(avevo 11 anni quando ho iniziata a scriverla, quindi scusate per i primi capitoli🤠✨)
E se il grande genio,miliardario,playboy,filantropo nascondesse un grande segreto? E se gli Avengers non ne sapessero niente? E se un giorno per sbaglio il grand...
Ritornai a casa da lavoro e mi arrivò un messaggio da parte di Ned.
Il tipo sulla sedia💺 Ehy, Nick, ti va di andarci a prendere un gelato al centro commerciale? Non ho niente di meglio da fare se te lo stesso chiedendo.
io bhe, ok, ci sto, esco di casa e arrivo.
Mi disse che andava bene e che lui era già lì, tipico di Ned. Andai a piedi visto che non distava molto. Anche se tutta la gente sapeva chi ero io, riguardo i miei poteri, tutti appena passavo mi guardavano e si sussurravano qualcosa, ma ormai mi ci ero abituata. Arrivai al centro commerciale e vidi Ned seduto di spalle su una panchina. Silenziosamente gli andai dietro, e gli urlai. Lui saltò e si girò di scatto verso di me con una mano sul petto. <ti avevo avvertito che la mia vendetta arrivava> gli dissi ridendo. <ti ricordi ancora quella volta che ti ho sporcato il naso con il gelato?!> mi chiese scioccato. <oh sì, eccome se me lo ricordo> Gli dissi mentre entravamo nella gelateria. Io presi fior di latte e cioccolato, mentre Ned prese limone e fragola. Con i gelati in mano giravamo il negozio senza fare nulla. Finii il mio gelato e buttai il tovagliolo in un cestino lì vicino. Ned lo aveva già finito, ma io sono sempre la più lenta per mangiare un gelato. Parlavamo del più e del meno, fino a quando non udimmo delle grida, e corsi per vedere. Essendo un Avengers è il mio "lavoro". Andai nel luogo da dove provenivano le grida e quando vidi cosa c'era non capii pienamente il senso delle grida. Ned arrivò faticosamente, e io mi infilai tra la folla. Quest'ultima mi fece passare subito. Davanti a me c'erano un uomo, una donna e una ragazza. Erano vestiti... strani, tipo come se si fossero vestiti d'epoca. Mi ci volle un po' per realizzare, ma non capii come fosse possibile. Rimasi scioccata. Mi avvicinai lentamente. <ehm, salve> dissi richiamando la loro attenzione. <dove ci troviamo? e chi è lei?> chiese riferito al luogo e all'uomo con loro. <vi trovate in un centro commerciale di New York> dissi io calma. <chi è lei?> scandì la donna. <io sono Howard, chi è lei?> disse l'uomo <io sono Winnifred, perché sono qui?> chiese sta volta riferito a me. <smettetela di filmare> ordinai a tutta la folla, e levarono tutti i telefoni. <siamo nel 21° secolo signora> gli gli dissi, ormai ero vicino a loro. La ragazza spalancò gli occhi sorpresa. <volete venire a casa mia, così vi spiego meglio?> gli chiesi, ed annuirono tutti e tre, anche se un po' titubanti. Passando accanto a Ned gli mimai con la bocca un 'dopo ti scrivo', mentre la gente ci guardava andare via. <allora, io mi chiamo Nicole e ho 22 anni> gli dissi appena usciti, tanto per rompere un po' il ghiaccio. <io sono Rebecca> mi disse la ragazza, e io sorrisi felice visto che si stava iniziando a fidare, credo. <siamo nel 2021, voi da dove venite?> gli chiesi <dal 1943, a Brooklyn> disse sconvolta Winnifred A sentire quella città mi venne in mente Bucky, e le lacrime tentarono di uscire, ma le bloccai. <bel paese> dissi cercando di mantenere un tono di voce normale. <si, lo era> disse la donna. <se volete domani ci potremmo andare, non dista molto> gli dissi mentre aprivo la porta di casa. Li feci entrare rassicurandola che non li avrei uccisi e poi mi richiusi la porta alle spalle. Rebecca andò a giro per il soggiorno, e si fermò davanti una foto. Chiamò la mamma ed essa la guardò con gli occhi lucidi. <James...> sussurrò, ma io lo udii. Andai da loro e mi misi a guardare la foto. <lo conoscete?> gli dissi con voce quasi tremante. <si, era mio fratello> disse con la voce tremante Rebecca. A quel punto la lacrima che tanto minacciava di uscire scese, contagiando pure le altre lacrime. <come ha fatto a sopravvivere, era morto!, e come fate a conoscervi> disse Winnifred. <é-é una storia lunga, poi ve la racconterò di sicuro, per ora pensate solo a rilassarvi> dissi mentre mi asciugavo le lacrime e me ne andai in bagno. Howard si era isolato da noi, e si era rinchiuso nella camera che gli avevo dato. Chiusi la porta a chiave e guardai il mio riflesso allo specchio. I capelli arancioni arrivavano poco più in giù delle spalle, e le lentiggini sul naso erano più visive. Misi la mano dentro la maglia e tirai fuori una collanina. Me la aveva data Bucky. Si trattava di una catenina con due piccole targhette con tutti i suoi dati. Da allora non me la tolsi più. Mi sciaquai il viso e ritornai in soggiorno. Rebecca si guardava in giro curiosa. Solo in quel momento vidi quanto somigliava a suo fratello.
<allora, avete fame?> chiesi facendo girare Rebecca e sua mamma verso di me. <ora che mi ci fai pensare...> disse Rebecca facendomi ridere. Mi avvisi ai fornelli, ma Winnifred si alzò per andarci lei. <no, cucino io tranquilla, oggi pensa solo a rilassarti> lei annuì e rimase seduta alla penisola per aspettarmi. <adoro i tuoi capelli> mi disse Rebecca facendomi sorridere. <grazie>
Dopo che gli cucinai qualcosa di buono presi un piatto e mi incamminai verso il corridoio. Bussai alla porta di Howard due volte, e dopo che mi disse di entrare, entrai. <ciao, non so se avevi fame, però ho cucinato pure per te> gli dissi cortese mentre appoggiavo il piatto sulla scrivania. Poi il telefono mi squillò. Lui mi guardò stranito. <niente, è mio padre, lo chiamerò dopo> gli disse mentre riagganciavo. Poi uscii dalla stanza, concedendogli il tempo di riflettere.
<hai sorelle? figli? nipoti?> mi chiese felice Rebecca. <Rebecca, calma, lasciala riposare> disse Winnifred. <no no, tranquilla. Comunque sì ho due sorelle, no non ho figli e si ho un nipote> dissi rispondendo alle sue domande <vuoi chiedermi qualcos'altro?> gli chiesi mentre gli si illuminavano gli occhi. <davvero?> mi chiese felice, e io annuii. <quanti anni hanno le tue sorelle?> <una 22 anni come me e l'altra 5> <come si chiamano?> mi chiese interessata. La mia vita era veramente così interessante? <Lara e Morgan>
______________________________ SPAZIO AUTRICEE bene, non sono morta, ma ho veramente troppo cose da studiare e non riuscivo ad alternare il tempo tra wattpad, il mio cane e scuola. vi lascio l'abito da discoteca per Pikachu
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diciamo che potrei andare a lavorare da intimissimi come designer per pigiami HAHAHAH e niente vi saluto ~vio🌹🥀