È passata una settimana: Ashton è tornato a casa ed è già attivo nella sua vita da super star, Gemma è rimasta qui al fianco del suo amore, Harry ed Elisabetta sono tornati a Londra a godersi la loro casa e la pausa post-tour, Steve e Rebecca vanno alla grande e poi ci siamo io e Collin…
Ci stiamo frequentando. Mi trovo bene con lui, ma le parole di Elisabetta continuano a tormentarmi: “Tu stai cercando Luke in un altro.”.
Faccio no con la testa per scacciare questi brutti pensieri, poi, sedendomi sul divano con le gambe incrociate, prendo il telefono, accedo a Facebook e inizio a scrivere lo stato.
“E se hai mentito è uguale ora lasciami andare, ma se hai amato era amore e non è mai un errore. Raf – Non è mai un errore.” scrivo il pezzo della canzone in inglese e poi aggiungo: “Non sei stato un errore, solo un fantastico sogno, che come ogni fantasia si è dissolta lasciando un grande vuoto che ora sono pronta a colmare.”
Il grande Raf ha ragione: alla fine di una storia con una persona che si è amato è assurdo pensare che sia stato un errore. Amare non è mai un errore. Amare ed essere amati è un dono, che ti lascia molto, ma purtroppo, come capita dopo una rottura, è difficile apprezzare i momenti passati insieme come si era capaci di farlo prima quando le cose andavano bene.
Accendo la tv e faccio un po’ di zapping.
Sono sommersa dalla mia attività e dai miei pensieri quando il telefono che ho tra le mani inizia a vibrare. È Gemma.
-Ehy! –la saluto.
-Cry! Che cose assurde scrivi in Facebook? –mi domanda.
Rido. –Mi controlli, Gemma? L’ho postato meno di dieci minuti fa. –rispondo divertita.
-Ti sei decisa a chiudere definitivamente con la questione Hemmings? –chiede tornando seria.
-Sì, non vedo perché possa essere una cosa assurda, dato che è mesi che mi ripeti di andare avanti. Finalmente con Collin credo di avercela fatta! –esclamo soddisfatta.
-È un’assurdità perché non sono l’unica che ti controlla. –dice con tono preoccupato.
-Che vuoi dire Gemma? –chiedo spaesata.
-Voglio dire che non sono l’unica che ha letto quello che hai scritto. –continua.
-Oh, Gemma! Basta con questi giri di parole! Dimmi cosa c’è che non va! –esclamo.
-Hai il computer acceso? –chiede.
Guardo sul tavolo e vedo il portatile di Rebecca.
-C’è quello di Becky, controllo. –dico alzandomi e avvicinandomi al computer.
-È acceso. Che devo fare? –chiedo.
-Vai in Twitter. –risponde.
-Ok, ora? –domando.
-Vai sul profilo della tua questione chiusa. –dice, forse con timore.
Digito “Luke Hemmings”. –Cosa dovrei control… -non finisco la domanda perché la risposta sta nei suoi tweet appena comparsi sullo schermo.
“Entrerò nei tuoi pensieri di una notte che non dormi e sentirai freddo dentro. Entrerò dentro ad un sogno, quando è già mattino e per quel giorno tu mi porterai con te.” Questo pezzo è scritto in italiano, mentre il tweet dopo è completamente in inglese: “Non sono pronto a lasciare quel sogno, non voglio che svanisca. Basta che chiuda gli occhi per far tornare tutto come era prima.”
-Cry? Cry? Ci sei? –continua Gemma dall’altro capo del telefono.
Non ho parole. Sono bloccata davanti allo schermo.
Rebecca entra nel salone.
-Cry, che guardi al mio computer? –domanda.
Non rispondo nemmeno a lei. Si avvicina e legge. Rimango immobile tranne per il piccolo movimento che faccio per passare il telefono a Rebecca.
-Cry? –sento dire da Gemma.
-Sono Becky, credo che Cristina sia caduta sotto shock. –spiega.
-Ok, vi aspettiamo. –risponde Rebecca riattaccando la chiamata.
Mi prende la mano e mi trascina sul divano.
-Cry, tutto ok? –mi domanda preoccupata.
-Dimmi che quello non è per me, solo così andrà tutto bene. Oggi uscirò con Collin e lui sarà solo un ricordo. –la guardo.
-Può essere. –risponde lei semplicemente.
Improvvisamente le lacrime iniziano a scendere.
-Ha scritto in italiano il pezzo di canzone che ho postato io qualche minuto fa. Quelle frasi sono per me. –dico non controllando più il mio pianto e abbracciando forte la mia amica.
-Calmati, Cry! Vedrai che andrà tutto bene, te lo prometto. Ora però sta a te decidere che fare. –mi sussurra all’orecchio.
Continuo a versare lacrime sulla sua spalla. –Io non capisco perché lo abbia fatto, forse mi sto facendo paranoie inutili, avrà usato quella canzone per far felice la bionda della sera in discoteca! –esclamo.
-Ascolta. –dice Rebecca staccandosi dall’abbraccio. –Tra qualche minuto arriva Gemma. Sicuramente lei saprà di più.
Annuisco e raccogliendo le ginocchia al petto aspetto nella speranza di buone notizie. Proprio ora che pensavo fosse tutto finito il mondo ha deciso che è stato troppo facile soffrire per mesi, che devo affrontare anche questa.
Cosa avrei fatto se Luke fosse tornato da me? E cosa avrei detto a Collin?
Non riesco a capirci più nulla, così appoggio la testa alle ginocchia e continuo a piangere mentre Rebecca cerca di consolarmi inutilmente.
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Ovunque andrai
FanfictionCristina è una ragazza italiana che già all'età di sedici anni sa quello che vuol fare nella vita: viaggiare. Grazie ad un'amica di famiglia ha la possibilità di partecipare al concorso di una società americana; così Cristina mette in gioco il propr...