Capitolo 4: I membri della spedizione

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 "Signore! Doro Levi! Abbiamo trovato un gruppo di persone abbastanza abili per farci da scorta" i fratelli tentavano di attirare l'attenzione del capo degli studiosi, un uomo di mezz'età leggermente gobbo e con gli occhiali

"Non è affar mio, parlatene con chi di dovere. Augusto! I fratelli ti han trovato degli uomini!" e si allontanò, aggiustandosi la lunga veste.

Tra le diverse persone al lavoro ed alcune guardie all'erta, il gruppo notò un uomo avanzare verso di loro: era un uomo alto e muscoloso, anche se non giovanissimo, in armatura e con lo scudo, portava una spada lunga al fianco; il viso era duro e vissuto, una cicatrice gli tagliava il lato destro delle labbra, mentre i capelli erano rasati, in stile militare. "Bene, vediamo un po' cosa mi avete portato. Un uomo coccodrillo? Beh, sicuramente sembra forte, mi basta che sappia capire i miei ordini e che li esegua senza tentare di mangiarmi"

"Parlo la tua lingua, umano. E non ho intenzione di mangiarti" "Per ora" pensò Karl

"Buono. Questo uomo sembra a posto, il tizio col cinghiale immagino sia un cacciatore o roba simile, saprà procurarci della cacciagione. Una ragazzina... dimmi, lo sai usare quello stuzzicadenti che ti porti appresso?"

"Vuoi provare?" chiese Aky, con aria di sfida.

"Perché no? Attaccami, signorinella" e si mise in guardia con lo scudo alzato.

Aky sfoderò lo stocco e tentò di colpire quello che pareva essere un punto cieco dell'avversario, ma Augusto deviò il colpo con lo scudo all'ultimo momento. La ragazza fece una smorfia di delusione, ma la nascose subito con un'espressione sicura, come a far intendere che fosse stato voluto.

"Sì ok, direi che ti possiamo prendere. E per ultimo abbiamo...oh, un altro bardo"

A quel punto alle sue spalle spuntò uno gnomo dai capelli grigio-blu, vestito di un abito azzurro ed alti stivali, che imbracciava un liuto finemente lavorato; in testa portava un cappello dello stesso colore del vestito, con una piuma blu e bianca infilata di traverso. "Buongiorno avventurieri, ci accompagnerete dunque nel nostro viaggio?" con voce suadente lo gnomo interruppe Augusto.

"Stavo giusto valutando se fossero competenti" rispose Augusto, leggermente contrariato

Il nuovo arrivato fece un inchino al gruppo "Molto piacere, il mio nome è Zarzuket, musicista e cantastorie, al vostro servizio. Vedo che anche tra di voi c'è un bardo, sarà piacevole suonare in compagnia"

"Salve Zarzuket, il mio nome è Kosmo. Che ne dici di cominciare già adesso?"

"Perché no? Gli uomini stanno preparando le vettovaglie, potremmo alleggerire loro il lavoro con un po' di musica" Zarzuket fece un cenno ad Augusto, che annuì a Kosmo, poi i due bardi andarono vicino al fuoco, per prepararsi all'esibizione.

"Voialtri invece, come vi chiamate?"

"Io sono Fearil, se permette andrei ad aiutare i cuochi, me la cavo abbastanza bene" Fearil fremeva di mettersi all'opera, vedendo già lo scempio che stavano facendo i manovali.

"D'accordo, ma tieni a bada l'animale, abbiamo scorte limitate di cibo, non voglio che se le divori tutte lui. Lucertoloide?"

"Karl" e Augusto gli rispose con un cenno, per poi volgersi alla giovane

"Akatsuki, ma può chiamarmi Aky, se è troppo difficile per lei" la ragazza superò il capitano passandogli accanto col mento alzato.

"Sarà meglio che la ragazza sappia stare al suo posto. Sono io che comando, qua"

"Sì, ha un carattere difficile, ma dovrà adattarsi, se vuole sopravvivere. Comunque, il mio nome è Venox" e gli allungò la mano, che il soldato subito strinse

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