"Rhys.... Rhys.. chi è Rhys?" la ragazzina era a terra priva di forze e piena di lividi che risaltavano fin troppo sulla sua tenera pelle albina
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"Quella è la figlia di Rhys, ne son sicuro! Quella bellezza era unica al mondo! Seppur traviata da energie oscure, è praticamente identica a lei! E tutto ciò è inammissibile, avevo dato l'ordine di giustiziarla!"
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"Il nobile Ivaran vuole che la ragazza venga lasciata a marcire in cella senza cibo fino a suo nuovo ordine. Inoltre dovremo eliminare la vecchia che l'ha accolta, tale Merion Lissander" le voci delle guardie rimbombarono nei corridoi del carcere
"Mammina... cosa ti vogliono fare? É stata forse colpa mia? Temo che ti raggiungerò presto..." la ragazzina svenne di nuovo
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"Amin delotha lle! Lle holma ve' edan!" queste parole incomprensibili ma minacciose le venivano rivolte spesso da un elfo vestito come un re che le faceva visita di tanto in tanto solo per insultarla, fissarla a lungo e sputarle addosso
La piccola trascorse moltissimo tempo senza aprir bocca, venendo a malapena nutrita con scarti, insetti e ratti e sembrava l'unica persona consapevole della presenza di un'altra persona nella cella: cercava di ignorarlo, le metteva paura quella sagoma incatenata nell'oscurità dalle dita ossute e le orecchie lievemente a punta che ogni tanto mormorava parole mistiche, ma capì che se non voleva impazzire avrebbe dovuto interagire con lui.
Intuendo le intenzioni della ragazza, il prigioniero preparò un piccolo spettacolo per lei: prese una manciata di ragnetti dalla ciotola del suo pasto e li animò.
La ragazza rimase sbalordita da quella magia: "C-come ci riesci?" chiese la giovane con gli occhi che scintillavano"Negromanzia... la grande Ecate... mi illumina con la ssua luce oscura"
"Ed è per questo che sei qui? Anche tu sei un 'bastardo maledetto'?"
"Sssì... Un mezzelfo dedito alle arti osscure... cosa c'è di peggio? Forsssse... tu? Una mezzelfa FIGLIA delle arti osscure?"
"Non lo so, dicono che sono maledetta, ma io son venuta solo a cercare il segreto della lunga vita per curare mia mad- ehm, la signora Merion" la ragazzina non poteva sapere il vero motivo della sua reclusione, non conoscendo la lingua degli elfi che la accusavano
"Mmmm... beh, abbiamo tempo... vuoi conoscere anche tu... la via della luna calante? Potressti crearti tanti giocattoli come quesssti" disse facendo muovere i ragnetti come delle marionette senza fili
La ragazza annuì e l'oscuro mezzelfo allungò una mano sulla testa della ragazza per accarezzarla, facendo attenzione a non farle male con le lunghe unghie: "Come.... ti chiami?"
"Lu. E tu?" disse la ragazzina sorridendo
"Berwin... Berwin Darhoris"
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Passarono 10 anni, che per i ritmi elfici non son praticamente nulla, durante i quali Lu imparò sia i riti per rendere onore alla Regina degli Spettri sia la lingua elfica grazie a Berwin, che col tempo riacquisì fluidità nel parlare. La ragazzina si divertì a imparare, nonostante venisse picchiata ogni settimana ed il cibo fosse appena sufficiente per sopravvivere. Finché un giorno il suo maestro smise di svegliarsi. E Lu aveva fame, molta fame, in quei giorni.
Quando le guardie videro cosa stava facendo ne furono disgustate, la picchiarono nuovamente ed andarono poi a far rapporto al nobile che l'aveva fatta rinchiudere.
Tuttavia quando tornarono per porre fine alla disgustosa vita della mezzelfa, lei non c'era più.-
Dall'uomo ammantato che l'aveva portata fuori dalla prigione sentiva provenire un'aura di sicurezza e protezione quasi paterna e sapeva di potersi fidare ciecamente. Lu lo seguì tenendogli la mano finché non trovarono un riparo: l'uomo si allontanò dunque un attimo per portarle una grossa lepre, che lei mangiò cruda e senza spellarla. Mentre mangiava avidamente, analizzò meglio il suo salvatore: era molto alto, con le orecchie tonde come Merion e gli occhi rossi come i suoi, lunghi capelli corvini e canini molto pronunciati e appuntiti.
La ragazza cadde dunque addormentata, per la prima volta dopo tanto tempo con la pancia piena.Si svegliò poco prima dell'alba giusto in tempo per veder svanire il suo salvatore nella penombra, come se si fosse fuso con le tenebre. Lu era ancora distesa su un tappeto di foglie, ricoperta dal mantello di quell'uomo e di fianco a lei c'erano una rosa nera ed una lettera:
Cerca l'elfo ribelle che si fa chiamare V, ha qualcosa che ci serve
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Dopo aver letto la lettera Lu venne svegliata (veramente, questa volta) e si ritrovò davanti al faccione verde di un orco: "Uh, ehm, Lu, è il tuo turno di fare la guardia. Ah guarda che quel tizio a quanto pare non dorme mai" disse Gul'Dan indicando Adam
Lu sorrise, ripensando al sogno che aveva appena avuto e a quel che successe dopo, poi fece un cenno all'orco e andò ad accarezzare dolcemente il suo destriero ammirando la luna calante nel cielo
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S U C C Quest (sospeso)
FantasiOgni personaggio protagonista ha le proprie motivazioni ed i propri obiettivi, che sia ritrovare un parente o uccidere qualcuno, ma si ritroverà coinvolto in qualcosa di molto più grande: città e regni in pericolo minacciate da poteri oscuri e dimen...