Capitolo 19: Nuovi alleati

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Karl, Kosmo e Venox si svegliarono tardi e a fatica, avendo dormito come non facevano da settimane. Non avevano fretta, erano fuori dalla palude, al sicuro in una casa: dovevano solo aspettare il ritorno degli altri due prima di riprendere la marcia, per cui ne approfittarono per rilassarsi ancora un po'.

"Ehm... Venox, è normale che la tua mano brilli?" disse Karl.

"Ahah, Karl, ma cosa stai- Oh cazzo, perché la mia mano brilla di verde?" Venox si levò in fretta il guanto, lasciando scoperta l'incisione pulsante del Coccodrillo.

"Ah quindi te l'hai tenuto? E adesso che sta succedendo?" intervenne Kosmo.

Dal dorso della mano di Venox partì in avanti un fascio di luce verde, proiettando una sagoma che assunse lentamente la forma di un umanoide non troppo alto, ma decisamente grosso. Il bagliore si intensificò di colpo prima di terminare, accecandoli temporaneamente. Dopo qualche secondo i loro occhi si ripresero, riuscendo così a vedere che di fronte a Venox si trovava un orco piuttosto basso e imponente ricoperto da un'armatura completa di metallo con in mano una lancia.

"Ciao, io sono Gul'Dan il Multilancia" disse l'orco, alzando la mano libera in segno di saluto.

Karl, dopo la tensione provocata dall'ignota magia, si lasciò andare sulla poltrona dicendo: "Fantastico Venox, adesso la tua mano crea stupidi orchi dal nulla, davvero un potere molto utile"

"E-E-E chi saresti? Come hai fatto ad uscire dalla mia mano?" chiese il ragazzo spaesato, allungando la mano verso i pugnali per difendersi.

"Il Grande e potente Spirito della Palude mi ha scelto per venire da voi, dopo aver percepito la morte della ragazza" rispose lo sconosciuto.

"Morte? Ragazza?" Kosmo si lanciò davanti all'orco, colmo di preoccupazione "Che vai cianciando?"

"Lei aveva il marchio, il Grande Spirito sa che lei è morta, ma non so come. Io sono qua per sostituirla ed accompagnarvi nella vostra missione"

"E Fearil? Era con lei, vuoi forse dirmi che non è stato in grado di proteggerla?"

"Non so di chi stai parlando e non mi interessa. Vogliamo partire?" "Grazie Grande Coccodrillo per avermi dato la possibilità di vendicare mio padre" pensava l'orco.

"Andiamo dove? Dobbiamo cercarli, non possiamo lasciarli al loro destino"

"Oh, suvvia Kosmo. Se ha detto che è morta, non credo che Fearil abbia avuto una sorte diversa dalla sua. Guarda, ho trovato una mappa tra le cose di quell'alchimista: il villaggio più vicino sembra essere questo, Veryne. Direi di iniziare la ricerca da lì, immagino che sia il luogo in cui lui ha incontrato V" lo interruppe Venox "Spero vivamente che il loro viaggio li conduca alla capitale, altrimenti dovrò abbandonarli per portare a termine la mia missione, a prescindere dai desideri di sedicenti divinità"

"Son stati dei folli ad andare nei boschi da soli durante la notte. Non son certo forti quanto me eheh" disse Karl, rimirandosi i muscoli con un sorriso beffardo e lanciando sguardi di sfida all'orco.

"Quindi, andiamo?" l'orco si incamminò verso l'uscita.

"Dei nostri amici potrebbero essere morti nei dintorni e l'unica cosa che riuscite a dire è che se la sono cercata? Dopo tutto quello che Fearil ha fatto per noi e tutto ciò che abbiam fatto passare ad Aky..." si lamentava il bardo mezzelfo

"Andiamo?" insistette l'orco, mentre gli altri due si preparavano.

"Ohh d'accordo, avete vinto, mettiamoci in viaggio. Non voglio certo essere abbandonato qua come avete fatto con gli altri" "Temo che senza Fearil sarà dura. Questi tizi san pensare solo a sé stessi e comincio a pensare che sarebbe meglio se tornassi sulla mia strada, ora che siam fuori dalla palude. Però ormai voglio aiutare, non posso abbandonare il fratello di Karl e gli orchi al loro destino. Mi chiedo piuttosto cosa spinga Venox a continuare questo viaggio, non credo che lo faccia per puro altruismo o in nome dell'amicizia con Karl"

S U C C  Quest (sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora