Giunta al guado nel bosco ed assicuratasi di non sentire altri ronzii minacciosi, Aky si stava preparando per il bagno, sperando che la cosa le permettesse di rilassarsi un po'. Era già immersa a metà e col sapone in mano, quando le parve di vedere del movimento tra gli alberi. "Chi va là? Venox sei tu? Ti ho avvertito su cosa ti aspetta, venendo qua a sbirciare!" e si avvicinò allo stocco, che aveva lasciato a riva.
In risposta al suo avvertimento, una sagoma umanoide si distinse meglio tra la boscaglia, ma non si trattava di Venox, bensì di una donna dalla pelle verde e lunghi capelli adornati di fiori, che si avvicinava camminando con passo leggiadro. Aky non sapeva come reagire, ma nel dubbio afferrò lentamente lo stocco senza farsi notare: una mossa inutile, poiché la donna le fece un incantesimo da distante: Aky percepì nella sua testa una dolce voce femminile, quasi materna, e subito i suoi nervi si rilassarono, dimenticando i recenti avvenimenti: lo scherzo non le pesava più, così come non si sentiva più abbandonata dal suo più caro amico, ma si sentiva felice e rilassata. La creatura iniziò a cantare e gli animali del bosco iniziarono a circondare il lago, attirati dalla dolce melodia, la quale cullò la stessa Aky, che quasi si addormentò, dalla pace interiore che stava raggiungendo.
"Ehi, Karl"
"Eh? Che c'è, Venox?"
"Ho individuato il prossimo bersaglio: Kosmo non ti è sembrato un po' troppo docile, nei confronti della ragazza? Secondo me si merita uno scherzetto..." disse il giovane, con le braccia e le gambe conserte e un sorrisetto stampato in faccia.
"Eheh, sono con te, uomo... Ma questa volta non basterà sporcare con terra, il nostro pubblico vuole qualcosa di più" il ghigno di Venox contagiò anche il lucertoloide
"Ho un'idea in mente, anche per far indispettire un po' il druido..."
In tarda serata, quando in molti erano già andati a dormire, Aky tornò ignorando completamente il giovane dai capelli argentei: il suo orgoglio era ferito, ma quella serata ormai era passata in completo relax, non aveva voglia di turbarsi nuovamente a causa di quell'imbecille.
Il giorno successivo passò senza alcuna interruzione, arrivarono al momento della cena senza dover neanche sfoderare le armi e senza neanche discutere tra di loro."Cosa cuciniamo stasera, ragazzi?" Fearil aveva già qualche idea, ma chiese comunque per gentilezza. D'altronde, quelli che ormai gli facevano solo da aiutanti, sarebbero dovuti essere i suoi capi.
"Abbiamo della carne e delle verdure per questa sera, quindi..." gli rispose timidamente uno
"Zuppone? Va bene, ho un paio di spezie dietro che posso usare per renderlo migliore; di cos'è la carne?"
Il cuoco che aveva risposto fece un cenno furtivo con la testa in direzione di Brandon.
"Oh, ehm... Brandon, vai un po' più in là a giocare con Borf e Brot, da brava" disse il mezzelfo, con cautela.
I preparativi procedevano ed i bardi avevano iniziato la loro solita esecuzione serale, mentre Fearil aveva temporaneamente lasciato i suoi colleghi per discutere con Aky di ciò che era accaduto la sera prima: il druido cercava di confortarla, ma la ragazza non aveva intenzione di perdonare, quell'idiota le aveva mancato di rispetto.
Venox si avvicinò silenziosamente per origliare, ma una volta compreso il senso del discorso si allontanò disinteressato per poi andare dai cuochi a chiedere se servisse aiuto per servire la cena: iniziò così a portare il cibo agli studiosi e ai manovali, compresi Borf e Brot.
Dopo aver portato il cibo a Karl, gli fece un occhiolino e venne dunque il momento di portarlo ai bardi... si avvicinò a Kosmo di soppiatto alle spalle, riuscendo dunque a rovesciargli la zuppa rovente all'interno dei pantaloni fin nelle mutande: il bardo urlò dalla sorpresa e per la scottatura, saltellò un attimo in giro per l'accampamento, ma poi si riprese. Tra le risate generali di Karl, degli halfling e dei manovali nei dintorni, si mise a pulire il suo abito utilizzando un trucchetto magico da bardo.Fearil era andato a prendersi la sua porzione, per cui vide subito la scena attirato dall'urlo. Girò gli occhi al cielo e si mise una mano in faccia: "Per l'amor del cielo, ce la possono fare a stare buoni per una sera: non basta ciò che han combinato ieri? Quella ragazza è quasi sul punto di attaccare qualcuno e loro comunque continuano a far gli idioti, sprecando il cibo che avevo preparato con cura, per di più" ma quella sera non era intenzionato a sgridare nuovamente quel gruppetto, mentre Aky rivolse loro solo uno sguardo pieno di disprezzo. Non tanto per compassione nei confronti del povero bardo, ma principalmente per ciò che era accaduto la sera precedente; Kosmo nel frattempo continuava a pulire la macchia con la magia, ma ci sarebbe voluto del tempo e doveva ancora mangiare prima di andare a dormire.
I giorni successivi trascorsero invece piuttosto tranquilli, non ci furono nuovi scherzi e neanche nuovi scontri, l'amicizia di Karl e Venox andava consolidandosi, mentre Fearil provava ad aiutare la ragazza e Kosmo continuava a cantare con Zarzuket.
Al decimo giorno dalla partenza da Feygroove finalmente giunsero a destinazione, un complesso di quattro edifici antichi crollati e parzialmente ricoperti dalla vegetazione e dal terreno: la squadra di avanguardia aveva ripulito la zona per far spazio alla carovana, ma non aveva esplorato a fondo, anche perché poco più avanti iniziava la Grande Palude, oscura e misteriosa, una zona in cui nessuno sapeva che cosa aspettarsi: era ormai risaputo che la parte meridionale della palude fosse territorio lucertoloide, come abbiamo avuto la possibilità di confermare, dato l'arrivo di Karl, mentre la parte settentrionale era in mano ad una tribù di orchi particolarmente territoriale, seppur non poi così violenta; la parte centrale su cui si affacciavano quelle rovine era invece completamente avvolta dal mistero.
Le strutture erano molto antiche e costruite con enormi blocchi di pietra, un'architettura sconosciuta e molto rudimentale, che non aveva resistito molto alla prova del tempo, tant'è che tre edifici su quattro avevano il tetto crollato; erano state ricavate delle finestrelle all'interno delle pareti, ma non c'era segno di modi per chiuderle.
Al centro del complesso era inoltre presente un pozzo, particolarmente ben conservato, e scoprirono anche che non si era esaurito e che l'acqua in fondo era anche abbastanza pulita.
Gli uomini iniziarono dunque a disporre i carri a semicerchio intorno al pozzo, slegarono i cavalli e montarono le tende, mentre Augusto analizzava la zona e decideva dove posizionare le guardie. Una volta finito il giro, insieme a Doro Levi si avvicinarono al gruppo di mercenari: "Bene ragazzi, se volete guadagnarvi la paga, sarà meglio che cominciate a lavorare: vedete quella costruzione laggiù, l'unica che non è crollata? Voglio che andiate a fare un sopralluogo, prima che gli studiosi si caccino nei guai"
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S U C C Quest (sospeso)
FantasyOgni personaggio protagonista ha le proprie motivazioni ed i propri obiettivi, che sia ritrovare un parente o uccidere qualcuno, ma si ritroverà coinvolto in qualcosa di molto più grande: città e regni in pericolo minacciate da poteri oscuri e dimen...