Capitolo 28

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Venerdì 21 marzo. Qualche giorno fa i ragazzi sono andati a trovare Niall durante la serata libera del tour. Oggi finalmente sono tornati, sono stata tutto il giorno in società con la speranza che almeno per questa sera possa rivedere il mio Luke dato che suoneranno solo domani e domenica per le due serate finali qui a Londra; ma uno stupido messaggio ho infranto tutti i miei programmi: “Ciao Cry, questa sera abbiamo una twitcam, se ce la faccio ci vediamo per le 23. Non vedo l’ora di riabbracciarti. Ti amo.”
Avevo risposto con poco entusiasmo e poi ero tornata ad immergermi nelle solite pratiche giornaliere.
Sono appena rientrata a casa con Rebecca e corro in camera per cercare tutto l’occorrente: è tutto il girono che ci penso ed anche se è un’idea assurda ho deciso di non pensarci troppo e farla.
Prendo dei leggins neri, una felpa nera e mi servirebbe anche una beretta dello stesso colore, ma non l’ho.
-Steve? –chiamo dalla soglia della porta.
-Cosa? –risponde lui avvicinandosi alle scale.
-Non è che mi presteresti il tuo cappello di lana nero? –chiedo.
-Certo, vado a prendertelo. –dice.
Metto le scarpe da ginnastica e scendo al piano inferiore.
-Vai a correre? –mi chiede Steve passandomi la berretta.
-In realtà vado a riprende il mio ragazzo. –dico sorridendogli.
-Cosa? –domanda lui. –In questo stato? –continua indicandomi.
Rido. -È una missione segreta. Ha una twitcam tra un paio d’ore e voglio infiltrarmi. –spiego.
-Tu sei tutta matta! Quel ragazzo ti ha fatto perdere la ragione! –esclama andando a sedersi sul divano.
-Quindi non ceni con noi? –mi domanda Rebecca uscendo dalla cucina.
-No. –rispondo.
-Ha ragione Steve. Vestita così ti arrestano! –esclama scoppiando a ridere.
-Al massimo se non avrete più mie notizie saprete dove trovarmi: alla stazione di polizia. –dico in tono ironico.
-Ma ci vai davvero? –chiede seria Rebecca.
-Certo! Non riesco ad aspettare fino alle 23. –spiego. –Comunque non preoccupatevi, ci vado con Gemma. –aggiungo.
-Lei ha acconsentito a fare questa pazzia? –continua Rebecca.
Non rispondo, ma le sorrido.
-Non glielo hai ancora chiesto. –conclude lei intuendo dalla mia espressione.
-Esattamente, ma è quello che sto per fare. Ora vado a casa sua. –dico andando verso la porta.
-Per me ti chiuderà la porta in faccia! –urla ridendo Steve.
-Non aspettatemi. –rispondo io chiudendomi la porta alle spalle.


Finalmente trovo l’appartamento di Gemma. Vive in un bel quartiere e anche la sua palazzina non è niente male.
Suono e Gemma mi apre quasi subito.
-Cristina! Che ci fai qui? Sei andata a correre? –chiede facendomi entrare.
È la prima volta che entro nel suo appartamento e le scatole sono ancora l’elemento predominante anche se ormai vive li da settimane.
-No, non sono andata a correre, questo è il mio abbigliamento “sequestra Hemmings” –dico in tono ironico.
Scoppia a ridere, ma io la guardo seria.
-Non dirai sul serio? –chiede lei preoccupata.
-Certo che si. Ti unisci a me? –chiedo a mia volta.
Lei mi fa segno di seguirla e ci ritroviamo in cucina.
-La proposta mi tenta, ma io avevo già programmato di vedermeli al computer, non ho molta voglia di uscire, tanto poi Ash ha detto che mi raggiunge. –spiega.
Annuisco e sedendomi sulla prima sedia che trovo mi tolgo il cappello di lana scoppiando a ridere dal nulla.
Gemma mi guarda e poi viene contagiata dalla mia euforia.
-Ma che ti prende? –mi chiede.
-Nulla, pensavo a quanto sono ridicola, che diavolo mi è saltato in mente di fare? –chiedo retoricamente.
-Va bè, dato che sei qui, che ne dici se ceniamo davanti a un bel film e poi con una ciotola di popcorn ci guardiamo i ragazzi? –mi propone.
Accetto l’invito.
Così passo la serata insieme a Gemma. Ci guardiamo “Una spia non basta” e essendo donne apprezziamo i due protagonisti a tal punto che ci ritroviamo a correre per la casa per trovare il cavo per collegare il computer alla TV.
Fortunatamente i ragazzi non smentiscono mai: era ovvio che fossero in ritardo. Come sempre. Poi finalmente iniziano.
Ci guardiamo spiazzate e poi scoppiamo a ridere.
-Torniamo a guardarci i due fustacchioni di prima o ci accontentiamo del porcellino e della ballerina? –mi chiede Gemma in tono ironico.
Continuo a ridere. –Qui possiamo raccogliere materiale per sfotterli a vita! –esclamo.
La twitcam dura solo quarantacinque minuti, ma io e Gemma rischiamo davvero di dover andare in ospedale per le troppe risate. Ci fa male la pancia per colpa delle loro stupidate.
In quei pochi minuti oltre a ridere come matte abbiamo visto i nuovi tatuaggi di Calum e abbiamo scoperto che seguiranno gli One Direction nel loro “Where we are tour”, ne io ne Gemma sapevano della risposta definitiva, ci avevano detto solo che forse c’era questa possibilità.
Inoltre sul finale, quando Calum si è improvvisato un tecnico di YouTube e gli altri si sono messi ad interpretare non so che scena, ho iniziato a preoccuparmi seriamente: che diavolo era quella faccia di Michael?
Luke è mio!
Scoppio a ridere nuovamente per quella scena epica, sembravano due innamorati.
-Stai pensando nuovamente alla faccia di Michael? –mi chiede Gemma.
Annuisco e continuo a ridere non riuscendo a togliermi quella scena dalla testa.
Gemma intanto prende il telefono e chiama Ashton avvisando che io sono qui con lei.
-Dice che appena finiscono ci raggiungono qui. –dice.
Fa a tempo a concludere la frase che qualcuno suona il campanello.
Gemma mi guarda spaesata. –Impossibile che siano già loro! –dice avvicinandosi all’occhiello.
-O merda! –esclama subito dopo. Mi guarda e non dicendomi nulla prende un lungo respiro e apre la porta.
-Ciao, Harry! Che ci fai qui? – domanda Gemma facendo entrare il fratello.
Sulla soglia di casa compare un ragazzo alto uno e ottanta, con dei meravigliosi ricci castani e due grandi occhi verdi, entra ridendo e togliendosi il cappello di lana nero.
-Passo a salutarti ed è così che mi accogli dopo mesi che ci sentiamo solo per telefono? –chiede lui divertito.
-Se tu te la spassi tra le strade di Los Angeles non è colpa mia. –sussurra Gemma.
Harry si accorge di me e alzando una mano mi saluta. Ha delle mani enormi il ragazzo, ovvio non potrà mai fare concorrenza ad Ashton: lui le ha di una grandezza sovraumana.
Mi alzo e avvicinandomi gli porgo la mano. –Ciao, io sono Cristina.
-Piacere, io sono Harry. –dice lui stringendola.
Guardo Gemma ed è seriamente preoccupata; l’improvvisata del fratello può portare solo a una cosa: avrebbe scoperto la relazione tra lei e Ashton. Forse è anche la volta buona dato che è da tanto che i due discutono su questo argomento, ma guardando Gemma capisco che non è ancora pronta, così mentre Harry toglie l’impermeabile mi avvicino a lei e le sussurro: -Non preoccuparti. Ti copro io, ho già un’idea.
-Allora Harry, sei tornato da molto da Los Angeles? –chiedo rivolta al ragazzo.
Si siede sul divano e noi con lui.
-No. Oggi pomeriggio, ho sistemato le valigie a casa e poi sono venuto a trovare la mia sorellina. A proposito, non è che avresti un bicchiere anche per me? –chiede indicando le bibite sul tavolino.
Gemma si alza e va in cucina per accontentare il fratello.
-Ma cosa stavate guardando? –chiede Harry indicando il computer ancora collegato alla Tv. Poi legge il link di YouTube. –Avete visto i 5sos? –aggiunge.
-Sì, Gemma mi ha invitato a vederli dato che avevo progettato di andare a infiltrarmi per vederli in diretta. –dico.
Harry mi guarda quasi allarmato. Che ha?
Gemma torna dalla cucina e ridendo mi salva: -Esatto, per fortuna l’ho bloccata in tempo. Dubito che Luke poi sarebbe riuscito ad andare in onda con gli altri dopo dieci giorni di astinenza da te. –dice in tono ironico.
-Sono insostituibile. –le rispondo facendole una linguaccia.
Harry è rimasto in silenzio per tutto questo tempo, poi finalmente giunge alla conclusione: -Stai con Luke? –domanda.
Annuisco.
-Quindi sono loro che vi hanno fatto conoscere? –chiede.
-Sì, ero andata a trovarli e l’ho trovata insieme a loro. –spiega Gemma.
Riesco a trattenermi dalle risate ripensando al primo incontro con Gemma, riviverlo ora mi sento quasi una psicopatica: c'eravamo incenerite a vicenda.
-Sapete che verranno con noi in tour? –ci chiede Harry.
-Sì. –dico. Non aggiungo altro perché quelli non sarebbero sicuramente stati solo dieci stupidi giorni di lontananza.
-Tra poco dovrebbero arrivare, passano a prendere Cristina. –dice Gemma.
Torno con i piedi per terra e dopo aver parlato con Harry di quello che aveva fatto a Los Angeles il campanello suona.
-Vado io. –esclama Gemma.
Apre la porta. Uno alla volta sbucano i ragazzi: Calum, Michael, Luke e Ashton che si avvicina a Gemma in cerca delle sue labbra.
-Ciao Am… - non finisce la parola “Amore” perché viene scostato immediatamente dalla ragazza e rimane imbambolato nel vedere Harry seduto accanto me. Intanto gli altri lo hanno già salutato e io sono nuovamente tra le braccia del mio Luke.
Si è seduto di fianco a me e cingendomi i fianchi mi ha spostata sulle sue gambe.
-Mi sei mancato. –gli sussurro all’orecchio.
-Anche tu. –mi risponde.
Lo bacio approfondendo leggermente quel momento, non facendolo diventare troppo intimo. Mi accarezza la schiena e poi staccandosi mi lascia piccoli baci sulla fronte che io ho teneramente appoggiato nel suo incavo della spalla.
Anche Gemma e Ashton si sono seduti: sono tesi.
-Allora che ne dite di brindare a questa nuova avventura insieme? –propone Harry.
-Vado a prendere altri bicchieri. –dice Gemma.
-Ti do una mano. –aggiunge Ashton alzandosi insieme alla ragazza.
Io e Luke ci stiamo scambiando ancora qualche bacio e se fosse per me saremmo già a casa da un pezzo.
-Un bicchierino veloce e poi subito a casa? –mi chiede sussurrando al mio orecchio.
Rido. –Hemmings! –esclamo contrariata, ma poi sorrido. –Giù tutto a goccia e poi corriamo via. –aggiungo vicino al suo orecchio.
Fa scivolare la mano dalla schiena sulla mia natica e stringendola leggermente mi bacia nuovamente.
In tutto questo tempo Gemma e Ashton non sono ancora tornati dalla cucina. Gli altri stanno ignorando me e Luke per ragionevoli motivi, ma tutto sommato chiacchierano come se niente fosse e quando anche io e Luke ritorniamo lucidi ci intromettiamo nella conversazione.
-Però non possiamo  brindare con Coca-Cola e The al limone. Vado a prendere qualcosa di forte. –dice Harry alzandosi dal divano.
Il fatto di avere Luke a due centimetri di distanza ha mandato la mia testa a viole, per questo solo quando vedo Harry avvicinarsi alla porta della cucina capisco che non dovrei essere qui, ma già in piedi per fermarlo. Mi alzo, ma prima che possa fermare il ragazzo lui li vede.
-Ashton! –urla. –Togli immediatamente le mani da mia sorella!
Sono di fianco ad Harry, anche Luke si è alzato e si è messo tra noi e Ashton e Gemma, come a prevenire un eventuale scontro.
Harry rimane fermo.
Ashton, che era avvinghiato a Gemma fino a qualche secondo prima, fa un passo in avanti.
-Amico, ci siamo innamorati. –dice e lentamente si avvicina al riccio che nel frattempo ha stretto le mani in pugni.
-È da tanto che vogliamo dirtelo. –ora è a pochi centimetri.
Luke rimane attento, pronto ad intervenire, anche Michael e Calum sono sulla soglia della cucina ad assistere.
-Ma avevamo paura della tua reazione, Harry. –conclude Ashton.
Harry lo guarda freddo negli occhi ed è una questione di una manciata di secondi che il ragazzo carica il destro e scarica la sua forza su Ashton.
È un pugno mirato.
-È mia sorella, stronzo! –esclama.
Poi tutto diventa frenetico: Gemma urla, Luke si mette tra Ashton ed Harry che è tenuto fermo da Calum.
Gemma accarezza il viso di Ashton. –Ti fa male, amore? –gli chiede. –Brutto idiota! Che cazzo ti è saltato in mente? –continua rivolta al fratello.
Harry non risponde, al contrario se ne torna in salotto seguito da Michael e Calum.
Luke mi cinge i fianchi con le sue braccia e mi abbraccia da dietro, mentre Gemma cerca del ghiaccio per Ashton.
Una volta che Harry si è calmato ed Ashton ha ripreso l’uso della mandibola, torniamo tutti in salotto.
Il silenzio è imbarazzante.
-Da quanto va avanti? –chiede Harry.
-Tre mesi. –risponde Gemma.
-Tre mesi?!? –urla. –Perché diavolo non me lo avete detto prima?
-Ma ti senti Harry? Stai urlando. Come se fosse una questione di stato! Ora lo sai, fattene una ragione. –gli risponde la sorella con lo stesso tono di voce.
Harry sbuffa. –E tu, come hai potuto? Sei un amico, mi fidavo di te. –dice guardando Ashton; questo toglie il ghiaccio dal viso e lo guarda con la stessa intensità: -Lo so, scusa. Ci ho pensato veramente tanto, a tal punto che tua sorella è dovuta venire in Australia per far si che mi decidessi una buona volta. Sono tuo amico Harry e come tale ti prometto che non la farò soffrire, io la amo. –spiega.
Gemma prende il suo viso tra le mani e lo bacia.
-Ehi, amore! Fa ancora male. –la ferma Ashton quando il bacio si sta facendo più passionale e Gemma stringe più forte la parte colpita.
Harry si fissa le mani. –D’accordo, però niente sbaciucchiamenti davanti ai miei occhi. –dice.
-Affare fatto! –esclama Ashton porgendogli la mano tutto sorridente.
Harry la stringe sorridendo, ma non lo stesso entusiasmo. -Scusa per il pugno. –aggiunge.
-Nulla amico. –risponde l’altro.
-I miei due ometti! –esclama Gemma ridendo e stampando un bacio sulla guancia ad entrambi.
Finalmente la tempesta si è placata, ma questo imprevisto mi ha fatto pensare.
-Sai Luke, ho deciso una cosa. –gli sussurro, ma anche gli altri sentono.
-Cosa? –mi chiede Luke sorridente e fregandosene degli sguardi degli altri.
-Col cavolo che diciamo a tua madre di noi due! –esclamo.
Scoppiamo tutti a ridere e finalmente anche l’atmosfera torna ad essere quella di sempre.

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Ciao a tutte!!! Non so se avete notato ma non lascio quasi mai degli "SPAZI AUTRICE", diciamo che non ho molto da dire tranne che raccontare la mia storia.

Comunque direi che è giunto il momento di ringraziare chi legge, vota e commenta regolarmente, vi adoro davvero!

Ormai sono quasi arrivata alle 1800 letture e dire che sono felicissima è minimizzare il mio stato d'animo. Grazie ancora, davvero!!

Un'ultima cosa, un po' di pubblicità :)

SEX LIFE di LudovicoVitaMiahttp://www.wattpad.com/story/26823965-sex-life  merita davvero e credo che come me vi innamorerete anche voi :)

Credo di aver fatto tutto, se ho dimenticato qualcosa non abbiate paura a contattarmi :)

Bacioni <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3

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