla mia doccia e mi vestii con un outfit casual, un top grigio con dei pantaloni aderenti (ma non troppo) neri.
Scesi giù in cucina ed aiutai Pepper a cucinare. Mangiammo e nel frattempo parlavamo.
Tony<allora voi due> disse indicando me e Lara <Ve la sentite dopodomani di andare, bhe, li dove avete visto quella foto "nera", però se non volete non importa eh> io e l'altra diretta interessata ci guardammo e all'unisono annuimmo.
Lara<non è una scelta, dobbiamo, insomma, quando abbiamo accettato questo "lavoro" correvamo dei rischi, e i rischi sono questi> spiegò giustamente mia sorella. Finimmo anche il pranzo e ci mettemmo tutti sul divano a parlare del più e del meno, però la mia associalità mi disse di andarmene in camera mia e così feci. Mi distesi sul mio letto e presi in mano il libro che sto leggendo, Il sole a mezzanotte. Sono arrivata al capitolo 5, lo ho iniziato a leggere da poco. Non lessi neanche la prima riga che subito la porta di camera mia si aprì ed entrò un Bucky divertito.
io<sai che cosa è la privacy??>
Bu<no, con te no> disse facendomi ridere, mentre lui si distendeva sul mio letto.
io<che è successo giù?> chiesi curiosa
Bu<tuo padre e Steve si sono messi a litigare... sui condimenti adatti alla pizza>
io<io non ho più parole, quei due sono peggio dei bambini> dissi fra le risate
La voce di J.A.R.V.I.S. ci chiese espressivamente di andare giù, e così fecimo.
Scendemmo le scale con tutta tranquillità, fino a quando una voce richiamò la mia attenzione
<quindi può fare proprio di tutto?!>
<tutto quello che vuoi> rispose tranquillo mio padre. La voce disse a J.A.R.V.I.S. di mettere una canzone, e non appena finì di dirgli il titolo il ritornello di Occidentali's Karma rimbombava nelle mie orecchie.

Due metà che combaciano // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora